Come reagisce alla sofferenza un kabbalista?
Domanda: In che misura un kabbalista riesce a reagire ai sentimenti come la sofferenza, il vuoto e la delusione?
Risposta: Il kabbalista è sensibile alla sofferenza fisica. Come tutti coloro che esistono in un corpo fisico, rimane di fatto un animale e continua a percepire tutto. In questo, non c’è differenza tra lui e le altre persone. Il suo atteggiamento nei confronti della fonte della sofferenza è un’altra cosa.
Egli giustifica completamente il Creatore perché comprende che questa sofferenza lo aiuterà a separarsi dall’egoismo. Pertanto, il kabbalista si relaziona alla malattia e alle altre avversità in un modo molto diverso.
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Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa del 3/09/2017
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