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Dove viene rivelato il Mondo Superiore?

Domanda: Che tipo di beneficio spirituale ci può essere dalle conversazioni, discussioni e controversie di un gruppo di persone che hanno iniziato il loro percorso nella saggezza della Kabbalah ma non hanno raggiunto la spiritualità?

Risposta: Le persone devono cercare di trovare un linguaggio comune, di unirsi, di capire quanto siano diverse, che cosa possono fare per avvicinarsi l’una all’altra e aiutarsi reciprocamente. Hanno bisogno di parlarne molto, di studiare i libri di Kabbalah e di organizzare pasti comuni, come facevamo noi con il mio maestro Rabash.

Ogni settimana, oltre allo studio, la sera ci riunivamo e leggevamo i suoi articoli e, talvolta, ci recavamo in posti diversi come un grande gruppo. In altri termini, questo era un sistema completo di esercizi che funzionava su due livelli.

Infatti, un livello era del tutto fisico, psicologico e piacevole: saremmo semplicemente stati insieme e ci saremmo conosciuti. Dovevamo farlo. È importante sia per i gruppi di donne che per i gruppi di uomini.

Un secondo livello è imparare qualcosa sulle nostre relazioni e connessioni, ma ad un grado più profondo che ancora non sentiamo, come il funzionamento delle parti dell’anima o di un sistema spirituale o di un Partzuf; non importa come si chiama.

Se dieci amici raggiungono una connessione interiore, allora fra loro si crea un sistema chiamato Partzuf (corpo spirituale) o Kli (vaso) composto di dieci parti, dieci desideri, connessi correttamente, e fra loro comincia a rivelarsi una forza unica chiamata Creatore.

Dieci persone insieme Lo sentono e Lo scoprono. Questa è chiamata la scoperta del mondo superiore. Il potere del Creatore li dirige, li guida in avanti, cambia loro e le loro circostanze esterne ed interne. Egli li istruisce. Nel momento in cui Lo scoprono, Egli immediatamente comincia a lavorare con loro.

Tutte le trasformazioni che avvengono in loro sono multiformi. Anche se sembra che si rifiutino e si contraddicano a vicenda, allo stesso tempo, si aiutano lo stesso, si integrano e il gruppo dei dieci gradualmente sale. Gli amici sentono sempre più contraddizioni fra loro, tuttavia, la forza che li connette diventa sempre più grande.

Questo accade soprattutto quando si affrontano grandi opposizioni o parallelamente ad esse accade che cominciamo a scoprire una forza di connessione integrale generale. Tra le due forze di repulsione e attrazione, si crea un organo sensoriale spirituale chiamato “anima.” Questa inizia ad istruirli, come si dice: “L’anima di un uomo lo istruirà,” e loro la seguono.

In questo modo, tutto è risolto dalla connessione fra le persone, non solo nel gruppo dei dieci. Più ci sono decine simili connesse fra loro, meglio è, perché tutta l’umanità deve raggiungere questa connessione.

Ecco come viene rivelato il mondo superiore, non può essere rivelato in nessun altro modo. Possiamo scoprire il mondo superiore solo nella connessione fra noi, perché tutti noi proveniamo dal sistema dell’Adamo che si é frammentato e che ora noi dobbiamo ristabilire.

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Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa dell’8/10/2017

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Qual è la differenza fra timore e paura?

Domanda: Qual è la differenza fra timore e paura?

Risposta: La paura è una sensazione animale (egoistica). Il termine “paura” è usato molto raramente nella saggezza della Kabbalah, che usa invece la parola “timore”, cioè la sensazione che ho quando io, probabilmente, non sto facendo abbastanza di ciò che dovrei fare.

Domanda: I kabbalisti non hanno la paura animale?

Risposta: Un kabbalista è un essere umano come chiunque altro. Per questo, tutto dipende dal suo stato. Se egli cade, può cadere al di sotto di ogni altra persona. Se si eleva, si eleva al livello del Creatore.

Domanda: Ma c’è qualcosa che rende un kabbalista diverso dalle persone comuni?

Risposta: E’ solo la connessione con il Creatore, che egli ha quasi per tutto il tempo. “Non esiste nulla tranne Lui”.

La connessione con il Creatore neutralizza ogni tipo di paura, resta solo il timore perché un kabbalista capisce che il Creatore è la sorgente di tutto quello che accade.

Domanda: Un kabbalista può risvegliare in sé la paura artificialmente, per arrivare al timore?

Risposta: Non c’è bisogno di risvegliare la paura o qualsiasi tipo di emozioni negative in te stesso, solo connessione e amore. Non c’è auto-flagellazione qui, quella è contro la spiritualità.

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Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa del 13/8/17

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