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New Life n.88 – Il potere guaritore della mente – 1° Parte


New Life n.88 – Il potere guaritore della mente – 1° parte
Il Dott. Michael Laitman in una conversazione con Oren Levi e Nitzah Mazoz

Riepilogo

Le persone possono evocare un’enorme forza guaritrice attraverso il potere della propria mente. Più concretamente, raggiungiamo una buona salute mentale quando guidiamo i nostri desideri con il potere del pensiero e riusciamo a trovare l’equilibrio tra i due. Questo però può accadere solo in un ambiente positivo che protegge ogni persona dalla dannosa competitività e dalla confusione. I popoli africani per esempio, in linea di massima sono persone felici, perché la loro società non li pressa affinché abbiano sempre di più. Proviamo ad immaginare ora che siamo tutti connessi e che il mondo intero è in pace. Solo in questa maniera costruiamo il potere guaritore della mente, attraverso il gruppo.

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Dalla trasmissione di KabTV “New Life n.88 – Il potere guaritore della mente – 1° Parte”, 24/10/2012

Le associazioni kabbalistiche

Rabash, nei suoi Scritti Sociali, scrive: “In conformità a ciò che viene spiegato al riguardo di ‘Ama il tuo amico come te stesso’ ”: e vediamo che in realtà, c’è anche l’amore degli amici fra i laici. Anche loro si riuniscono in vari gruppi per avere l’amore degli amici. Qual è dunque la differenza fra i religiosi e i laici?
Il verso dice (Salmo 1) “…non si sedette in compagnia degli arroganti”.

Nel mondo ci sono un numero infinito di associazioni di uomini, donne, gruppi misti, bambini, ecc., che si formano in base a tematiche e interessi vari. Tuttavia, si tratta di persone che vogliono solo soddisfare se stesse e migliorare le proprie esistenze.

Le associazioni dei kabbalisti sono invece formate da persone che si riuniscono con l’obiettivo di uscire da se stesse, di elevarsi al di sopra di se stesse.

I kabbalisti, cercano di unirsi in modo da attirare una forza speciale della natura, che li eleva al di sopra della loro originale essenza egoistica.

In questo modo, nasce tra loro una relazione completamente nuova, chiamata “Arvut” (“garanzia reciproca”).

Il loro obiettivo è quello di sforzarsi per andare al di là del nostro mondo e della nostra natura. Queste persone, non sono persone comuni, e le loro associazioni differiscono da qualunque altra comunità umana.

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Dalla trasmissione di KabTV “L’ultima generazione” 18/04/2018

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L’Ebraico – il linguaggio per percepire il Creatore

L’Ebraico è molto più appropriato per esprimere la scienza della Kabbalah di qualsiasi altro idioma. Ha molte più parole che esprimono con maggior precisione il sentimento interiore. Infatti, l’Ebraico ha origine dalla scienza della Kabbalah. Questa scienza, il suo approccio e il desiderio verso il Creatore, generarono e crearono il linguaggio.

Pertanto, l’Ebraico contiene tutti i simboli per svelare il Creatore. La forma delle lettere, la forma nella quale sono scritte, la grammatica, tutto è stato creato solo per spiegare l’essenza del desiderio nel quale il Creatore può essere percepito.

Non c’è altro idioma, per esprimersi nella saggezza della Kabbalah, che possa essere paragonato all’Ebraico. Altri idiomi non hanno le stesse proprietà.

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Dalla prima parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 3/10/2018, lezione sul tema “La saggezza della Kabbalah nel mondo moderno – la reale percezione della realtà”

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Come si relaziona un kabbalista con il nostro mondo?

Domanda: Quali sono le manifestazioni della comprensione profonda del nostro mondo da parte dei kabbalisti, dato che hanno raggiunto la parte più sviluppata del mondo superiore?

Risposta: Il fatto è che entrambi i mondi sono costantemente connessi l’uno all’altro. Tutto quello che accade nel nostro mondo proviene dal mondo superiore. Pertanto, un kabbalista comprende le origini di quello che sta accadendo nel nostro mondo.

Tuttavia, di norma, non è interessato a questo, perchè, presto o tardi, tutti i cambiamenti necessari avverranno nel nostro mondo. Inoltre, se qualcosa cambia nel nostro mondo, è solo per mezzo dell’educazione delle persone.

Così, un kabbalista non presta molta attenzione al nostro mondo. Gli piacerebbe cambiarlo, ma per farlo ha bisogno di divulgare la saggezza della Kabbalah ed insegnarla alle persone. È attraverso questo che possiamo cambiare il mondo. Questo è ciò che stiamo cercando di fare.

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Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa, 03/06/2018

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Newsmax: “Comprendere le elezioni di medio termine da una prospettiva globale”

Il più grande portale di informazione online “Newsmax“ ha pubblicato il mio nuovo articolo “Comprendere le elezioni di medio termine da una prospettiva globale

“L’unica cosa di cui mi pento è che ne ho uccisi solo due [poliziotti] … vorrei averne uccisi di più …” aveva detto l’immigrato clandestino Luis Bracamontes con un sorriso diabolico sul volto. Poi il titolo di testa “Chi altro faranno entrare i democratici?” finiva il video postato dal presidente Trump sul suo profilo Twitter.

Negli Stati Uniti, la crisi dell’immigrazione sta intensificando la polarizzazione sociale, alimenta il fuoco del dibattito pubblico e divide l’America in due campi ben distinti: O sei “a favore degli immigrati” o sei “a favore dell’America”. In termini politici, o appartieni al fronte di Trump oppure a qualsiasi altro fronte.

Ma come hanno fatto gli immigrati ad accentrare tutta l’attenzione su di sé? Perché questo particolare problema è riuscito a dividere gli Stati Uniti così profondamente?

Ciò che sta accadendo nella più grande superpotenza del mondo è parte inseparabile di un processo che sta avvenendo in tutto il mondo. Per capirlo meglio, salpiamo verso l’Europa, dove la crisi dell’immigrazione è ad uno stadio molto più avanzato.

Quando una famiglia tedesca manda i propri figli in una scuola mista insieme ai figli di immigrati, e quando i bar, i trasporti pubblici e i cinema sono affollati di persone di culture straniere, essi si chiedono: è questo il risultato desiderato dall’Unione europea? È questo ciò che ci aspettavamo dal progetto del mercato comune europeo?

La risposta che arriva – da parte di molte famiglie ed individui, che si trovino in Germania, Gran Bretagna, Repubblica Ceca, Portogallo oppure in altri paesi dell’UE – è sempre più spesso “no”. Gli europei stanno sviluppando una reazione ostile alla nuova realtà a cui si stanno svegliando ogni giorno.

Inoltre, la politica di frontiere aperte sancita da Angela Merkel e altri leader dell’UE ha portato sciami di immigrati musulmani che richiedono nuove strategie nei paesi europei. Questioni come indossare il burka per le donne, permettere l’alcol e il maiale nelle feste e la separazione tra uomini e donne sono improvvisamente diventate parte della vita europea.

Circa 30 anni dopo la creazione dell’Unione Europea, gli europei cominciano a sentirsi disillusi e minacciati. La loro lunga storia, la loro gloriosa cultura, il loro patrimonio comune, sembrano tutti perdere il loro status e scivolargli via tra le dita. Da qui il crescente bisogno di proteggere la loro identità unica, il loro “io” europeo.

In termini politici, il risultato è l’isolazionismo, il nazionalismo e la trazione della politica di destra in varie forme e dimensioni. Pertanto, non c’è da meravigliarsi se l’Europa guarda con ansia alle elezioni di medio termine degli Stati Uniti, cercando di decifrare se il Trumpismo è una moda passeggera o solo l’inizio della prossima era politica.

La risposta a questo richiede una visione più ampia: la società umana si sta sviluppando in tutto il mondo verso una connessione integrale e questo avviene attraverso un movimento ciclico di “contrazione” ed “espansione”, simile al processo della respirazione.

La fine del XX secolo e l’inizio del XXI hanno determinato un processo senza precedenti di “espansione”; esso viene espresso nella globalizzazione del commercio, nell’apertura dei confini, in Internet che ha trasformato il mondo in un piccolo villaggio globale, nella creazione di nuove istituzioni internazionali e in altri intricati legami e dipendenze che si intrecciano in tutto il mondo.

Negli ultimi anni, tuttavia, stiamo assistendo a un crescente processo di “contrazione”: la Brexit britannica, la crescente forza e rilevanza di vari movimenti di destra e la rapida ascesa di Trump, che sta motivando e ispirando altri leader nel mondo. Solo pochi giorni fa, il leader populista brasiliano Jair Bolsonaro si è guadagnato il soprannome di “Il Trump dei Tropici”.

Espansione e contrazione, connessione e separazione, cosmopolitismo e nazionalismo, sono cicli naturali. Sono due processi contrapposti che completano lo sviluppo umano. Come due gambe per camminare.

Ciò che è importante capire è che l’esigenza di ogni persona e di ogni nazione di avere un senso proprio di identità non scomparirà dal mondo. Eppure, l’interdipendenza globale che è stata tessuta aumenterà in maniera esponenziale e non saremo in grado di evitarla. Pertanto, la società umana si sta muovendo verso un inevitabile e fondamentale cambiamento che va ben oltre la politica.

Il buon futuro dell’umanità comporta uno sviluppo fondamentale nella percezione umana: ogni singola persona o nazione manterrà la propria identità senza sopprimerla in alcun modo e, tuttavia, nella sua realizzazione si deve agire per il bene comune. È una fase evolutiva che richiede uno sviluppo al di là della natura egoistica dell’uomo. Pertanto, prima di discutere l’integrazione delle nazioni, l’apertura delle frontiere, la creazione di mercati comuni e accordi globali, dobbiamo coltivare un livello superiore di connessione umana.

La Russia comunista ci ha già dimostrato nel secolo scorso che anche con un regime aggressivo è impossibile legare insieme gli esseri umani e costringerli ad una vita di cooperazione. Il kabbalista “Baal HaSulam” lo descrive nel suo articolo “La Pace”: “… chiunque può vedere come una grande società come lo stato della Russia, con centinaia di milioni di abitanti, più grande di tutta quanta l’Europa e che ha già accettato di condurre una vita comunitaria … Eppure, andate a vedere cosa ne è stato di loro: invece di aumentare e superare le conquiste dei paesi capitalisti, sono affondati sempre più in basso “.

Ritorniamo alle elezioni di medio termine degli Stati Uniti: che il fronte di Trump sia rafforzato o indebolito, il movimento di contrazione continuerà per natura fino a raggiungere il suo scopo evolutivo. È ciò che il nostro tempo richiede, al fine di bilanciare lo sviluppo umano.

L’umanità – e non solo l’America – deve rendersi conto che la corretta integrazione tra le culture e l’apertura benefica dei confini avverrà solo quando saliremo verso un nuovo livello di consapevolezza umana. La natura ci sta insegnando un’importante lezione ogni giorno che passa: solo coltivando la connessione umana – al di sopra di tutte le nostre differenze e senza eliminarle – possiamo costruire una solida base per una sana riorganizzazione della società umana.

Allora, ogni persona e ogni nazione potrà mantenere la sua unicità e persino sfruttarla a beneficio del mondo.

Le risposte alle vostre domande – Parte 227

Domanda: Attraverso le vostre lezioni video studio la saggezza della Kabbalah e le sue implicazioni nella vita. Durante queste lezioni si dà grande risalto al gruppo, all’importanza per l’individuo e per il nostro progresso spirituale.

Chiarendo le basi della saggezza della Kabbalah, si sottolinea l’importanza delle relazioni “trasparenti” tra il mondo fisico e quello spirituale secondo il principio delle radici e dei rami.

Ciò vuol dire che gli avvenimenti del mondo fisico sono riflessi in quello spirituale e viceversa. Questo metodo di insegnamento porta all’utilizzo di analogie e comparazioni.

A tal proposito ho una domanda: è importante per me concentrarmi su tutto ciò, mentre provo a costruire un gruppo “effettivo”?

Risposta: Noi non ci occupiamo di creare un gruppo, ma di come si riunisce. Lo accettiamo così com’è, e in questo modo raggiungiamo l’unione, scoprendo il Creatore al suo interno.

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New Life n.72 – Il denaro e la mente ebraica – 2° Parte

New Life n.72 – Il denaro e la mente ebraica – 2° Parte

Il Dott. Michael Laitman in una conversazione con Oren Levi e Nitzah Mazoz

Riepilogo
I popoli del mondo sostengono che gli ebrei siano i responsabili della mancanza di vitalità in tutte le relazioni del mondo. Cosa manca nelle relazioni commerciali di oggi e qual è il ruolo del potere del popolo ebraico nella costruzione di un sistema commerciale biunivoco ed equilibrato?
Un nuovo sistema commerciale biunivoco ed equilibrato non presuppone la distruzione della competizione né la ricerca di una soluzione vincente, ma rivolge la propria attenzione a come trattiamo gli altri: dobbiamo comportarci con loro come se fossero tutti nostri fratelli. I profitti in questo nuovo sistema sono la vita e l’amore. Attraverso la considerazione reciproca e il giusto tipo di comunicazione, il commercio gioverà a tutti creando un sentimento di appartenenza ad una famiglia unita. Lo Stato di Israele fungerà da prototipo per il mondo e avrà bisogno di acquisire la fiducia del mondo in modo che le altre nazioni vogliano imitarne l’esempio.

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Dalla trasmissione di KabTV “New Life n.72 – Il denaro e la mente ebraica – 2° Parte”, 10/09/2012

Come possiamo arrivare a “sentire” davvero gli altri?

Domanda: Come può un essere umano imparare davvero a sentire se stesso e gli altri, e non solo ad ascoltarli? Dopotutto, questa qualità potrà solo migliorare le relazioni tra le persone.

Risposta: Questo richiede un contatto interiore, un contatto dei cuori. Quando desidererete riempire i desideri altrui, sarete in grado di sentirvi l’uno con l’altro.

Adesso semplicemente accade che le persone non si “sentono” e non “si vedono” fra loro. Creano una certa realtà dentro di sé e la trattano come fosse una persona che è al di fuori di loro. Noi non vediamo coloro che sono al di fuori di noi; vediamo tutto ciò che è costruito dentro di noi dal nostro egoismo.

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Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa 29/04/2018

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L’unicità del metodo della saggezza della Kabbalah

Domanda: I membri di un gruppo kabbalistico sono persone che hanno molte capacità?

Risposta: Un gruppo kabbalistico è complesso, nel senso che coloro che ne entrano a far parte, hanno un grande ego e lo dirigono verso la realizzazione del Creatore. Il loro egoismo va oltre i confini del nostro mondo e questo ci fa capire quanto è grande.

Essi devono lavorare sul loro ego senza ucciderlo, abbassarlo o cancellarlo, ma piuttosto costruendo la proprietà opposta, la proprietà della dazione e dell’amore, per mezzo di una particolare ascensione al di sopra di esso. L’ego cresce continuamente, ma lo studente di Kabbalah costruisce la proprietà della dazione e dell’amore al di sopra di esso: l’ego cresce e così si costruisce la proprietà di amare e donare; l’ego cresce di più e aumenta la caratteristica di amare e donare agli altri. È così che lo studente cresce costantemente.

Pertanto, il metodo kabbalistico è complesso. Innanzitutto, lavora all’interno dell’essere umano, il quale vive in due stati: in uno stato è egoista mentre nell’altro viene trascinato verso la propria parte altruistica. Egli è combattuto tra questi due stati e non sa esattamente quale scegliere. Grandi discese, grandi ascese e un’enorme tensione tra di loro.

Il metodo gli spiega cosa dovrebbe fare mentre lavora costantemente per attuare la propria libertà di scelta. Questo non è facile.

Domanda: In questo lavoro, dove possiamo passare agli altri un atteggiamento positivo?

Risposta: In tutti gli stati, ma solo attraverso l’ambiente corretto.

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Dalla trasmissione di KabTV “L’ultima generazione”, 8/02/2018

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La decina: una speciale forma di unione

Domanda: Qual è il senso della connessione e dell’unione nella Kabbalah?

Risposta: Connessione e  unione sono interconnesse all’interno dei pensieri e dei desideri. Qualsiasi cosa senta una persona, la sente anche l’altra; qualsiasi cosa pensa una la pensa anche l’altra. Si potrebbe argomentare che pensieri e desideri si limitino a vicenda ma in realtà quando noi tendiamo all’unione, pur trovandoci in una condizione di separazione, diventiamo complementari producendo un risultato sorprendente!!

Inoltre non si tratta solo di completamento reciproco. Aggiungendo dei “mattoni” otteniamo uno sviluppo esponenziale. Vi sono molteplici dimensioni anche se non infinite.

Poiché siamo tutti composti da 620 parti, nel momento in cui io e te ci relazioniamo, diamo vita a una serie enorme di relazioni reciproche. Si dà vita ad una nuova sfera, un complicato sistema di percezione un po’ come un alveare.. Nonostante non sia ancora integrato lo sta diventando..

Nel momento in cui raccogliamo tutti i nostri pensieri e desideri all’interno della decina essi si combinano come a formare una sfera. Tutti i nostri obiettivi, costrizioni e dubbi non scompaiono ma si trasformano in un sistema integrato a causa dell’integrazione, l’uno nell’altro, di dieci singoli individui.

All’interno della decina noi agiamo come nel Mondo Superiore, ciò crea una configurazione completamente differente, simile alla Sua, per cui si trasforma in una sfera completa e integrata. Se non esistesse una similitudine con il Mondo Superiore e se non potessimo aggregare tutti i pezzi in un sistema comune integrato noi non potremmo raggiungere questa condizione da soli. La decina rappresenta dunque una forma particolare di unione..

Domanda: Come è possibile che esseri umani che vivono nel disprezzo gli uni per gli altri e che all’inizio sono lontani l’uno dall’altro, comincino a diventare complementari? Questo evento miracoloso della Kabbalah non può essere compreso al nostro attuale livello di coscienza.

Risposta: Si, questo ha veramente del miracoloso. Un miracolo particolare che porta grande gioia grazie alle persone che si uniscono le une alle altre. Questo effetto è accompagnato da un grande sollievo, una crescita energetica, un flusso di coscienza e di sensazioni.

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Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa 8/04/2018

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