Pubblicato nella '' Categoria

Baal HaSulam e il comandamento: “Ama il tuo prossimo come te stesso”

Domanda: Perché lei dice che il suo obbiettivo è quello di correggere il rapporto fra le persone ed unirle, mentre Baal HaSulam principalmente scriveva dei mondi superiori, delle Sefirot ecc.?

Risposta: Baal HaSulam doveva rivelare il sistema che governa il nostro mondo. Il suo Talmud Eser Sefirot, i commentari su L’Albero della Vita di Ari, su Il Libro dello Zohar ed altri lavori, costituivano la base del suo lavoro.

Ma se prendiamo le lettere e gli articoli di Baal HaSulam, essi parlano unicamente del processo di conseguimento del Creatore, che è lo scopo dello studio della saggezza della Kabbalah.

Il conseguimento spirituale avviene solo tra persone impegnate a creare una specifica connessione fra loro. Questa connessione deve essere simile alle dieci Sefirot e per questo motivo Baal HaSulam la descriveva come Lo Studio delle Dieci Sefirot (Talmud Eser Sefirot).

Non appena le persone diventano appena un po’ simili a quelle che vengono descritte come le dieci Sefirot, esse immediatamente iniziano a percepire il Creatore in loro. Cioè queste sensazioni sono un sensore, un rivelatore che svela il Creatore.

Osservazione: Una volta Baal HaSulam ricevette una lettera da uno dei suoi concittadini, con una asserzione che Baal HaSulam definì una nuova struttura, un nuovo metodo.

Baal HaSulam replicò con una lunga lettera, nella quale egli sottolineò: “Pare che lei non abbia studiato le mie parole a sufficienza”. Egli notò che “quando il popolo entrò nella terra di Israele e non vi era pace, era impossibile aspettarsi che qualcuno adempisse al comandamento principale”.

Affinché la Torah non venisse dimenticata, il popolo iniziò ad impegnarsi col resto dei comandamenti, ignorando il più importante perché non aveva altra scelta. Ma il più importante è: “Ama il tuo prossimo come te stesso”.

Il mio commento: E’ scritto nero su bianco. Non c’è modo di girarci intorno. E questo è esattamente ciò che manca. C’è un vuoto in tutte le religioni quando si tratta di adempiere al comandamento dell’amore per il prossimo. Per questo tutti, inclusi sistemi religiosi e persone, odiano la Kabbalah, perché essa pone l’accento sul conseguimento dell’amore per il prossimo.

[217403]

Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa del 10/09/2017

Materiale correlato:
Come Baal HaSulam ha contribuito al Sistema Spirituale
I grandi kabbalisti sono anime speciali
Il Linguaggio dei Rami che connette i Mondi

Le risposte alle tue domande – Parte 207

Domanda: Che tipo di ruolo svolge l’immaginazione nella saggezza della Kabbalah? Qual è il suo posto in generale nell’albero delle Sefirot e più in particolare, su uno qualsiasi dei suoi livelli?

Risposta: L’immaginazione ci aiuta solo nel processo di conseguimento; non esiste in maniera indipendente.

Domanda: Secondo quale schema dovremmo focalizzare l’importanza di qualcosa dentro di noi, in modo che questa importanza non rimanga nascosta fino al mondo dell’infinito, così da non uscire dal gruppo, rimanendo in un contesto spirituale, per non diventare dipendenti dalle manifestazioni esterne del gruppo, come i corpi fisici?

Risposta: E possibile farlo solo con l’aiuto del supporto reciproco, cioè dell’Arvut (la garanzia reciproca)!

[217346]

Materiale correlato:
Le risposte alle vostre domande – Parte 208
Le risposte alle vostre domande – Parte 205
Un attacco di consigli sulla Kabbalah – 12/03/2017

La ricetta per la felicità: un milione e mezzo di dollari

Nelle News (da USA Today): “Il denaro non può comprare la felicità ma 1,56 milioni di dollari possono comprare la teoria della felicità di Albert Einstein.”

Recentemente, una casa d’aste di Gerusalemme, ha battuto due note scritte dal famoso fisico, ben oltre il loro valore stimato.

Nel 1922, durante il viaggio che Einstein fece in Giappone per ricevere il premio Nobel per la Fisica, mentre soggiornava all’Imperial Hotel di Tokyo, scrisse degli appunti su come vivere una vita appagante. Quando un fattorino consegnò qualcosa nella sua stanza, il fisico di origine tedesca gli diede due delle note autografate, dato che non aveva a disposizione una mancia. Einstein disse che un giorno probabilmente le note sarebbero valse più di una mancia. Aveva ragione.

Una nota scritta in tedesco, dice: “Una vita calma e modesta porta più felicità della ricerca di successo con costante inquietudine.”

Ci si aspettava di venderla per una cifra compresa tra i 5.000 e gli 8.000 dollari secondo il sito web Winner’s Auctions and Exhibitions. Invece, secondo quanto riferisce la Associated Press, una guerra al rilancio durata quasi 25 minuti è sfociata nella vendita per 1,56 milioni di dollari.

La seconda nota, che diceva: “Dove c’è la volontà c’è il modo”, è stata venduta per 240.000 dollari, ben oltre il valore stimato compreso tra 4.000 e 6.000 dollari.

Domanda: Come mai queste cose diventano all’improvviso così preziose?

Risposta: Il loro valore non è nel pensiero. Era già nell’aria; si sapeva già. Il pensiero messo su un pezzo di carta è ritenuto prezioso solo dalle persone alla ricerca di tali cose. È la stessa cosa per qualsiasi dipinto. Le opera d’arte non hanno valore in sé e per sé. Il valore è determinato da quanto le persone sono disposte a pagare per esse.

Domanda: Un appunto di Einstein vale 1,5 milioni di dollari, ma pochi sanno che ci sono molti appunti di grandi kabbalisti, molti consigli per l’umanità su come raggiungere la felicità. Tuttavia, queste note non hanno valore. Questo non la rattrista?

Risposta: No, non sono triste, piuttosto è il contrario. Questo è molto positivo perché comunque la gente non capisce nulla, persino di ciò che ha scritto Einstein, figuriamoci di ciò che è scritto nelle note dei kabbalisti. Tuttavia, i collezionisti inseguono le note di Einstein perché queste note hanno un valore come oggetti da collezione, un valore egoistico, mentre le nostre note non hanno alcun valore egoistico e per questo sono disponibili per tutti.

Solo chi ne ha veramente bisogno le troverà e le capirà.

Domanda: E per quella persona saranno più preziose dei milioni, ancora più preziose della vita stessa?

Risposta: Certamente. Cosa ha scritto Einstein? Con tutto il rispetto per lui come persona che ha ottenuto tanto, i suoi pensieri non si sono elevati al di sopra del livello animale dell’umanità.

Tuttavia, ogni citazione di Baal HaSulam è un mondo completamente diverso.

[218570]

Dalla trasmissione di KabTV “Le Notizie con Michael Laitman”, 6/11/2017

Materiale correlato:
Albert Einstein era un Kabbalista?
La formula universale della felicità
Una ricetta per la felicità? Grazie, anzi no!

I kabbalisti e l’umanità

Domanda: Chi è responsabile del futuro del mondo: i kabbalisti o l’umanità? Quale dei due è più indifeso ora?

Risposta: L’umanità è più indifesa rispetto ai kabbalisti. Tuttavia i kabbalisti hanno maggiori responsabilità rispetto all’umanità.

[219139]

Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa del 24/12/2017

Materiale correlato:
La responsabilità di un Kabbalista
Il ruolo dei Kabbalisti in ogni Generazione
Il modo per sentire l’anima collettiva

Il messaggio di addio di Mosè

Dalla Torah, (Deuteronomio 32:44 – 32:47): “Andò dunque Mosè, accompagnato da Hosèa figlio di Nun, e pronunziò tutte le parole di questo Cantico davanti a tutt’Israel. E terminato ch’ebbe Mosè di pronunziare tutte queste parole a tutt’Israel, disse loro: ‘Ponete mente a tutte le cose ch’io vi protesto oggi, per poi raccomandarle ai vostri figli, onde badino di eseguire tutte le parole di questa Legge. Imperocchè questa non è per voi una cosa inane, ma è la vostra vita; e mediante questa cosa durerete lungamente su quella terra, alla cui conquista voi siete per passare il Giordano.’”

Mosé si appella al popolo: “Prendete questo come vostro obiettivo, metodo, piano e programma per comporre tutta la vostra vita.

Entrate nel programma che vi porterà allo scopo della creazione. Altrimenti ci vorranno migliaia di anni con guerre e sofferenze tremende, qualcosa che non è desiderabile ai vostri ed ai miei occhi. In ogni modo, dovrete sempre soddisfare ciò che è stato tramandato con questo libro”.

Questo pare un messaggio d’addio, come le parole di un padre: “Ascoltatemi e tutto andrà bene”.

[215815]

Dalla trasmissione di KabTV “I Segreti del Libro Eterno”, 01/02/2017

Materiale correlato:
La profezia di Mosè
2.000 anni prima della creazione del mondo
I Kabbalisti sull’anima ed i comandamenti, Parte 2

Dovremmo amare il nostro prossimo

Domanda: Il Creatore è amore. Quando sei arrivato dal tuo maestro, il Rabash, hai collegato in qualche maniera la Kabbalah all’amore?

Risposta: No. Prima di arrivare da Rabash, e all’inizio anche con lui, la Kabbalah, a mio avviso, veniva identificata esclusivamente come una scienza rigorosa che dovevo conoscere a fondo.

Domanda: Qual è stata la tua reazione quando hai sentito che è necessario amare il prossimo?

Risposta: Ho reagito come se si fosse accesa una lampadina nella mia testa: “Probabilmente questo è il modo in cui si manifesta.” Capii che queste erano parole terrene, molto limitate, molto superficiali e basate su qualità materiali, non spirituali. Spiegai a me stesso l’amore spirituale come un’aspirazione a qualcosa di elevato, l’opportunità di aderire a questo ideale.

Il principio di “Ama il prossimo tuo come te stesso” dovrebbe essere messo in pratica nella decina. Dobbiamo prenderlo così com’è, nella sua vera forma e metterlo in pratica fra noi. Allora saremo in grado di raggiungere questo obiettivo. Dobbiamo cercare di farlo al più presto possibile, prima che ogni tipo di sofferenza naturale ci costringa a muoverci in questo senso con un percorso lungo e doloroso.

[217273]

Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa dell’8/06/2017

Materiale correlato:
La Kabbalah è la saggezza dell’amore
Cosa significa “Ama il tuo prossimo”?
Vedrai il mondo a venire nel corso della tua vita

L’amore spirituale

Domanda: Credi che sia possibile vedere, con i propri occhi, esempi di vero amore spirituale, per comprenderne la dinamica?

Risposta: No, perché tu non saresti comunque in grado di capirlo. Un animale non può sentire l’amore fra due persone perché il loro amore si trova su due livelli diversi.

L’amore spirituale è quella relazione che si crea fra i più e i meno in due persone, quando esse non distruggono le qualità opposte fra loro ma le usano come un’opportunità.

Come disse Archimede: “Datemi un punto d’appoggio e solleverò il mondo”. Anche noi abbiamo bisogno di un punto d’appoggio negativo in modo da innalzarci ai mondi superiori.

[217421]

Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa del 6/08/2017

Materiale correlato:
La Kabbalah è la scienza dell’ amore
L’Arte dell’Amore
L’amore non è altro che armonia, l’equilibrio reciproco del più e del meno

La Kabbalah è per il mondo intero

Domanda: Per molto tempo, la Kabbalah è stata una scienza nascosta per pochi eletti. Lei pensa che la saggezza della Kabbalah sia troppo seria per essere insegnata alle persone comuni?

Risposta: La Kabbalah è assolutamente adatta a tutti. E’ scritto a riguardo ne Il Libro dello Zohar. Tutti i più grandi kabbalisti scrivono questo: l’Ari, il suo discepolo Marchu (Chaim Vital), Baal HaSulam, Rav Kook e Rabash.

La Kabbalah non è un insegnamento, ma una scienza al di sopra della religione che riguarda la struttura dei mondi superiori.

Ogni persona deve studiarla perché la Kabbalah è parte di questo sistema. Tutti noi alla fine del nostro sviluppo dovremo raggiungere uno stato nel quale saremo integrati con entrambi, mente e desiderio, come elementi positivi.

[217418]

Dalle Lezione di Kabbalah in lingua russa del 10/09/2017

Materiale correlato:
La saggezza della Kabbalah: la scienza del sistema di governo superiore
In cosa crede la Kabbalah?
Come conoscere la saggezza della Kabbalah

Il tempo dipende da noi

Il tempo non esiste. Un cambiamento di stato mi dà la sensazione del tempo. Non avvertirei il tempo se non fosse cambiato il mio stato. Il tempo è dato dal numero dei cambiamenti che percepisco.

Il tempo può non passare mai oppure può volare: dipende tutto dalla percezione interiore che una persona ha dei cambiamenti che avvengono dentro di lei. Appena non ci sono più cambiamenti, il tempo scompare.

Esiste un meccanismo che si rivela dentro di me e risveglia costantemente nuove qualità interiori. In esse, sento come se il mondo attorno a me stesse cambiando. Ma in realtà il mondo non cambia: sono io l’unico a cambiare. Le stelle esplodono, la gente corre intorno, la vita mi circonda, ma queste sono tutte qualità che cambiano dentro di me a seconda di come io percepisco la realtà.

Un tempo le persone credevano che il tempo non dipendesse da noi. Ma poi arrivò Einstein e affermò che il tempo è relativo. Se mi muovo ad una velocità che si avvicina a quella della luce, il tempo tempo può accelerare o rallentare. Può persino fermarsi perché il tempo non è fissato dall’alto; dipende dall’osservatore.

La Kabbalah dice che il tempo è il numero di azioni che hanno luogo nel mio desiderio di provare piacere. Posso accelerare il tempo o rallentarlo. Tutto dipende da me, dalla mia percezione soggettiva. Un kabbalista esiste simultaneamente in due livelli di percezione della realtà: nel livello corporeo, attraverso i cinque sensi fisici, e nel livello spirituale. Pertanto, egli esiste in due realtà fin quando raggiunge la propria correzione finale.

Il tempo è il passaggio da uno stato corrotto ad uno stato corretto. Quindi, se cerchiamo di raggiungere l’unione in ogni stato, significa che stiamo accelerando il tempo. Il tempo non si misura con il numero dei secondi, ma con il cambiamento da uno stato a quello successivo. Pertanto, l’unità di tempo può essere un minuto, un’ora oppure un anno, ma è la stessa unità: dalla discesa all’ascesa.

Cambiando le connessioni fra noi, influenziamo il mondo superiore e lo modelliamo in una certa forma. La forma esteriore è la proiezione dei nostri cambiamenti e riflette lo stato della nostra decina. Più ci colleghiamo all’interno della decina, più siamo vicini e gentili, più il mondo esterno diventa amichevole. E quando litighiamo fra noi, il mondo esterno diventa distante e minaccioso nei nostri confronti.

[220036]

Dalla prima parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 14/01/2018, “Gli Scritti di Baal HaSulam – Introduzione a Il Libro de Lo Zohar”, Articolo 13

Materiale correlato:
Che cos’è l’elasticità del tempo?
Tempo = Movimento = Spazio
Il tempo è un concetto meccanico oppure vive?

Chi rivela i segreti dell’universo?

Domanda: L’uomo ha avuto in dono una mente che gli dà la possibilità di pensare in maniera astratta. Quando inizia a studiare i mondi spirituali, egli può materializzare tutto questo o fluttuare tra le nuvole. Come puoi prendere degli studenti impreparati e spiegare loro i segreti dell’universo?

Risposta: Per prima cosa, la tua affermazione non è del tutto esatta. Cosa intendi per “studenti impreparati”? I nuovi arrivati sono sempre impreparati e devono essere educati.

Seconda cosa, quali segreti dell’universo posso rivelare loro se non capiscono nulla a riguardo? Se, per esempio, prendessi uno studente delle elementari e gli disegnassi la struttura di una bomba nucleare, sarebbe in grado di costruirne una? Milioni di persone hanno lavorato a questo per molti anni. Sappiamo quanto possa essere difficile per ogni nazione produrre una bomba simile, sebbene il principio sia ben noto.

Domanda: Supponiamo di studiare la “Prefazione alla saggezza della Kabbalah,” che racchiude gli schemi e la struttura dei mondi superiori?

Risposta: Ma questo necessita di essere spiegato gradualmente. Non c’è nulla di misterioso nella Kabbalah. La “Prefazione” parla dell’interazione di forze, cioè la forza della dazione e la forza della ricezione, e della connessione fra esse. In generale, il metodo è molto semplice da studiare e da capire. È difficile per una persona considerarlo e applicarlo. Ciò richiede molti anni.

Domanda: Quindi, se un nuovo arrivato viene e ascolta la “Prefazione alla saggezza della Kabbalah”, inclusi gli schemi dei mondi e dei Partzufim, è una cosa normale?

Risposta: Non ha importanza. Ciò è destinato a tutti, senza eccezioni. Nulla è nascosto. È solo che per ora la persona non capisce la Kabbalah perché ancora non ha raggiunto queste verità. Esiste una specifica soglia interiore entro la quale è interessata e al di fuori di questa non lo è. Nella misura in cui la persona è interessata, può comprendere tutto.

Ci sono persone che studiano con noi, diciamo, per dieci anni, e solo dopo dieci anni le cose all’improvviso si sistemano e cominciano a pensare e a percepire in modo diverso. Poi, dopo un po’ di anni si sistemano ancora. Sembra che ascoltino le stesse cose ma il canale della percezione si apre.
[218642]

Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa del 24/09/2017

Materiale correlato:
La saggezza della Kabbalah: la scienza del sistema di governo superiore
Due canali per percepire la realtà
L’intero universo proviene da una scintilla dell’energia superiore