Vedere da un capo all’altro della Terra

I livelli inanimato, vegetale, animato e umano, nella spiritualità, rappresentano la misura della nostra partecipazione al sistema della realtà. Al livello inanimato, rivelo questo sistema solo passivamente, essendo sotto il controllo totale della forza superiore.

Sono come un embrione nell’utero della madre il cui unico lavoro consiste nel completo annullamento di sé. Questo lavoro è a livello inanimato: nella misura in cui mi annullo rivelo il superiore.

Nel grado vegetale, mantengo il livello inanimato perché tutto deriva da esso, ma già ho svolto azioni speciali che mi permettono di rivelare più profondamente il superiore. Significa che divento una pianta.

Tuttavia, la mia crescita avviene in armonia con il superiore: qualsiasi cambiamento scopro in Lui, io cambio nello stesso modo. Mantengo sempre la somiglianza con Lui, cioè, l’adesione, come una pianta che cerca sempre di raggiungere la luce, il sole.

Poi vedremo che tutto il mondo: inanimato, natura, piante, animali ed esseri umani, chiunque tranne i kabbalisti, ripete diligentemente i movimenti del Creatore, nel senso che tutti loro esistono in adesione alla forza superiore. Tuttavia, il kabbalista deve raggiungere consapevolmente l’adesione con il Creatore.

Nel livello inanimato della spiritualità, possiamo connetterci solo attraverso il nostro annullamento. Annullando me stesso, posso entrare nell’altro senza essere percepito da lui, ma allora anche la comunicazione è impossibile fra noi. Nasce una connessione fra noi che non porta ancora a nessuna conseguenza. Tuttavia, fornisce semplicemente le basi per successive forme di comunicazione.

Quando ci connettiamo reciprocamente in questo modo inanimato, annullandoci l’uno con l’altro, raggiungiamo il contatto con il Creatore, solo che ancora non lo percepiamo.

C’è una sensazione comune di essere sotto il controllo di un qualche tipo di potere, di dominio, ma niente di più. Sebbene questo sia già uno stato spirituale, cioè la Luce generale di Nefesh, ci sono una percezione e una comprensione molto limitati in essa, solo la sensazione di essere in un ambiente spirituale. Comunque, c’è già il contatto con la forza superiore.

L’annullamento di una persona davanti al Creatore è chiamato “santo immobile,” uno stato di santità inanimato. Diventa assolutamente senza parole, e accetta tutto ciò che fa il superiore. Perciò, sente di esistere dentro al superiore come un embrione nel grembo della madre che “vede da un capo all’altro della Terra, una candela brucia sopra la sua testa e gli viene insegnata l’intera Torah.” Tutto ciò perché ha annullato completamente se stesso al suo livello.
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Dalla terza parte della Leziona quotidiana di Kabbalah dell’11/1/18, Gli scritti di Baal HaSulam, “Introduzione a Il Libro dello Zohar”

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