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“…ti darò le tavole di pietra…”

Dalla Torah, (Esodo 24:12 – 24:14): “Indi il Signore disse a Mosè: ‘Sali a me al monte, e rimani ivi, e ti darò le tavole di pietra che ho scritto, e le leggi ed i precetti da insegnar loro.’

Mosè si mosse, con Giosuè suo domestico; e Mosè salì al monte di Dio.

Ed agli anziani disse: ‘Attendeteci qui, finché ritorniamo a voi. Aronne e Hhur rimangono presso di voi; chi ha qualche causa, si presenti ad essi’”.

Questo riguarda la separazione fra i vari livelli di governo. All’interno di una persona c’è la stessa separazione di quella che c’è nella società. Ci sono le persone comuni, i Leviti, i Cohen e Mosè dentro la persona. Tuttavia, solo il punto chiamato Mosè entra nel contatto superiore con il prossimo livello e allora l’ascesa inizia.

E’ scritto, “…e ti darò le tavole di pietra che ho scritto, e le leggi ed i precetti da insegnar loro.” Il punto chiamato Mosè viene incluso nel prossimo livello che inizia dal livello inanimato (Domem, il livello della pietra, che è chiamato Lev HaEven, il cuore di pietra) e si arrende alla forza superiore che incide i comandamenti su esso. Questo è il lavoro del Creatore.

Mosè è incapace di incidere sul suo cuore (al livello di Lev HaEven) le parole della Torah, ovvero, i comandamenti spirituali che rappresentano le dieci Sefirot, le più corrette e profonde. Dopo tutto, la base del prossimo livello è la correzione della persona nel suo livello egoistico più profondo.

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Dalla trasmissione di KabTV, “I Segreti del Libro Eterno”, 7/01/2013

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I kabbalisti provano il desiderio di vendetta?

Domanda: I kabbalisti hanno un innato senso di vendetta?

Risposta: No, nella saggezza della Kabbalah non si provano queste sensazioni. Tu esisti all’opposto del Creatore: “Non esiste nulla tranne Lui”. Lui ti pone di fronte certe sfide e tu devi interpretarle.

Inoltre, Lui lo fa in termini di influenze positive e negative e tutto questo al solo scopo di farti avanzare. Svolgere questi compiti ti dà tutto quello di cui hai bisogno. Perciò tu non puoi avere nessuna obiezione contro il Creatore.

Inizialmente queste sensazioni emergono ed in un numero abbastanza grande; accade quindi che lo studente si tormenti sul perchè ha fatto o non ha fatto qualcosa oppure sul perchè il Creatore abbia agito verso di lui in un certo modo, ecc.

Più tardi, tutto questo svanisce e si forma una chiara connessione con il Creatore: tutto ciò che accade viene da Lui e tutto per il mio stesso bene. Lui mi dirige costantemente. Persino quando mi sento completamente perso, Egli mi dirige in ogni secondo della mia esistenza nella direzione più giusta.

Tutti i sentimenti negativi che sperimentiamo sono lì perché noi dobbiamo guidarli contro il nostro egoismo.

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