Una base comune per metodi diversi

Domanda: Esistono molti tipi di Kabbalah: la Kabbalah di Ramchal, la Kabbalah lurianica, la Kabbalah cristiana, il Chassidismo, la Kabbalah pratica, e così via.

Lei insegna la Kabbalah di Baal HaSulam. Alcuni sostengono che sia uno dei tanti metodi, ma lei lo presenta come quello principale.

Risposta: Personalmente non recrimino nulla a nessuno a proposito di questo argomento. Comprendo la natura umana e, quindi, ai miei occhi, anche il più grande oppositore della Kabbalah è nel posto giusto. Non ci sono discrepanze: tutto proviene dalla natura e dalla struttura dell’uomo e del genere umano. Questo per prima cosa.

In secondo luogo, ci sono molte vie per rivelare il Creatore che possono coesistere e procedere in parallelo.

Quando studiavo con il mio insegnante Rabash, siamo stati da molti kabbalisti e ho partecipato ai suoi incontri con loro. Ammetto che a quel tempo avevo una comprensione limitata di quello di cui parlavano e non potevo sapere se stavo con un kabbalista o no, non sapevo dire a quale livello fosse e quale metodo egli usasse per penetrare nel mondo superiore e raggiungere il Creatore.

Naturalmente esistono metodi diversi. Ma sono tutti finalizzati all’elevare le persone al di sopra del proprio egoismo. Ciò avviene sulla base di quanto è scritto nella Torah: tutti devono riunirsi in decine, nel modo che stabilì Mosè quando uscì dall’Egitto.

In altre parole, ribellarsi all’Egitto e attraversare il deserto, per mezzo di una fase specifica per ottenere la qualità di Bina, è possibile solo in gruppi in cui le persone si dividono in decine e dove viene creato un sistema di interconnessione fra loro. Questo viene descritto da tutti i kabbalisti. Non ci sono divergenze su questo.

La saggezza della Kabbalah si divide in due parti: lo studio teorico e la Kabbalah pratica.

Lo studio teorico dei testi è solitamente associato al termine “I kabbalisti di Gerusalemme”. Cioè, c’era un gruppo di kabbalisti a Gerusalemme che si impegnava solo nello studio individuale dei testi. Essi conoscevano i libri dell’Ari, Il Libro dello Zohar e altri, come il palmo della loro mano, letteralmente a memoria, ma nello stesso tempo non eseguivano alcun lavoro interiore. Essi non raggiunsero nessun traguardo.

Ritornando alla domanda sui diversi insegnamenti della Kabbalah, è di considerevole importanza il grande kabbalista del XVI°-XVII° secolo Baal Shem Tov. Egli si circondò di una trentina circa di giovani uomini, insegnò loro la Kabbalah e poi li mandò nell’Europa orientale.

Ciascuno di essi avviò la propria scuola di Kabbalah e praticamente non ci sono differenze fra loro. Sono tutte basate sullo stesso metodo del Baal Shem Tov. L’unica differenza sta nella spiegazione. E’ come quando, per esempio, all’università ci sono 20 insegnanti di fisica e ognuno di loro spiega la stessa materia in modo differente. Il significato è lo stesso, ma la presentazione è diversa.

Questo è stato fatto dai kabbalisti fino ad oggi, ma ciò non significa che essi spieghino cose diverse. L’unica questione è capire se si impegnano nel raggiungimento del Creatore. Come scrive Baal HaSulam, la Kabbalah è quel sistema per cui l’uomo può raggiungere il Creatore in questo mondo.

Domanda: Lei insegna solo secondo il metodo di Baal HaSulam?

Risposta: Io insegno secondo il metodo dell’Ari, cioè lungo la seguente linea di successione: “Il Libro dello Zohar” , l’Ari, Baal HaSulam e Rabash.

Domanda: Ma esistono anche altri metodi?

Risposta: No, sono tutti basati su Il Libro dello Zohar e sul metodo dell’Ari.

C’è stato un tempo, prima di arrivare da Rabash intorno al 1978, in cui frequentavo delle persone che seguivano il Ramak. C’erano diversi uomini anziani di circa settant’anni a Tel Aviv. Loro non avevano studenti, perciò penso che oggi non sia rimasto nessuno di quel gruppo.

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Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa del 10/09/2017

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