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L’uomo e il Creatore senza intermediari

Domanda: Qual è l’essenza della relazione fra il Creatore e l’uomo? È necessario un intermediario?

Risposta: Non può esserci un intermediario tra una persona ed il Creatore: ci sono solo lei e il Creatore. Inoltre, il resto dell’umanità esiste presumibilmente per tutti, ma l’umanità è anche dentro la persona.

Se essa si relaziona correttamente con ciò che le sta accadendo, rendendosi conto che è tutta una dimostrazione delle sue proprietà personali sullo sfondo delle proprietà del Creatore e collega correttamente entrambe le immagini, arriva alla visione reale dell’intera creazione dove lei e il Creatore si incontrano nel mondo che lei rivela.

Domanda: Significa che la persona assorbe questo mondo e rimane da sola con il Creatore?

Risposta: Di norma, questo avviene nella decina.

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Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa del 29/10/2017

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L’umanità e le droghe

Domanda: L’umanità ha inventato vari diversivi per sfuggire agli stati negativi….facendo uso di droghe per esempio; come andrà nel 2018 con l’uso delle droghe?

Risposta: Il consumo di droghe sicuramente aumenterà ed una grande quantità di oppiacei, che addormenteranno l’umanità, si diffonderà in tutto il pianeta.

Ma cosa si può fare? La gente perderà il posto di lavoro, non ne troverà un altro e non vedrà altra via d’uscita. Ma, facendo uso di droghe per anestetizzare il disagio, pian piano arriverà alla morte.

Oggi vediamo già che essenzialmente la popolazione globale non sta aumentando. Se non fosse per le popolazioni dell’Africa e di una certa parte dell’Australia, l’umanità avrebbe arrestato la sua crescita da molto tempo.

Però la diffusione del consumo di droghe non è una soluzione. Come Baal HaSulam scrisse, il pianeta è in grado di dare sostentamento a dozzine di migliaia di persone ancora…..addirittura potremmo arrivare a cento miliardi di esseri umani, perché sulla Terra c’è abbastanza spazio per tutti. Tutto dipende solo dal nostro atteggiamento nei confronti degli altri.

Nota: Lei ha detto più di una volta che un potere superiore non lascerà che l’umanità si spenga con le droghe. È’ impossibile arrestare il processo di correzione. In una maniera o nell’altra, la correzione avverrà.

Il mio commento: Certamente, il programma continuerà a migliorare. Il problema sta nel ‘come’ questo avverrà; attraverso quali torture dovrà passare l’umanità per accorgersi che non può farlo da sola?

Oggi un gran numero di persone fa uso di droghe.

Immagina quanto difficile sarà per loro smettere di usarle, per abbandonare gradualmente la cattiva dipendenza da queste sostanze, e cominciare ad abbracciare il metodo dell’interazione globale. La gente ha bisogno di cominciare ad accorgersi del fatto che tutti dipendiamo veramente gli uni dagli altri e che non possiamo evitarlo.

Non devo essere indulgente con il mio stupido egoismo, che continua a pressarmi incessantemente: fa questo, non fare quello, non prendere gli altri in considerazione. Devo abituarmi ad essere considerato come uno di loro, come parte dello stesso meccanismo all’interno del quale lavoro e dal quale dipendo completamente. È un sistema molto complesso di interazione fra di noi. Pertanto, la persona non deve essere semplicemente istruita, ma deve anche familiarizzare con questa metodologia.

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Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa del 24/12/2017

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Consigli sulla Kabbalah

Domanda: Che cos’è la forza di attrazione secondo la Kabbalah?

Risposta: Attrazione e repulsione dipendono dal desiderio di un oggetto di avvicinarsi o allontanarsi da un altro in base alle loro qualità.

Domanda: Qual è il significato di “immobilità”?

Risposta: Immobilità significa: non cambiare le mie qualità.

Domanda: Se noi sediamo insieme, ci uniamo e discutiamo un concetto spirituale, possiamo scoprire un luogo spirituale e muoverci verso di esso?

Risposta: Io scopro un altro luogo, un altro spazio nella mia consapevolezza in base alla somiglianza del mio desiderio al desiderio spirituale.

Domanda: Nella Kabbalah distinguiamo molti mondi. Questi mondi come sono in relazione con il nostro mondo?

Risposta: Non lo sono affatto. Il nostro mondo immaginario esiste nella nostra fantasia come una copia molto primitiva del mondo superiore.

Domanda: Quali sono i principi generali della gestione da parte del Creatore? Quali sono le linee guida che segue nel processo di governo di questo mondo?

Risposta: Il Creatore è guidato da un unico principio: quello di portarci ad un piacere infinito.

Domanda: Se il mio io spirituale esiste già in una dimensione eterna, ho semplicemente bisogno di scoprire questo per il mio io attuale?

Risposta: Hai bisogno di scoprire la tua somiglianza con il Creatore. In base al livello in cui consegui questa similitudine, tu e Lui diventate un tutt’uno.

Domanda: Come fa una persona a trovare il proprio insegnante?

Risposta: Esiste una forza ausiliaria chiamata “angelo” che “ti prende per mano” e ti guida verso il tuo insegnante. Non c’è nient’altro.

Domanda: Quando hai acquisito un Masach (schermo)? Adesso controlli i tuoi desideri?

Risposta: Non posso rispondere a questa domanda. Non essere invidioso. Ognuno ha i suoi tempi, luoghi, sforzi e modi, ma il metodo è lo stesso per tutti.

Domanda: Qual è l’immagine del Creatore se Egli non ha immagine?

Risposta: E’ la persona a creare un’immagine del Creatore.

Domanda: Sono sempre uno schiavo che dipende dal Masach, dal desiderio o dal Creatore?

Risposta: Quando una persona inizia a lavorare sui propri desideri, allora viene considerata libera.

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Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa del 19/03/2017

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2017: Un bilancio di fine anno

Domanda: Il 2017 è finito da un po’ ormai. Il 2018 è cominciato. Potrebbe dirci cosa ci porterà questo nuovo anno?

Risposta: Penso che, rispetto all’anno precedente, nella fase iniziale abbiamo fatto un grande balzo in avanti. Abbiamo raggiunto l’inizio del primo stadio spirituale generale chiamato “concepimento” nel mondo spirituale. Questo è un livello molto alto, difficile e pesante, come qualsiasi altra nuova cosa.

Sono molto felice che siamo passati a questo grado ed abbiamo cominciato a guardare il nostro sviluppo attraverso il gruppo, mediante concetti spirituali in una forma completamente nuova, effettiva, profonda nella comprensione spirituale.

Questa è la cosa più importante che ha avuto luogo nel mondo. Tutto il resto è solo un “giocare a fare i bambini”.

Durante quest’anno c’è qualcosa di difficile che attende il mondo. I prezzi del petrolio crolleranno, Google e Facebook diverranno meno popolari, perché dietro a tutti i mezzi che internet mette a nostra disposizione gratuitamente e che sono stati creati per favorire la connessione fra le persone, si cela il più totale egoismo, perché sono manipolati dalla gente, dai governi, dalle nazioni e dalle società.

Adesso ci troviamo in un periodo nel quale tutto questo sarà gradualmente rivelato. Pertanto, penso che l’umanità comincerà ad accorgersi di quanto dannosi siano tutti i sistemi destinati a questo.

Non ci si aspetta nulla di buono neppure sul fronte internazionale: l’umanità non recupererà la propria coscienza e le cose non miglioreranno; però noi, che siamo quelli che hanno una leggera comprensione di dove ci porterà tutto questo, abbiamo bisogno di spiegare agli altri che tutto dipende solo dalla formazione e dall’educazione delle persone, affinché capiscano che la legge spirituale della natura è la connessione globale universale fra noi, e non solo nel nostro mondo ma tra tutti i mondi.

Quanto più violiamo questa connessione, peggio ci sentiremo in futuro. Fermiamo il nostro egoismo e non permettiamogli di spingerci a prendere parte ad una distruzione più grande, alla separazione e all’avversione degli uni contro gli altri.

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Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa del 24/12/2017

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Sebbene i ricchi stiano diventando sempre più ricchi, non sono loro il problema

Nel mondo si sta accentuando la differenziazione sociale. I ricchi continuano a diventare sempre più ricchi e i poveri diventano sempre più poveri, e tutto accade molto rapidamente.

Secondo dati recenti, l’anno scorso, l’1% della popolazione mondiale ha accumulato circa un terzo della ricchezza mondiale. È un male? Nell’ambito dell’egoismo umano, questo è normale e naturale. Non è una questione di miliardari. Come tutti noi, anche loro non possono sacrificare la propria natura (The Guardian).

Il nostro egoismo è senza fine e nulla è mai abbastanza per lui. È positivo che oggi siamo ancora in grado di tenerlo sotto controllo e di spremere qualche risorsa per gli altri. Nondimeno, la tendenza generale porta a un vicolo cieco.

Dopotutto, una persona ricca non stima il suo successo con i miliardi, ma con le sensazioni. Non sente di essere ricca perché altri sono più ricchi di lei oppure perché ancora non possiede tutto e tutti.

Paradossalmente, con cinquanta miliardi, si sente più povera di prima. Non c’è limite. Dona somme enormi per cause benefiche proprio perché il denaro stesso non la soddisfa. A tal proposito, tutti noi saremmo esattamente uguali al posto suo.

D’altro canto, nemmeno le massicce donazioni al Terzo Mondo sono state d’aiuto per cambiare radicalmente la situazione. Ancora muoiono di fame in centinaia di milioni e la maggior parte delle persone non è in grado di soddisfare le proprie necessità primarie.

Cosa deve essere fatto?

Per cominciare dobbiamo capire l’essenza del problema, la sua radice. Il male non è nella concentrazione della ricchezza del mondo, ma nel sistema stesso, dove le persone sono incapaci di cambiare perché non vogliono sentire che devono cambiare se stesse.

Siamo di fronte alla sfida della storia: il bisogno di rinnovare radicalmente la natura umana e coltivare una nuova qualità di dazione verso i nostri simili. Soltanto questo ci renderà uguali, veramente, onestamente, in modo affidabile e incruento. Questa non è una soluzione universale, piuttosto, permette a tutti di realizzarsi arrecando nient’altro che beneficio agli altri.

Solo in questo troveremo la nostra vocazione e la nostra felicità.

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Che cosa nasce dalla discussione?

Domanda: Come nascono le regole del workshop, quali il parlare a turno, l’annullare se stessi, il non criticare? Dopotutto, com’è noto, la verità nasce dalla discussione.

Risposta: Tutte le regole del workshop si basano sui principi dei kabbalisti, a cominciare da Il Libro dello Zohar quando dieci grandi kabbalisti si riunirono insieme, si rifugiarono in una grotta e scrissero questo libro. Da qui deriva la conoscenza della “decina”, del come unirsi in essa e di cosa dobbiamo fare con essa. Più tardi il mio maestro Rabash descrisse nei minimi dettagli le relazioni nella decina, sottolineando che tutte le basi per l’interazione fra le persone nel cerchio non hanno nulla a che fare con la psicologia pratica.

L’affermazione che la verità nasce dalla discussione è assolutamente sbagliata. Come può nascere dalla discussione se tutti siamo egoisti e ognuno pensa in maniera scorretta; e poiché tutti discutono su dieci verità egoistiche, ne potrebbero pure nascere altre venti, trenta o quaranta simili. Non mi è mai capitato di assistere ad una discussione che abbia portato alla nascita della verità. Per arrivare a questo le persone dovrebbero essere speciali, capire in quale modo, con le capacità limitate che possediamo, poter usare questo principio.

Questo non è accettabile nella Kabbalah. Non ci devono essere discussioni perché la verità ci arriva dal prossimo livello di consapevolezza, non dal livello in cui siamo! Non c’è nulla da vedere dentro di noi. Mi sembra che la storia dell’umanità ce lo abbia già dimostrato: non possiamo tirare fuori nulla di buono da noi stessi. Perciò non c’è bisogno di cercare nulla, neppure la “verità”. Dobbiamo solo metterci insieme in modo tale da portare l’illuminazione superiore su di noi, la Luce superiore. Allora ci riusciremo.

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Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa dell’8/10/2017

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Non dimenticare…

La festa di Purim è la più felice, il miglior momento per grandi misericordie. Purim rappresenta tutto il nostro lavoro spirituale.

Tutti i giorni festivi sono legati alla connessione dell’anima frammentata di Adam HaRishon, il primo uomo, però solo Purim rappresenta la fine di questo processo, l’ultima azione, chiamata Gmar Tikkun, la fine della correzione.

Così ricordiamo tutto il nostro desiderio egoistico di ricevere piacere con tutto il suo tremendo peso e comprendiamo che non vi è modo di resistergli. Siamo molto deboli. Anche il giusto Mordechai si siede su una roccia di fronte alla porta del re, un povero anziano che nessuno nota, mentre Amman governa tutto il regno, come la mano destra del re.

Il Creatore, in proposito, incorona l’ego affinché governi, come è scritto: “Ho creato l’inclinazione al male”. Il faraone (l’egoismo) è il re del mondo, in diversi ruoli e personaggi. Solo quando l’uomo sente che l’esistenza è minacciata, si sveglia; chi lo aiuta a risvegliarsi? Amman lo fa dicendo: “Distruggiamo, dalla base, questa radice che potrebbe risvegliare il desiderio di dare o l’intenzione di dare, perché dovremmo lasciarla? Sono il re!”.

Quando raggiungiamo questa altezza del desiderio di ricevere che vuole controllare tutto con l’intenzione di ricevere, scopriamo che il desiderio di ricevere è materia immutabile, ma l’intenzione di ricevere è scorretta e possiamo controllare il desiderio di ricevere con l’intenzione di dare. Anche se l’intenzione di dare è contraria alla natura ed è molto debole, contraria alla nostra coscienza, comprensione e natura stessa ed inoltre il re, ovvero il Creatore, non la appoggia, lei è ancora lì. Come possiamo lottare? L’intenzione di dare è troppo debole, troppo tenue e delicata per confrontarsi con Assuero che appoggia Amman con il potere del male.

Però c’è una parte del desiderio di ricevere che si chiama “giudei” (Yehudi), questa parte possiede la forza potenziale dell’unione. Se una minaccia grave incombe su di essi, si uniranno. A prescindere dal fatto che questa unione venga loro imposta, provocata dal timore della distruzione, in qualche modo attrae la Luce che riforma, la forza superiore. Questa risveglia il re Assuero, che inizialmente appoggiò Amman, ma dopo l’unione degli ebrei, completa ed appoggia felicemente Mordechai.

Tutto dipende dal gruppo, che potenzialmente viene chiamato “giudei” (la parola ebrea per ‘giudeo’ [Yehudi] proviene dalla parola ‘unito’ [Yihudi]. Così quando si uniscono, prima per coercizione e dopo in maniera volontaria, ottengono una grande forza, prima per controllare il re Assuero e dopo per distruggere il potere di Amman, l’inclinazione al male che avrebbe potuto distruggerli facilmente.

Tutto questo fu fatto per la loro unione che aveva attratto quella grande forza che li aiutò ad unirsi anche di più e dopo, agendo con il potere dell’unione, sottomisero il potere della separazione, il potere di Amman.

Lo fanno in ogni grado e stato, perché questa è la correzione ed in Purim viene rappresentata come un miracolo. Purim è un’enorme volontà di ricevere, nelle sue 32 parti, che non è possibile correggere direttamente. Per questo viene considerata un miracolo, perché possiamo correggere gradualmente 288 parti del desiderio di ricevere, nei 125 gradi e, il cuore di pietra, si unisce a tutta la correzione, anche se non vi appare. Solo nell’azione finale, il cuore di pietra nasce ed è corretto dalle 288 parti ed anche le 32 parti entrano nella correzione in un sol colpo. Così arriva la Luce della fine della correzione.

A Purim possiamo vedere tutto questo processo di correzione: l’esilio e la liberazione di tutte le sue forme. Per questo Purim comincia con la lettura del capitolo Ricorda quello che Amalek ti ha fatto. L’intenzione per il proprio beneficio, chiamata inclinazione al male o Amalek, ci accompagna tutto il tempo e precisamente grazie ad Amalek arriviamo al Creatore.

Se non fosse stato per questa inclinazione al male, mai avremmo provocato l’unione, mai avremmo rivelato la nostra separazione dal Creatore e non saremmo riusciti ad essere uguali nella forma con Lui. È impossibile ottenere l’adesione senza l’aiuto di questa forza maligna che lavora nella linea di sinistra.

Per questo dobbiamo ricordare quello che Amalek ci ha fatto. In ogni stato il Creatore ci invia un aiuto al contrario, e questo è un grande aiuto. Abbiamo solo bisogno di sapere come relazionarci correttamente con queste forze della natura.

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Dalla prima parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 27/02/2018, “Gli Scritti di Rabash”, articolo 21

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Il tempo della rivelazione della Kabbalah

Osservazione: Fino ai secoli XVII° e XVIII° la civiltà occidentale ha vissuto con la sensazione che esistesse un qualche tipo di ordine cosmico nella società e nella natura, e cioè che esistesse una forza superiore.

Il mio commento: L’uomo della civiltà occidentale visse, come si suol dire, in grazia di Dio, un Dio che inventò. Questa invenzione fu di grande aiuto per i re, per il clero ed altri organi di controllo, perché diede al re la legittimità di essere il rappresentante di Dio in Terra.

Ma, in seguito, tutto cambiò perché l’egoismo crebbe e non fu più possibile regnare sulla gente. Apparvero diversi movimenti: il Calvinismo, il Luteranesimo ed altri ancora, che diedero un forte impulso allo sviluppo del futuro.

Molto presto questi movimenti cominciarono a trasformare la religione in nuove strutture, perché quelle già esistenti non erano più utili per lo sviluppo sociale. Nelle sue relazioni sociali, economiche e politiche, la popolazione superò il confine della vecchia religione; aveva bisogno di una religione differente. Apparvero così diversi movimenti basati sulla fede.

Il Medioevo si distinse per il suo rapido sviluppo, anche se ci sembra che trascorse molto lentamente; ci furono però processi evolutivi molto seri che diedero impulso in maniera significativa a nuove possibilità nello sviluppo delle scienze, delle arti e della nascita di una nuova libertà. L’individuo cominciò a sfuggire al controllo del clero.

Nacque la necessità di controllare l’individuo. Apparvero ogni genere di movimenti nazionalisti e, in contrapposizione, non mancarono di prender vita anche movimenti socialisti e comunisti.

Domanda: Quale fu lo scopo del salvaguardare anche la religione ordinaria? Preparare l’umanità per una prospettiva più illuminata?

Risposta: L’obbiettivo della natura è dare all’uomo l’opportunità di comprendere il proprio destino e di trovare i mezzi per risolvere la domanda più importante della vita: “Perché esisto?”

Durante questi anni, anche se questa domanda sorgeva, veniva repressa con la paura e con la pressione sociale; tuttavia, dopo il Medioevo, cominciò a manifestarsi con maggiore forza in base allo sviluppo interiore della gente che non aveva più paura di essere chiamata atea, cioè non connessa al Creatore. Il teismo è la connessione con il Creatore, l’ateismo è l’assenza di questa connessione.

Domanda: Forse anche gli atei cercarono di costruire un sistema sociale basato sulla moralità, ma senza il controllo della forza superiore?

Risposta: Si. Cercarono di immaginare come si sarebbe potuto strutturare un governo senza un potere superiore, non nella forma di Dio e non nella forma del re. Questo rappresentò un cambiamento molto serio, cioè quando l’individuo viene prima di tutto.

Però l’individuo non può controllare se stesso, non può fare nulla “senza il re o senza un Dio nella propria testa”. Per questo apparvero ogni tipo di movimenti terroristici: il Fascismo, il Nazismo ecc … la gente cercava un modo per controllarsi, per mantenere il sistema in ordine e vide che non aveva successo. E così fu, colpo su colpo.

Pertanto, all’inizio del XX° secolo, dopo il rapido sviluppo della scienza, della cultura e dell’autocoscienza, la scienza della saggezza della Kabbalah cominciò a rivelarsi. Quando terminò l’era delle scoperte scientifiche e dell’arte, fu chiaro che non c’era risposta alla domanda sul senso della vita, che era apparsa anche prima del Medioevo. Neppure l’era dell’Illuminismo diede questa risposta.

E la Kabbalah fu rivelata. Cominciò a spiegare che aveva la soluzione a questi problemi. Però era irrazionale per il modo di pensare dell’umanità, perché è come prendere la teoria della relatività e cercare di applicarla alla vita quotidiana.

Nel nostro mondo non è comprensibile, e anche se lo fosse, solo in pochi ci riuscirebbero. Cosicché, di cosa possiamo parlare con le persone comuni? Comunque, in base alla saggezza della Kabbalah, tutti devono ormai essere elevati ad un nuovo livello.

Pertanto, a prescindere dal fatto che la Kabbalah sia stata rivelata o meno, è evidente che ci sia bisogno di molto tempo prima che la gente capisca che la società deve esistere secondo i suoi principi e che altrimenti non avrebbe la capacità di sostenersi.

L’umanità si avvicina gradualmente a questo stato ma non esiste ancora in esso. In questo momento il nostro gruppo kabbalistico si dedica completamente a modellare i principi kabbalistici sui quali si baserà la società futura, ad analizzarli e a svilupparli internamente, come in un laboratorio. Ma, alla fine, questa sarà la realizzazione della legge fondamentale della natura nell’umanità.

I kabbalisti hanno l’obbligo di dimostrare all’umanità che la loro metodologia è l’unica che spiega la struttura futura della natura, della società, dell’umanità e dell’educazione; senza questo, il mondo non potrà mantenersi in nessun tipo di organizzazione sociale.

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Dalla trasmissione di KabTV “L’ultima generazione”, 3/07/2017

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Vero e falso dal punto di vista della Kabbalah

Domanda: La gente, per prendere decisioni, confida in modelli particolari del mondo che costruisce nella propria mente. Tutti i modelli, fino ad un certo punto, sono falsi perché riflettono solo proprietà limitate della realtà.

Sarebbe interessante scoprire in che forma un modello del mondo è falso ed in che forma potrebbe essere vero; forse assegnando percentuali per ogni aspetto; cosa significa vero o falso rispetto alla natura o anzi, rispetto al modello della natura che costruiamo per rifletterla?

Risposta: La saggezza della Kabbalah esamina due sistemi: quello superiore (spirituale) e quello inferiore (materiale).

Nel sistema superiore siamo integralmente interconnessi e non ci possono essere stati indipendenti. È un livello ideale, chiamato mondo di Ein Sof (dell’eternità), della perfezione, nel quale tutti gli oggetti del nostro mondo esistono a livello spirituale. Tutto sperimenta la sua completa interdipendenza e destino, lo comprende e, pertanto, ogni parte può interagire correttamente con tutte le altre. Questo è un sistema ideale descritto dalla saggezza della Kabbalah, dove tutte le parti sono interconnesse in maniera chiara e pertinente.

La saggezza della Kabbalah spiega che ci avviciniamo a questo sistema ideale nella nostra evoluzione materiale. Questo è esattamente quello che ci aspetta nel futuro. Possiamo scegliere di accelerare il processo della sua rivelazione all’interno della nostra esperienza e comprensione. Oppure possiamo permettere che il processo naturale ci insegni con i colpi del destino, che poi è ciò che vediamo sta accadendo. È così che l’umanità avanza.

Il nostro mondo esiste sotto questo completo e ideale sistema superiore, perché esiste come risultato della degradazione progressiva di quel sistema superiore e della sua discesa lungo i 125 livelli, fino al livello più basso, nel quale viviamo noi oggi.

In questo mondo ci sentiamo completamente disconnessi gli uni dagli altri e se qualcosa ci connette è solo il nostro egoismo. Tutte le nostre capacità sono proiettate verso l’usare tutto e tutti in base ai nostri interessi personali.

Naturalmente ciò che chiamiamo “verità” è solo ciò che esiste nel livello superiore; e quello che esiste nel nostro livello è assolutamente falso, perché la sola cosa che ci stimola oggi, è il nostro egoismo personale; l’egoismo ci acceca, ci allontana gli uni dagli altri e ci guida per usarci il più possibile.

Questo è ciò che viene considerato vero e falso dal punto di vista della saggezza della Kabbalah.

Non c’è la verità nel nostro mondo. Esiste solo in quegli individui che raggiungono la totale interdipendenza reciproca con la natura, in altre parole, il sistema superiore che cercano di scoprire al loro interno. Lì si relazionano con tutto ciò che li circonda, con intenzioni completamente differenti: l’amicizia, l’amore, la cooperazione e l’unione.

Questo principio è originariamente descritto nella Torah, anche se in realtà, e per nostra sfortuna, nessuno lo prende seriamente in considerazione. In questo risiede la differenza tra vero e falso. Vero e falso non sono dichiarazioni soggettive di un individuo che pensa che una cosa sia vera mentre un’altra è falsa.

Quando c’è un sistema totalmente coerente ed unificato in tutte le forme della creazione, il livello inanimato, vegetale, animale ed umano, esistendo in uno stato armonico e interconnesso, vengono intesi come verità; ed uno stato completamente opposto, è la falsità. Tra di essi esiste una moltitudine di livelli possibili, alcuni con un poco più di verità, altri con un poco più di falsità.

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Dalla trasmissione di Kab tv “Insieme dinnanzi al Superiore”, 08/12/2017

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Perché la saggezza della Kabbalah si focalizza sull’aspetto sociale

Osservazione: Baal HaSulam scrisse molti libri ed articoli ma per una qualche ragione lei enfatizza solo la sua dottrina sociale, anche se questa rappresenta solo una parte molto piccola dei suoi lavori, una porzione che lui non pianificò nemmeno di pubblicare.

Il mio commento: E’ vero che egli non intendeva pubblicare l’articolo “L’ultima Generazione”. Ma questo perché il giornale HaUma (La Nazione) fu pubblicato quando lui era ancora in vita e provocò delle grandi difficoltà nella sua battaglia contro certi circoli della società di quel tempo.

Osservazione: Nonostante tutto, nel suo lavoro fondamentale, Talmud Eser Sefirot (TES), non c’è nulla riguardo alla società.

Il mio commento: Solo le persone che non comprendono niente della scienza della Kabbalah possono dichiarare che Talmud Eser Sefirot (TES – Lo Studio delle Dieci Sefirot) non dica nulla riguardo a come cambiare le proprie qualità verso l’amore per il prossimo. TES spiega come prendere un gruppo di dieci persone ed incominciare a connetterle l’una con l’altra in modo tale da trasformarle in un sistema chiamato Partzuf, l’anima, dieci parti connesse da un unico obiettivo.

Osservazione: Ma nel suo famoso libro Shamati, per esempio, non c’è nessun riferimento ad un orientamento sociale.

Il mio commento: In Shamati, si parla di come un individuo debba controllare il proprio egoismo. E per quale motivo egli ha bisogno di farlo? Attraverso che cosa egli realizza il proprio egoismo corretto? Nelle relazioni, nella corretta connessione fra tutti. La legge “Ama il prossimo tuo come te stesso” è la legge fondamentale e generale per ognuno di noi. Baal HaSulam spiega questo negli articoli: “Il dono della Torah (Matan Torah)”, “L’ Arvut (La Garanzia Reciproca)”, ed altri. Riguardo all’individuo, la rivelazione del Creatore può solo avvenire nel centro della decina. Capisco che questo respinga molte persone perché noi siamo egoisti e siamo pronti ad impegnarci in qualsiasi cosa a parte l’unione.

Dopo essere arrivato alla Kabbalah, non ho capito a lungo che il conseguimento spirituale dipendeva dalla mia relazione con gli altri, ossia che io dovevo dissolvermi nei miei nove amici e che solo attraverso di loro sarei stato capace di penetrare nel mondo superiore. Non volevo comprenderlo! Il mio egoismo lo ha completamente ignorato.

Ho studiato disegni, grafici e vari diagrammi kabbalistici, la struttura del sistema dei mondi superiori, il controllo del sistema superiore, ecc. perché la mia specializzazione professionale è in medicina biocibernetica, che si basa solo su sistemi di controllo.

Ma quando cominciai a capire che questo è tutto realizzato nella connessione fra me e quelli come me e che io devo avvicinarmi spiritualmente a loro, unirmi e creare un sistema mutuo di connessione chiamato Partzuf e più tardi anima (perché nessuno di noi ha un’anima, ognuno di noi può essere solo un decimo della sua parte), fui preso da un terribile sconforto.

Questa è la ragione per cui ti capisco alla perfezione. Ci sono passato io stesso.

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Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa dell’8/10/2017

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