L’immutabile sistema del mondo superiore

Domanda: Qual è la particolarità della metodologia dell’Ari rispetto a quella dei kabbalisti che sono vissuti prima di lui?

Risposta: La sistematicità. Niente di nuovo. Nessun kabbalista che arriva dopo può aggiungere qualcosa di nuovo al lavoro dei precedenti kabbalisti, se non quello di approfondire ulteriormente le conclusioni fatte nelle loro scoperte e fornire una descrizione sistematica più ampia di ciò che era invece stato descritto con poche frasi. Questo è tutto.

Domanda: Si può dire che è stato cambiato anche il linguaggio?

Risposta: Certo. Ad esempio, se prendiamo un testo di fisica scritto 200 anni fa e lo confrontiamo con un libro di testo corrente, naturalmente ci sarà una differenza fra loro. Ma, in linea di principio, l’essenza delle informazioni contenute al loro interno rimane la stessa.

Questo è il motivo per cui i grandi kabbalisti, pilastri che un tempo apparivano in diverse generazioni, aggiungevano in maniera significativa alle precedenti scoperte.

Domanda: I mezzi per raggiungere tali scoperte sono rimasti gli stessi?

Risposta: Sì, perché la struttura del mondo superiore non cambia.

Esistono due forze: la forza della dazione e la forza della ricezione. L’interazione tra queste due forze forma il sistema superiore e controlla il nostro mondo attraverso di esso. Questa è pura fisica, un semplice meccanismo di controllo del nostro mondo.

Questo è il motivo per cui i kabbalisti non possono rivelare nulla di nuovo, ma possono solo spiegare più nel dettaglio ciò che è stato precedentemente divulgato. Dopotutto, ciò che è stato raggiunto da Abrahamo, Mosè e dai kabbalisti del Primo e del Secondo Tempio, continua ad agire e ad essere scoperto oggi.

Non c’è nulla di nuovo nel mondo superiore. È un sistema stabile e costante. Solo che i kabbalisti, attraverso il loro conseguimento, aggiungono chiarimenti per la prossima generazione in modo che tutto sia più facile da capire. In questo modo, in ogni generazione, il linguaggio delle spiegazioni cambia per renderlo più comprensibile per quella generazione. Ecco perché Baal HaSulam (all’inizio del ventesimo secolo) e Rabash (alla fine del ventesimo secolo) sono i kabbalisti più vicini a noi.

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Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa del 23/07/2017

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