Ricchezza e povertà

Domanda: Il denaro governa il mondo. Le persone ambiziose posseggono di più e si approfittano degli altri. Qual è la radice spirituale di questo fenomeno? Inoltre: perché pensiamo che un essere spirituale debba essere povero? Non vedo nessun segno di spiritualità tra le persone povere, al contrario, vedo più invidia, mancanza di cultura e di educazione, ecc…

Risposta: Nella Kabbalah, essere povero ha un significato completamente diverso. Un essere spirituale sente che è povero perché non ha ancora raggiunto l’adesione con il Creatore, né con il mondo superiore, giacché aspira costantemente a realizzare questo.

La nozione di “povertà” in se non deriva dalla mancanza di denaro, bensì dalla religione che induce a idealizzare le persone in una spiritualità povera e privata del superfluo.

Non c’è dubbio che la ricchezza al di sopra delle necessità basilari, schiavizzi le persone. Non possono studiare la saggezza della Kabbalah, giacché sono troppo occupate a curare le proprie ricchezze.

Domanda: Qual è la radice spirituale del denaro?

Risposta: La radice spirituale del denaro è lo schermo. “Denaro (Kesef)” deriva dalla parola “Kisuf” e significa coprire.

Il denaro è un forza che nasconde il nostro egoismo e gli permette di agire al di sopra del desiderio egoistico. Se agissimo correttamente, con l’aiuto del denaro, potremmo fare molte cose utili in questo mondo. Ma generalmente soccombiamo al potere del denaro e finiamo per venderci ad esso.

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Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa 1/04/2018

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