Una preghiera all’indirizzo giusto
La preghiera è la mia ultima azione in relazione al Creatore. Come risposta alla preghiera, Lui darà vita ad una correzione. Ecco perchè tutto finisce con una preghiera. Prima, dobbiamo prepararci, cercare veramente cosa si sta chiedendo, in che modo, e per chi.
Le preghiere includono le richieste che le creature innalzano al Creatore. Certo, questo non avviene tutto in una volta sola, non viene espresso da nessuna parola o frase, ma si basa sui chiarimenti, l’uno dopo l’altro, e sulle richieste di aiuto, fino a che si arriva alla preghiera perfetta.
Il Creatore è il pieno HaVaYaH che esiste nel mondo dell’infinito e che contiene assolutamente tutto. Per questo, se vogliamo prendere qualcosa da lì, dobbiamo fare una richiesta ben precisa, così come si fa su un computer: su che indirizzo andare, che password digitare o che comando usare, ecc.
Questa richiesta poi, passa attraverso tutti gli stadi ed entra in Malchut nel mondo dell’infinito, dove ci sono possibilità illimitate. Tutti i Kelim e tutte le Luci sono lì dall’inizio, come è scritto, « La fine dell’azione risiede nel pensiero iniziale ». Quello è lo stato corretto che esiste in tutto il suo splendore.
Se lavoriamo correttamente, ci uniamo a questo sistema. Basandoci sulla nostra richiesta, troviamo lo spazio giusto dentro di esso ed estrapoliamo quello di cui abbiamo bisogno da questa “memoria” dove desiderio e Luce già esistono in unione. Questo ci influenza e ci spinge verso lo stato che abbiamo richiesto nella nostra preghiera.
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Dalla prima parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 25/01/2018 “Gli Scritti di Baal HaSulam – Lettera 56”
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