Il Venezuela


Dalla mia pagina Facebook Michael Laitman – 20/08/2018

Cosa succede quando, nel mondo globalizzato, una nazione collassa? Come può un simile processo incrementare l’odio verso Israele?

Più di due milioni di persone sono scappate dal Venezuela, senza poter portare nulla con sé. La metà di esse sta soffrendo di denutrizione. Le ragioni principali della loro fuga sono una severa carenza di alimenti in tutto il paese ed il fatto che la crisi economica vada peggiorando.

Purtroppo non c’è un modo diretto per aiutare milioni di persone che soffrono. La cosa assurda è che nel nostro mondo ci sono sufficienti riserve di cibo, abiti e medicine per soddisfare le necessità di tutti gli abitanti del pianeta. Tuttavia, paradossalmente, gettiamo nell’immondizia fino al 50% della produzione mondiale di alimenti e contemporaneamente si investono miliardi di dollari nella produzione di armi.

Il futuro ci offre il potenziamento di due tendenze opposte: da un lato, sempre più crisi economiche, collassi di regimi, rivoluzioni sociali, fame, malattie e sofferenza umana (il Venezuela altro non è che una rondine che preannuncia l’arrivo di una serie di crisi che probabilmente arriveranno in tutto il Sud America); dall’altra parte, andremo incontro ad un mondo tecnologico avanzato ed interconnesso con sviluppi robotici, macchine autonome ed intelligenza artificiale. Non mancherà niente. La capacità di produrre abbondanza di alimenti, abiti e medicine, mediante una stampante tridimensionale, sarà alla portata di tutti semplicemente schiacciando un bottone.

Tra queste due tendenze sarà sempre più chiaro che nel mondo manca soltanto la capacità di prendere in considerazione le necessità tutti gli altri abitanti del pianeta, così come di preoccuparsi per loro e, sopratutto, di connettersi a loro. Questo sarà l’unico modo per poter aiutare le migliaia di esseri umani che vivranno future sofferenze.

Ma come impareranno gli esseri umani a connettersi tra loro? La storia ci dimostra che le forze di dominio, il potere e l’egoismo crudele, trionfano sempre. Sembra che gli esseri umani preferiscano lottare gli uni contro gli altri, piuttosto che abbracciarsi. Questa è la nostra amara natura e qualsiasi altra immagine la percepiamo come utopia.

Per arrivare ad una connessione stabile tra gli esseri umani, con la capacità di riorganizzarsi e provvedere alle necessità in tutti i livelli della vita, è richiesto un sistema unico. Un solo popolo fu creato sulla base del metodo della connessione universale tra gli esseri umani. Questo metodo è stato quello che lo ha fatto diventare un popolo e questo popolo visse secondo questo metodo per un lungo periodo. Quando lo accantonò, cominciò a vagare per il mondo e dimenticò il suo ruolo.

“Israele è tra le altre nazioni come il cuore tra gli organi. Così come gli organi del corpo non possono esistere nel mondo neppure un momento senza il cuore, nemmeno i popoli potranno esistere nel mondo senza Israele”; questo è scritto ne Il Libro dello Zohar da più di duemila anni. Questo libro descrive la rete di connessione universale che esiste tra le persone ed i popoli. Secondo questo concetto, Israele è un crocevia centrale all’interno della rete; solo che ha dimenticato il ruolo che le è stato assegnato quando è stata fondata come nazione.

Nella misura in cui la crisi continuerà a colpire i cittadini del Venezuela ed il resto degli abitanti del pianeta, il dolore e la frustrazione andranno accumulandosi e diverranno odio verso Israele. Al di sotto della superficie, nel subconscio interconnesso del mondo, si accumulerà, crescerà e divamperà un’attitudine negativa verso tutto il popolo ebraico. Dove e quando irromperà l’antisemitismo in superficie? Nessuno può dirlo senza conoscere la rete che connette l’umanità.

Se osservassimo la mappa interna delle connessioni ci spaventeremmo. La forza negativa che minaccia di scatenarsi contro gli ebrei, ci obbligherebbe a connetterci rapidamente per mettere in pratica la nostra funzione in relazione alle nazioni del mondo, ovvero essere “Una luce per le nazioni”. Il Venezuela è un altoparlante in più che richiama la nostra attenzione ad anticipare i fatti e a connetterci per compiere il nostro ruolo in questo mondo interconnesso.

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