ll corridoio dell’Egitto

Baal HaSulam scrive che il vantaggio che una persona ha rispetto ad un animale è che, in una persona, si risveglia il desiderio per la spiritualità. Se non fosse per questo, un uomo vivrebbe un’esistenza animale. L’aspirazione spirituale è quello che fa di una persona un uomo (Adam).

“La schiavitù dall’Egitto” è lo stato che precede la spiritualità, come un corridoio che dobbiamo attraversare allo scopo di entrare nel mondo spirituale. Perciò prima entriamo in Egitto. Una volta lì, incominciamo a chiarire i nostri desideri ed a preparare noi stessi per il livello spirituale.

L’Egitto è caratterizzato da un immenso aumento in termini di egoismo fino al punto che una persona vuole inghiottire il mondo intero. La persona inizia allora a chiedersi: “Qual è il senso della mia vita?” e si mette in cerca della risposta. Alla fine vede che l’egoismo la domina completamente, rendendola schiava del Faraone. Lei però non lo accetta e vuole invece lavorare per il Creatore.

Ma scopre che non può farlo. Perciò grida e richiede con forza finchè non si trova in una disperazione assoluta dovuta al fatto che i suoi sforzi non portano a nessun risultato, come è scritto: “Ed i figli di Israele sospirarono a causa del lavoro”.

La persona sente i colpi perchè si sta impegnando nel lavoro spirituale ma vede che non ne viene fuori nulla ed allora un grido di dolore esce fuori. Ossia il giusto desiderio, la richiesta sorge in lei ed allora esce dall’Egitto.

Quante volte durante gli anni del nostro lavoro abbiamo provato a dare, ad unirci, a pensar bene degli altri e a preoccuparcene, ma finora, non abbiamo visto nessun risultato? Dove vanno tutti i nostri sforzi? Dopotutto nulla svanisce senza lasciare traccia. Ci troviamo in un sistema chiuso dove opera la legge della conservazione dell’energia. Ma dov’è il frutto del mio lavoro, dove sono i miei desideri, le preoccupazioni, i successi e gli insuccessi? Realmente, dov’è che sparisce proprio tutto?

Nulla sparisce. Tutto si accumula: il mio, il tuo ed il lavoro di tutta l’umanità nel corso di tutti i tempi. Perciò ci sono persone che ricevono un tale peso al cuore che le guida all’esodo dall’Egitto. Altre continuano la schiavitù in Egitto per adesso, ma ciononostante, di generazione in generazione, esse accumulano i loro sforzi. Questo concerne tutta l’umanità senza eccezione.

Persino un minuscolo pidocchio che si sforza di mangiare e sopravvivere, anche lui, contribuisce al “salvadanaio comune”, perché anch’esso appartiene al desiderio comune creato dal Creatore.

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Dalla prima parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 11/3/2018, lezione sul tema “Preparazione per Pesach”, Parte 1

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