Come avviene la percezione oggettiva del mondo?

Domanda: Secondo il metodo della saggezza della Kabbalah, io prendo dieci persone, organizzo relazioni con loro secondo certe leggi e attraverso queste relazioni comincio a percepire il mondo. Questo metodo non è soggettivo? Ad ogni modo, io percepirò tutto attraverso di loro, vedrò un altro mondo. E il mio amico vedrà qualcosa di diverso.

Risposta: Tu non hai altre possibilità per raggiungere il mondo superiore. Tuttavia, tu e i tuoi amici sentirete la stessa cosa perché ognuno di voi includerà in se stesso tutto il resto, l’intera decina.

Essendo nella decina, io rimango Malchut (M), e i miei nove amici rappresentano le prime nove Sefirot davanti alle quali io mi annullo. Io li includo tutti in me stesso e scopro che vedo tutto in loro.

 

Allo stesso tempo, io non mi prendo in considerazione. Faccio una restrizione (Tzimtzum) su me stesso.

Agisco solo attraverso gli amici e quindi percepisco il mondo oggettivamente, attraverso di loro. Io vedo il mondo spirituale, i gradi di conseguimento. L’unica cosa che viene rivelata a questi livelli di unione è il Creatore. Non c’è niente e nessun’altro.

Domanda: Significa che non ci sono le stelle, gli alberi e le città?

Risposta: No. Il kabbalista percepisce tutto questo nei suoi cinque organi sensoriali (corporei) animaleschi.

Se tu vuoi percepire correttamente la storia del mondo, devi immergerti nella tua decina e cercare costantemente una maggiore compressione in essa, cioè l’unione. In questa misura, inizierai a raggiungere i gradi di connessione e i tuoi passaggi di ascesa sulla scala della rivelazione dell’universo, della Luce.

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Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa del 16/07/17

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