Amare gli altri, perché ne abbiamo bisogno?

Perché abbiamo bisogno di passare attraverso l’amore per gli esseri creati con il fine di raggiungere l’amore per il Creatore? Tutti sono d’accordo nell’amare il Creatore perché è la forza superiore che ha creato e controlla tutto. È utile per noi, amare ed essere amichevoli con questa forza, ma solo per ragioni egoistiche. Gli esseri creati, che sono l’altra parte, li odiamo e pensiamo che non ci sono necessari. A volte sogniamo anche di non avere nessuno al mondo. E questo non accade solo nei sogni, ma nella vita quotidiana, tutti pensano solo a se stessi e prendono in considerazione solo il proprio beneficio.

L’amore per gli esseri creati è qualcosa di completamente artificiale; perché ne abbiamo bisogno? Anche se abbiamo tante motivazioni per convincerci che dovremmo amarci a vicenda e siamo d’accordo sul fatto che dovremmo essere in reciproca armonia con tutti nella nostra mente, queste continuano ad essere ancora solo buone intenzioni. In realtà, niente funzionerà perché la nostra natura non ci permetterà di amarci o semplicemente unirci in maniera amichevole.

Perché il Creatore ha fatto in modo che dobbiamo essere opposti a Lui? Se vogliamo raggiungere la perfezione, elevarci al livello del Creatore che include tutta la creazione dentro di Sé, dobbiamo acquisire le Sue caratteristiche. Ovvero dobbiamo includere ambedue le qualità e, pertanto, il Creatore in origine ci ha creati in maniera opposta affinché al di sopra di questa opposizione, arrivassimo alla somiglianza con Lui.

Ne risulta che l’essere umano deve includere dentro di sé due caratteristiche opposte: nel livello terreno c’è la nostra evoluzione corporea, con ogni tipo di ostacoli (questo mondo, i nostri problemi, il desiderio di ricevere) e noi dobbiamo cercare di elevarci al di sopra di questo, pienamente fiduciosi del fatto che “Non esiste nulla tranne Lui”, la forza superiore, il mondo superiore, la dazione. In seguito alla fusione di queste due parti l’una nell’altra, riceviamo una terza linea nella quale le altre due esistono in armonia ed equilibrio. È così che raggiungiamo l’adesione con il Creatore.

Raggiungiamo l’adesione con il Creatore mentre abbiamo due nature: una che è opposta al Creatore ed una che Lo vuole emulare. Così restando, come creazione, raggiungiamo la somiglianza con il Creatore. Anche il cammino verso questa meta avviene per mezzo dell’amore per gli esseri creati e, solo da lì, all’amore per il Creatore.

Al di sopra di tutti gli ostacoli che il Creatore ci presenta in questo mondo, che noi percepiamo come problemi interni ed esterni nella nostra vita, ci manteniamo saldi nel credere che: “Non esiste nulla tranne Lui”, ci rafforziamo a vicenda ed allora cominciamo a renderci conto della necessità di elevarci al di sopra delle nostre sensazioni, come è scritto: “Hanno occhi e non vedono, hanno orecchie e non sentono”. Al di sopra di tutto questo, dobbiamo accettare che tutto viene dal Creatore, e non affinché correggiamo il mondo, ma solo perché dobbiamo davvero ricondurre tutto al Creatore. Questo è ciò che implica la nostra correzione.

Non ci rivolgiamo a questo mondo, non vogliamo cambiare nulla di esso: né la nostra natura, né le relazioni con le altre persone. L’unica cosa che cambia è il nostro atteggiamento: riconosciamo che tutto proviene dal Creatore; questo è ciò che definisce la correzione.

Quando stabiliamo questo, ci rendiamo conto della necessità dell’amore per gli esseri creati, cominciando dagli amici ed espandendo questa sensazione a tutto il mondo. 1

Dalla prima parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 06/07/2018, lezione sul tema: “Dall’amore per gli esseri creati all’amore per il Creatore”.

1 Minuto 0:20

Materiale correlato:
Il percorso verso la dazione
Il sistema della dazione
Le vibrazioni elettriche della dazione

Discussioni | Condividi commenti | Fai una domanda




Laitman.it commenti RSS Feed