“…io pongo oggi davanti a te la vita…”

Dalla Torah, (Deuteronomio 30:15 – 30:16): “Vedi, io pongo oggi davanti a te la vita e il bene, la morte e il male; poiché io oggi ti comando di amare il Signore tuo Dio, di camminare per le sue vie, di osservare i suoi comandi, le sue leggi e le sue norme, perché tu viva e ti moltiplichi e il Signore tuo Dio ti benedica nel paese che tu stai per entrare a prendere in possesso.”

Suona come un inno perché queste sono le uniche cose che stanno davanti ad una persona: una benedizione o una maledizione, un cammino del bene o un cammino del male. Tuttavia, in ogni caso, entrambi conducono allo stesso risultato.

Solo che il cammino del male è un cammino molto lungo fatto di sofferenze, guerre, grandi problemi, in seguito ai quali una persona comincia a rendersi conto e capire come avanzare. E’ un cammino terribile!

C’è anche il cammino del bene, quando una persona crea questo sistema, non importa in che modo. Così come i bambini che costruiscono città e case con i giocattoli, anche noi dobbiamo giocare gli uni con gli altri per costruire la corretta relazione e connessione fra noi attraverso le connessioni artificiali, “come se” ci amassimo e volessimo avvicinarci gli uni con gli altri.

Per questo dobbiamo agire “come se” il Creatore ci inviasse la forza, la conoscenza e le opportunità affinché nella connessione fra di noi Lo riveleremo e saremo in connessione con Lui.

Domanda: Perché si attribuisce tanta importanza ad un gioco?

Risposta: Perché il gioco è la base della vita per tutti. Anche gli atomi e le molecole giocano fra loro.

Il gioco è la base dell’esistenza perché lo sviluppo può avvenire solo se giochiamo nel nostro stato superiore, in un’ascesa. “Cosa sarò quando crescerò?”. Diciamo che ora comincio a guidare una macchinina a pedali o a giocare con un aeroplanino telecomandato. Mi sto sviluppando mentre gioco in questo stato. Pertanto, tutta la vita è un gioco.

Commento: E’ molto più facile nel livello materiale perché vedi un pilota e dici: “Voglio essere un pilota anche io”.

Risposta: Qui i kabbalisti ti spiegano a cosa devi giocare. Se li ascoltiamo cominceremo ad avanzare. Pertanto, cos’è la nostra vita? Un gioco!

Domanda: Perché il periodo di preparazione è così lungo?

Risposta: Questo non è un periodo di preparazione, ma un periodo di presa di coscienza durante il quale modelliamo i desideri dentro di noi. Il fatto è che se una volta ci sono voluti migliaia di anni e poi secoli per cambiare da uno stato ad un altro, adesso bastano anni o addirittura pochi giorni; e presto basteranno delle ore o anche dei minuti per cambiare qualitativamente i nostri stati. Il tempo si restringe.

Pertanto stiamo arrivando ad uno stato completamente diverso nel quale saremo gli interpreti ed i ricettori di tutto quello che accade.

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Dalla trasmissione di KabTV “I Segreti del Libro Eterno”, 18/01/2017

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