Dovremmo amare il nostro prossimo

Domanda: Il Creatore è amore. Quando sei arrivato dal tuo maestro, il Rabash, hai collegato in qualche maniera la Kabbalah all’amore?

Risposta: No. Prima di arrivare da Rabash, e all’inizio anche con lui, la Kabbalah, a mio avviso, veniva identificata esclusivamente come una scienza rigorosa che dovevo conoscere a fondo.

Domanda: Qual è stata la tua reazione quando hai sentito che è necessario amare il prossimo?

Risposta: Ho reagito come se si fosse accesa una lampadina nella mia testa: “Probabilmente questo è il modo in cui si manifesta.” Capii che queste erano parole terrene, molto limitate, molto superficiali e basate su qualità materiali, non spirituali. Spiegai a me stesso l’amore spirituale come un’aspirazione a qualcosa di elevato, l’opportunità di aderire a questo ideale.

Il principio di “Ama il prossimo tuo come te stesso” dovrebbe essere messo in pratica nella decina. Dobbiamo prenderlo così com’è, nella sua vera forma e metterlo in pratica fra noi. Allora saremo in grado di raggiungere questo obiettivo. Dobbiamo cercare di farlo al più presto possibile, prima che ogni tipo di sofferenza naturale ci costringa a muoverci in questo senso con un percorso lungo e doloroso.

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Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa dell’8/06/2017

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