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“…io pongo oggi davanti a te la vita…”

Dalla Torah, (Deuteronomio 30:15 – 30:16): “Vedi, io pongo oggi davanti a te la vita e il bene, la morte e il male; poiché io oggi ti comando di amare il Signore tuo Dio, di camminare per le sue vie, di osservare i suoi comandi, le sue leggi e le sue norme, perché tu viva e ti moltiplichi e il Signore tuo Dio ti benedica nel paese che tu stai per entrare a prendere in possesso.”

Suona come un inno perché queste sono le uniche cose che stanno davanti ad una persona: una benedizione o una maledizione, un cammino del bene o un cammino del male. Tuttavia, in ogni caso, entrambi conducono allo stesso risultato.

Solo che il cammino del male è un cammino molto lungo fatto di sofferenze, guerre, grandi problemi, in seguito ai quali una persona comincia a rendersi conto e capire come avanzare. E’ un cammino terribile!

C’è anche il cammino del bene, quando una persona crea questo sistema, non importa in che modo. Così come i bambini che costruiscono città e case con i giocattoli, anche noi dobbiamo giocare gli uni con gli altri per costruire la corretta relazione e connessione fra noi attraverso le connessioni artificiali, “come se” ci amassimo e volessimo avvicinarci gli uni con gli altri.

Per questo dobbiamo agire “come se” il Creatore ci inviasse la forza, la conoscenza e le opportunità affinché nella connessione fra di noi Lo riveleremo e saremo in connessione con Lui.

Domanda: Perché si attribuisce tanta importanza ad un gioco?

Risposta: Perché il gioco è la base della vita per tutti. Anche gli atomi e le molecole giocano fra loro.

Il gioco è la base dell’esistenza perché lo sviluppo può avvenire solo se giochiamo nel nostro stato superiore, in un’ascesa. “Cosa sarò quando crescerò?”. Diciamo che ora comincio a guidare una macchinina a pedali o a giocare con un aeroplanino telecomandato. Mi sto sviluppando mentre gioco in questo stato. Pertanto, tutta la vita è un gioco.

Commento: E’ molto più facile nel livello materiale perché vedi un pilota e dici: “Voglio essere un pilota anche io”.

Risposta: Qui i kabbalisti ti spiegano a cosa devi giocare. Se li ascoltiamo cominceremo ad avanzare. Pertanto, cos’è la nostra vita? Un gioco!

Domanda: Perché il periodo di preparazione è così lungo?

Risposta: Questo non è un periodo di preparazione, ma un periodo di presa di coscienza durante il quale modelliamo i desideri dentro di noi. Il fatto è che se una volta ci sono voluti migliaia di anni e poi secoli per cambiare da uno stato ad un altro, adesso bastano anni o addirittura pochi giorni; e presto basteranno delle ore o anche dei minuti per cambiare qualitativamente i nostri stati. Il tempo si restringe.

Pertanto stiamo arrivando ad uno stato completamente diverso nel quale saremo gli interpreti ed i ricettori di tutto quello che accade.

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Dalla trasmissione di KabTV “I Segreti del Libro Eterno”, 18/01/2017

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“…lo nutrì con i prodotti della campagna…”

Dalla Torah, (Deuteronomio 32:13 – 32:14): “Lo fece montare sulle alture della terra e lo nutrì con i prodotti della campagna; gli fece succhiare miele dalla rupee olio dai ciottoli della roccia;crema di mucca e latte di pecora insieme con grasso di agnelli, arieti di Basan e capre, fior di farina di frumento e sangue di uva, che beveva spumeggiante.”

Qui è scritto di come le qualità della dazione e dell’amore debbano essere alimentate a spese di Malchut e Bina, ovvero, dal collegamento di queste due qualità nella persona. La qualità della terra, che nutre tutto, proviene dalla qualità di Malchut. Ma, d’altra parte, questo avviene grazie alla qualità di Bina, che si collega a Malchut. Inoltre, coinvolge tutte le precedenti qualità della natura: inanimato, vegetale e animato, che elevano l’anima umana.

L’anima immagazzina i livelli inanimato, vegetale e animato della natura stessa e in questo modo li collega in sé, aggiungendo a questi il collegamento con il Creatore. Altrimenti questi livelli non esisterebbero. Esistono solo perché l’uomo e l’umanità sono pre-programmati. Perciò, tutto si alimenta da questo.

Nota: Grazie a questo ha inizio il paradiso: “…e lo nutrì con i prodotti della campagna; gli fece succhiare miele dalla rupe…”

Risposta: In generale, i figli d’Israele mangiarono la manna.

Se non fosse stato per la Luce superiore e la manna che scese con essa, non avrebbero avuto nulla. Naturalmente uno può dire:”Ma loro raccoglievano qualcosa nel deserto; avevano mucche, pecore, agnelli. Non fecero nulla?” No, loro recitarono.

Il viaggio dei figli d’Israele nel deserto non fu in costante movimento. Essi si fermarono in vari posti per diversi anni. E poi si rimisero in cammino, guidati dal Creatore. In effetti, una persona può percorrere a piedi il tragitto fra l’Egitto e Gerusalemme in una settimana. E questa transizione durò invece quarant’anni?! La ragione per questo è che si fermarono in diversi luoghi per anni. Cioè, non si tratta di allegorie, ma del metodo giusto nella saggezza della Kabbalah. Tutte le transizioni rappresentano elevazioni da un livello all’altro. E ad ogni nuovo livello si aggiungeva più egoismo. Questo significa che essi viaggiarono per nuove distanze nel deserto. Con il superamento del loro egoismo, si sono moltiplicati, sviluppati, hanno moltiplicato il bestiame, ecc.

Dall’alto ricevettero la manna, cioè la forza superiore di Bina, che con il suo aiuto, doveva allo stesso tempo essere usata per estrarre dall’inanimato, dal vegetale e dall’animale della natura le qualità che sarebbero diventate simili al Creatore.

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Dalla trasmissione di KabTV “I Segreti del Libro Eterno”, 30/01/2017

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Il mondo ad un bivio – 2’ Parte

A partire dalla vera e propria prima frammentazione, il cosiddetto peccato di Adamo “il primo uomo”, che era stata pianificata in anticipo, l’umanità cominciò gradualmente a realizzare che la ragione di tutti i propri guai era causata dalla separazione provocata dall’egoismo umano.

Benché l’egoismo fosse relativamente piccolo a quei tempi, ci volle ancora molto tempo prima dell’arrivo di Abrahamo, prima che le persone cominciassero ad unirsi per superare la crisi che ebbe luogo nell’Antica Babilonia.

L’ego frammentato che aveva diviso le persone, mostrò loro quanto distruttiva fosse la separazione e che non ci fosse altra soluzione che unirsi.

Dopo che Abrahamo ebbe rivelato a tutti che l’unione è il percorso della correzione ed ebbe cominciato a spiegarlo a chi voleva ascoltarlo, quelli che lo capirono formarono un gruppo, che fu successivamente chiamato il popolo di Israele, che significa “Diretti al Creatore”, o Yashar El. Questo gruppo si attenne all’unione come unico mezzo per raggiungere la salvezza per l’intero genere umano e, in generale, per tutta la creazione.

Ci volle molto tempo, dal primo uomo Adamo sino ad Abrahamo, prima che l’umanità fosse pronta per imparare che l’unione è la sola salvezza. All’inizio, la connessione era naturale e tutte le persone vivano insieme come una sola cosa. Ma successivamente la separazione cominciò ad espandersi ed essi cominciarono a sentire quanto fosse distruttiva.

Furono capaci di paragonare quanto fosse meglio vivere con la connessione naturale che esisteva fra loro, mentre l’egoismo era ancora relativamente piccolo, piuttosto che sotto l’influenza di un grande livello di egoismo che portò a tanti problemi come la separazione ed i litigi. Finì tutto in rovina. Quindi, si accordarono per lavorare per l’unione dato che “L’amore copre tutti i crimini”.

Tuttavia, occorre fare chiarezza sul fatto che i crimini che venivano commessi erano piccoli e pure l’egoismo era piccolo, così per loro non era difficile unirsi come lo è oggi. Ma a quel tempo, già compresero che ci sono due strade verso l’unione finale che l’umanità deve alla fine raggiungere.

Dopo tutto, questo è lo scopo della creazione, prestabilito nel progetto originale. Ma puoi arrivarci in due modi: tramite la Luce o tramite la sofferenza. Erano riusciti a capirlo già allora e cominciarono a sviluppare il metodo di Abrahamo.

E’ chiaro a tutti che l’egoismo rovina le nostre vite e che dobbiamo fare qualcosa per porvi rimedio. Ogni nazione ha il proprio metodo. Ci sono metodi per ridurre l’egoismo attraverso un’educazione speciale così come tutti i tipi di pratiche orientali come il Confucianesimo e le tradizioni basate sulla moralità. Anche le religioni spingono l’uomo ad essere umile e calmo e cercano di domare l’egoismo promettendogli paradiso o inferno.

Tutti questi metodi funzionarono per un po’ però, alla fine, le persone iniziarono ad abbandonare la religione. L’egoismo cresce così velocemente che la moralità e la religione non sono più capaci di contenerlo. E il metodo di Abrahamo è un metodo generale per correggere l’egoismo, diretto non alla sua distruzione ma al suo corretto uso. Questo metodo appartiene a tutti, come disse Abrahamo “Chi è per il Creatore, venga da me!”

Ovvero, dobbiamo unirci e, dentro a questa connessione, riveleremo la forza superiore che ci sosterrà e ci guiderà avanti, riportandoci allo scopo della creazione ed ai suoi fondamenti. Questo è un metodo molto speciale che può essere realizzato solo se le persone sono pronte. E, alla fine del nostro sviluppo, tutti saranno pronti per questo.

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Dalla prima parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 21/8/2017, Lezione sull’argomento: “L’Europa ad un bivio”

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Qualche mese fa, quando cominciai i preparativi per il congresso europeo, sembrava che il problema più urgente fosse l’unione dell’Europa ed il nostro bisogno di lavorare a questo. Dopo tutto, gli europei ancora non capiscono perché tutti i loro tentativi di creare un’Europa unita falliscano.

Prima di tutto, dobbiamo preparare la società e costruire una piattaforma comune tra tutti i paesi europei. Solo allora potremo cominciare a parlare di unire l’Europa in modo che questa possa essere un’unione di cuori e non di banche. Un’unione può esistere solo se basata sulle buone relazioni fra le persone, perché stiamo parlando di una società umana.

Tuttavia, sono passati alcuni mesi da quando la situazione si è significativamente deteriorata; problemi nuovi e più urgenti sono emersi recentemente. Non è più sufficiente parlare dell’unione dell’Europa; è necessario unire l’intero mondo. Questo problema oggi è cruciale.

Sta diventando sempre più evidente ogni giorno: lo sviluppo del mondo sta accelerando rapidamente. Questo sviluppo è inevitabile ma può andare in due direzioni: il percorso della Luce o quello del corso naturale dell’evoluzione, che è la sofferenza. E dipende da noi, dalla gente, quale percorso scegliamo. In ogni caso, dobbiamo sottoporci a questo sviluppo di “grandezza assoluta” sia che ci spostiamo verso un abisso oppure verso una vita bellissima.

Questi due percorsi stanno davanti a noi. Il percorso dello sviluppo naturale è un percorso di separazione che ci condanna a colpi, sofferenze, infelicità e persino guerre mondiali. E tutto questo arriva solo per obbligarci alla fine a passare al percorso della Luce o, almeno, a stare nella linea di mezzo tra queste due vie.

Il percorso della Luce è il percorso dell’unione, che è lo scopo finale del nostro intero sviluppo. Dobbiamo riunirci tutti come una persona dentro ad un sistema: Adam HaRishon. E se desideriamo correttamente questo scopo insieme e con la nostra volontà, il mondo andrà avanti in un buon modo. Se no, il mondo avanzerà attraverso i colpi. Noi scegliamo una di queste due vie.

In aggiunta, di recente è apparso un altro sviluppo negativo: i nazisti sono riemersi negli Stati Uniti. Non si tratta di una semplice casualità poiché sono sempre esistiti; tuttavia, se ne stavano calmi in disparte ed avevano paura a farsi sentire. Ma oggi, hanno smesso di nascondersi.

Possiamo parlare all’infinito sia delle motivazioni interiori che di quelle esteriori che hanno portato il neo-Nazismo ad alzare la testa negli Stati Uniti, ma, di fatto, le ragioni non sono importanti, perché il Nazismo è un fenomeno naturale.

Come scrissero Marx e Baal HaSulam, il Nazismo è lo stadio successivo del Socialismo. Se il Socialismo non segue il percorso del tipo corretto di unione, allora degenera in Nazismo, ovvero, il tipo sbagliato di unione della società.

In sostanza, questa è tutta la differenza fra il percorso della sofferenza ed il percorso della Luce. C’è evidenza che i nazi-fascisti sperassero che in futuro gli USA diventassero una nazione nazista, uniti da una idea nazional-socialista.

Questa tendenza continuerà a svilupparsi ulteriormente con l’aiuto degli ebrei americani, così come accadde in Germania all’inizio dell’ascesa dei nazisti al potere. Per cui, è necessario fare tutto il possibile per evitare il ripetersi degli errori amari del passato, che si stanno già delineando all’orizzonte.

La storia si ripete e non solo l’Europa si trova ad un bivio oggi, ma l’intero mondo. Speriamo di essere capaci di deviare dal percorso della sofferenza al percorso buono della Luce.

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Dalla prima parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 21/8/2017, Lezione sull’argomento: “L’Europa ad un bivio”

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Il cammino verso la correzione finale

Domanda: Dobbiamo abituarci all’idea di dare egoisticamente così che, ad un certo punto, la quantità si tradurrà in qualità?

Risposta: Innanzitutto la correzione non si realizza nella massa generale dell’umanità ma, piuttosto, in un piccolo gruppo, in una decina, nella quale dieci persone si riuniscono e fanno un patto in base al quale esse “vogliono diventare simili al Creatore”. Nessuno può raggiungere questo da sé ma solo quando tutti iniziano a praticare la dazione reciproca verso gli altri.

Decidiamo fra noi di sostenerci a vicenda, di essere di esempio gli uni per gli altri, di annullarci innanzi agli altri e di dimostrare l’importanza della meta nell’unione fra noi. In questo modo noi creiamo una struttura in miniatura che rispecchia l’umanità, corretta nella sua interezza, ma su una piccolissima scala di non più e non meno di dieci. In base alla Kabbalah questo è il modo ottimale per raggiungere la correzione.

Gradualmente iniziamo a sentire stati speciali fra noi, scopriamo i mondi superiori e riveliamo il Creatore che esiste fra noi e le forze che ci connettono agli altri.

Iniziamo a capire quali tipi di forze esistono, quali fra noi sono chiamate “angeli” e a quali ci si riferisce come “animali sacri” ecc. Iniziamo a percepire le forze superiori, cioè le qualità di amore e dazione. E, cosa più importante, una forza speciale affiora all’interno di queste rivelazioni, una qualità speciale chiamata Creatore, la fonte di tutto ciò che esiste, che comprende l’intero universo e ci viene rivelata come risultato delle nostre azioni.

Il risultato del nostro lavoro sarà la sensazione che siamo pronti ad inglobare tutta l’umanità ed anche tutto il mondo dentro di noi. Perché se creiamo una decina completa, allora il nostro lavoro all’interno di essa sarà sufficiente affinché l’intera umanità sia inclusa in noi automaticamente.

Ed allora inizieremo a sentirci completamente corretti e simili al Creatore, che si trova con noi dentro il nostro piccolo cerchio.

L’umanità nel suo complesso non sente questo perché non corregge le sue qualità da ricezione a dazione o da egoismo ad altruismo, ma noi lo facciamo. Tuttavia la correzione finale comporta che noi divulghiamo immediatamente il metodo man mano che ciascuna soglia di correzione viene raggiunta. Questo è lo scopo del nostro lavoro.

Quindi nella stessa misura in cui io voglio avvicinarmi al Creatore, allo stesso modo devo uscire dai limiti della mia decina e divulgare il metodo a tutti gli altri. Proprio in questo modo mi avvicino al Creatore e Lo rivelo sempre più chiaramente.

Questo è simile ad un’immagine olografica, nella quale riesco a sentire il Creatore ad un livello molto basso, in un piccolo punto (di colore rosso nel diagramma), come se guardassi il mondo senza occhiali e vedessi tutto piuttosto sfuocato.

Se aggiungo altri piccoli punti a questa parte, allora l’immagine sarà sempre più nitida, più completa e con tutti i dettagli. Quindi non vi è effettivamente alcuna differenza se rivelo il Creatore nella mia decina oppure in un gruppo più grande.

Tutto dipende dal proposito; quando esco in un ambiente più ampio ed attiro altre persone alla mia decina, allora, insieme, iniziamo a rivelare il Creatore con maggiore chiarezza e precisione e con una maggiore comprensione ed una sensazione più ampia.

Per questo motivo è proprio la struttura del sistema che richiede che noi divulghiamo. Nella misura in cui io divulgo, io conseguo di più anche il Creatore e mi innalzo al Suo livello, fino a raggiungere la massima capacità ed a riempire completamente tutta l’umanità, facendo passare la Luce superiore attraverso di me, in essa. In questo modo sarò in uguaglianza col Creatore e raggiungerò la correzione finale della mia anima.

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Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa del 2/04/2017

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“Tu non passerai questo Giordano”

Midrash Raba, capitolo VaYelech: Ecco la voce celestiale rivelata a Mosè il giorno della sua morte: “Hai solo un giorno di vita”. Ascoltando queste parole, Mosè andò dall’accampamento dei leviti (dove c’era la sua tenda) sino all’accampamento degli israeliti a congedarsi dagli ebrei ed a calmarli, perché erano allarmati per la sua morte imminente.

Dalla Torah, (Deuteronomio 31:01 – 31:02): “Mosè andò e rivolse ancora queste parole a tutto Israele. Disse loro: «Io oggi ho centoventi anni; non posso più andare e venire; inoltre il Signore mi ha detto: ‘Tu non passerai questo Giordano’»”

Per il raggiungimento del mondo spirituale ci sono 125 gradini. Mosè ne superò 120; per questo si dice che visse 120 anni.

Mosè è un esempio del livello più elevato che l’anima può raggiungere prima della propria correzione finale. Ci sono ancora cinque livelli in più che saranno corretti solo dopo che assolutamente tutte le anime esistenti nel nostro mondo saranno portate al grado di Mosè. Così, persino l’ultimo grado sarà completato, le ultime cinque parti.

È scritto: “Hai solo un giorno di vita”. Questo mette fine alla correzione personale di Mosè; non può avanzare di più. Dopo questo, ci sarà la correzione assoluta di tutto Israele e, in seguito, il mondo intero aspirerà al Creatore. Questo succederà alla fine dei giorni.

Domanda: Mosè disse: “Il Signore mi ha detto, ‘Tu non passerai questo Giordano’”; c’era una certa amarezza in lui?

Risposta: In effetti, come poteva accadere questo? Il resto del popolo poteva attraversare il Giordano e Mosè no? Lui era al di sopra di tutti gli altri! E non fu onorato con l’entrare nella terra di Israele; le donne, gli anziani ed i bambini furono onorati! Mosè era la più alta qualità dell’organismo comune chiamato “il popolo”. Per questo doveva restare.

Il resto del popolo deve entrare nella terra di Israele e lavorare su se stesso: per costruire il Primo Tempio, andare in esilio, costruire il Secondo Tempio e andare in esilio ancora una volta. Essi devono spargere i loro desideri come scintille fra le nazioni, ovvero il loro enorme desiderio comune che è fatto di tutti i popoli. Per questo entrano lì.

Mosè resta al di là del Giordano perché le sue qualità non possono essere frammentate. Aspettate il momento in cui tutte le nazioni del mondo si riuniscano ed arrivino al livello 125, poi insieme a Mosè, arrivate al grado 125, che è il mondo dell’Infinito.

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Dalla trasmissione di KabTV “I Segreti del Libro Eterno”, 23/01/2017

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La decina – l’unico amore

Domanda: Il Creatore deve essere presente in tutte le mie relazioni? Come posso costruire i miei rapporti con le altre persone che non hanno un punto nel cuore attraverso il Creatore?

Risposta: Una persona deve costruire rapporti solo con quegli amici che fanno parte della sua decina e nessun altro. Nient’altro è richiesto.

Ci sono miliardi di persone nel mondo. Non ho bisogno di costruire rapporti con loro. Solo con la mia decina, questo amore è unico, ed è ciò che resta. Il resto verrà da sé. Comincerò poi a vedere come il mondo si riduce e si inserisce in esso.

Domanda: In una decina ci sono dieci persone, dieci corpi biologici?

Risposta: Sì, per ora sono dieci corpi biologici per me, ma più tardi smetterò di vederli in questo modo. Sentiremo un’interazione dei desideri tra noi, quelli più egoisti, meno egoisti, desideri a certi livelli, con certe intenzioni e così via. I corpi cominceranno a scomparire dalle nostre sensazioni e dalla nostra vista.

La quantità si trasformerà, da un certo numero di persone in desideri, e dai desideri in Sefirot. Ci saranno dieci Sefirot, un Partzuf.

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Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa del 11/06/2017

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“Egli è la roccia; perfetta è l’opera Sua”

Dalla Torah, (Deuteronomio 32:04): “Egli è la Roccia; perfetta è l’opera Sua; tutte le Sue vie sono giustizia; è un Dio verace e senza malizia; Egli è giusto e retto.”

Questo è ciò che Mosè ha passato al popolo e anche quello che viene raggiunto dai popoli che rivelano il Creatore.

Oggi coloro che vengono a studiare la Kabbalah raggiungono il Creatore allo stesso modo. La Torah è la stessa per tutti. In ogni caso, ognuno arriverà alla rivelazione del Creatore in questa vita o nelle future reincarnazioni e Lo raggiungerà esattamente in quel modo.

Egli è la Roccia” riguarda le fondamenta, che sono inimmaginabili e immutabili, il che significa che il movimento verso il Creatore avviene secondo leggi chiare e definite da Malchut a Keter.

“Egli è la Roccia; perfetta è l’opera sua;” significa che quelle cose che ci succedono, non importa ciò che ci sembrano al momento della correzione, perché gradualmente le giustificheremo, sino alla realizzazione della perfezione complessiva del Creatore in tutto ciò che abbiamo passato.

Tutto ciò che è successo a noi e che accadrà durante l’intera evoluzione dell’umanità, lo chiameremo finalmente “…perfetta è l’opera Sua;”.

È scritto che “tutte le Sue vie sono giustizia;”. Ciò significa che ognuno di noi e tutti insieme percorriamo certi percorsi, vaghiamo tutto il tempo, facciamo sforzi e raggiungiamo finalmente lo stato in cui vediamo che il Creatore in ogni punto del nostro sviluppo ha avuto solo un fine: portarci allo stato della perfezione.

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Dalla trasmissione di KabTV “I Segreti del Libro Eterno”, 30/01/2017

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“Stilli come pioggia la mia dottrina”

Dalla Torah, (Deuteronomio 32:02): “Stilli come pioggia la mia dottrina, scenda come rugiada il mio dire; come scroscio sull’erba del prato, come spruzzo sugli steli di grano.”

La pioggia scorre dall’alto verso il basso e la rugiada sale dal basso verso l’alto; in altre parole, la Luce Diretta (Ohr Yashar) e la Luce Riflessa (Ohr Hozer) agiscono in modo che il cielo e la terra (la qualità della ricezione e la qualità della dazione) si uniscano e portino frutti.

I frutti sono la fase successiva; il livello vegetale inizia a manifestarsi dopo quello inanimato.

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Dalla trasmissione di KabTV “I Segreti del Libro Eterno”, 30/01/2017

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Un amore da favola

Domanda: Giocare a dimostrarsi amore è un metodo efficace solo in un gruppo di kabbalisti, oppure può essere utilizzato in qualsiasi gruppo che lavora insieme, in una famiglia o in qualsiasi altro luogo?

Risposta: Non so che cosa si faccia nei gruppi di lavoro. In un gruppo di kabbalisti, è necessario giocare a dimostrare l’amore per attirare la Luce circostante. Noi qui usiamo il metodo dell’induzione perché stiamo lavorando con forze della natura molto potenti.

Quando intenzionalmente mi sforzo per comportarmi amorevolmente con gli amici e loro fanno lo stesso con me, noi attiriamo verso di noi la forza superiore della natura, e allora questa forza comincia a costruire in noi questo tipo di atteggiamento e di interazioni.

Se vogliamo essere gentili l’uno con l’altro, allora dobbiamo agire come se fossimo sempre gentili, anche quando capiamo bene che, in realtà, non siamo affatto così. Ma sappiamo anche che mentre stiamo facendo questo, la Luce superiore ci corregge.

Domanda: È per questo che, ad esempio, quando fai un regalo ad un amico, devi dirlo a tutti e non nasconderlo?

Risposta: Naturalmente. Tutti devono saperlo. Stai dando un esempio positivo e pubblicizzi l’amore verso il mondo.

Tu devi fare doni e dimostrare l’amore agli altri in tutti i modi possibili. Ecco perché quando io do qualcosa, devo dirlo a tutti! Non è necessaria nessuna falsa modestia! Tutte queste sono comunque menzogne e non ti porteranno da nessuna parte. Lascia che avvenga il contrario, e lascia che le persone parlino di quale tipo di regali vogliono donarsi a vicenda.

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Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa del 11/06/2017

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