La connessione con il Creatore

Domanda: Come mai proviamo paura per i cambiamenti che ci accadono nella vita?

Risposta: La paura del cambiamento nella vita altro non è che un piccolo “animale” egoista che esiste e ha paura di uscire dalla sua tana. Tutto lì è buono per lui, o almeno, tutto gli è familiare. Così piccolo è già stanco di cattive notizie. Questa è la paura del cambiamento.

Per un kabbalista avviene invece il contrario. Quando chiudo gli occhi e penso che tutto arriva dal Creatore, non ho paura dei cambiamenti, qualsiasi essi siano. Sono connesso con il Creatore da cui tutto proviene e tutti i cambiamenti negativi sono a mio favore. Innalzandomi al di sopra di essi, mi metto persino in contatto più forte con Lui. In questo caso, amo e apprezzo i cambiamenti che mi arrivano.

Domanda: Quindi io, addirittura, voglio i cambiamenti?

Risposta: Certo. In quale altro modo posso io, un egoista, essere comunque connesso al Creatore se non attraverso le influenze negative? Io non mi avvicino mai a Lui a meno che non debba scappare da qualcosa di negativo.

Domanda: Quindi, il kabbalista percepisce tutti i cambiamenti, gli ostacoli ed i problemi come una sfida del Creatore?

Risposta: No. Sapendo che questo viene da Lui, non ho nulla di cui aver paura, a meno che, naturalmente, io non commetta azioni sconvenienti. Abbiamo solo bisogno di capire come e perché ci è permesso di agire in questo modo.

Poiché tutto, per principio, arriva dal Creatore, quale può essere il problema se una persona è soltanto e costantemente connessa con Lui? Questa è la nostra salvezza, il nostro benessere e il bello della nostra vita.

Essendo in connessione con Lui, ci si sentirà sempre in un mondo diverso, in uno stato diverso e in unione con la forza superiore. E, quindi, tutto ciò che apparirà davanti ai tuoi occhi, che ascolterai con le tue orecchie o che percepirai con gli altri sensi in questo mondo, inizierai a sentirlo come qualcosa di secondario, come un’immagine al di sopra della quale devi essere sempre connesso con Lui.

Dopo tutto, i sentimenti più grandi che si provano sono quelli nei quali ci troviamo in connessione con Lui. E l’immagine del nostro mondo diventa gradualmente nebbiosa ed irreale, fino a quando scompare del tutto, e rimane solo la connessione dell’uomo con il Creatore. Questo è uno stato eterno.

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Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa del 13/08/17

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