Cosa impedisce la felicità?

Commento: Gli scienziati sono giunti alla conclusione che entro il 2050 il mondo dovrà affrontare dieci questioni importanti: la mutazione genetica umana, l’aumento della popolazione anziana, la desertificazione delle città, l’evoluzione delle reti sociali, nuove tensioni geopolitiche, la sicurezza dei trasporti, la riduzione delle risorse naturali, la colonizzazione di altri pianeti, l’espansione delle capacità intellettive e l’aumento dell’influenza dell’intelligenza artificiale. (BBC “10 Grand Challenges We’ll Face by 2050″ – Le 10 grandi sfide che affronteremo entro il 2050).

Risposta: Nulla di questo avverrà. L’evoluzione attuale ci sta portando ad un binario morto. Sembra che possiamo gestire tanti problemi, popolare altri pianeti e sviluppare deserti, qualsiasi cosa. Possiamo costruire, distruggere e illuderci a qualunque costo. Ma il nostro egoismo non ce lo permetterà.

Ci renderà la vita insopportabile e ci porterà a continue liti fra noi: nelle famiglie, tra figli, genitori, abitanti della stessa città, vicinato; non importa con chi e dove. Non saremo in grado di andare d’accordo l’uno con l’altro. E sarà una vita tremenda. L’egoismo ci condurrà in questo stato.

Nessuna invenzione ci aiuterà. Non ci offriranno nulla. Prima di tutto le useremo solo per sottomettere gli altri, per guadagnare un profitto e fare pressione su tutti. Già vediamo come si sviluppa la tecnologia e per cosa viene usata.

Allora vediamo cosa ci impedisce di essere felici!

La felicità non sta nello stabilirsi su altri pianeti, su quei corpi celesti inanimati, e non sta nei veicoli elettrici senza conducente, o nel vivere fino all’età di 200 anni. E’ già abbastanza duro vivere settanta o ottanta anni. Non c’è bisogno di vivere di più. Non è una questione di quanto uno debba vivere, ma di come uno viva! E comunque non possiamo sfuggire alla morte. Cercare di respingere la morte è un perseguimento umano senza senso.

Noi dobbiamo fare in modo di percepirci eterni, esistenti all’infinito mentre siamo ancora in vita in questo mondo. Questa è la soluzione alla questione. E non dovremmo cercare soluzioni ai problemi quotidiani con il nostro egoismo. L’egoismo rovinerà tutto comunque.

Non possiamo dire che oggi siamo più felici di quelli che vissero 50 anni fa. Essi non avevano gli aggeggi tecnologici con cui giochiamo oggi, ma non erano per questo più infelici.

Io vedo che secondo le statistiche attuali le persone sono meno felici, l’umanità è in una profonda depressione. Oggi tutti pensano a come e dove consumare marijuana o altre sostanze per “vedere che succede”. Perché uno dovrebbe vivere fino a 200 anni? Solo per spenderne 100 nell’illusione delle droghe?!

Noi dobbiamo creare una vita bella. E la si può raggiungere facilmente, attraverso delle buone relazioni tra noi. Altrimenti, ci aspetta l’Armageddon.

Sapete cos’è l’ Armageddon? In Israele c’è una piccola montagna (Har), chiamata Megido. Ci furono delle schermaglie circa duemila anni fa. Da questo deriva l’espressione figurativa “Armageddon”, la fine del mondo.

Infatti, non abbiamo bisogno di aspettare la fine del mondo. E’ possibile arrampicarci sulla vetta ora e guardare in basso. Non è una vetta alta, è una specie di monticello di circa 700, 800 metri. Facciamo in modo che la nostra vita sia tranquilla, bella e felice oggi, non tra 50 anni.

E, cosa più importante, con l’aiuto della scienza della Kabbalah possiamo iniziare a percepire la prossima vita, il mondo superiore, la transizione tra uno stato e l’altro, da una reincarnazione all’altra. Tutto questo è in nostro potere.

Vi auguro di scoprire lo stato eterno di crescita e soddisfazione.

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Dalla trasmissione di KabTV “Le Notizie con Michael Laitman”, 2/10/2017

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