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Il mondo ad un bivio – 2’ Parte

A partire dalla vera e propria prima frammentazione, il cosiddetto peccato di Adamo “il primo uomo”, che era stata pianificata in anticipo, l’umanità cominciò gradualmente a realizzare che la ragione di tutti i propri guai era causata dalla separazione provocata dall’egoismo umano.

Benché l’egoismo fosse relativamente piccolo a quei tempi, ci volle ancora molto tempo prima dell’arrivo di Abrahamo, prima che le persone cominciassero ad unirsi per superare la crisi che ebbe luogo nell’Antica Babilonia.

L’ego frammentato che aveva diviso le persone, mostrò loro quanto distruttiva fosse la separazione e che non ci fosse altra soluzione che unirsi.

Dopo che Abrahamo ebbe rivelato a tutti che l’unione è il percorso della correzione ed ebbe cominciato a spiegarlo a chi voleva ascoltarlo, quelli che lo capirono formarono un gruppo, che fu successivamente chiamato il popolo di Israele, che significa “Diretti al Creatore”, o Yashar El. Questo gruppo si attenne all’unione come unico mezzo per raggiungere la salvezza per l’intero genere umano e, in generale, per tutta la creazione.

Ci volle molto tempo, dal primo uomo Adamo sino ad Abrahamo, prima che l’umanità fosse pronta per imparare che l’unione è la sola salvezza. All’inizio, la connessione era naturale e tutte le persone vivano insieme come una sola cosa. Ma successivamente la separazione cominciò ad espandersi ed essi cominciarono a sentire quanto fosse distruttiva.

Furono capaci di paragonare quanto fosse meglio vivere con la connessione naturale che esisteva fra loro, mentre l’egoismo era ancora relativamente piccolo, piuttosto che sotto l’influenza di un grande livello di egoismo che portò a tanti problemi come la separazione ed i litigi. Finì tutto in rovina. Quindi, si accordarono per lavorare per l’unione dato che “L’amore copre tutti i crimini”.

Tuttavia, occorre fare chiarezza sul fatto che i crimini che venivano commessi erano piccoli e pure l’egoismo era piccolo, così per loro non era difficile unirsi come lo è oggi. Ma a quel tempo, già compresero che ci sono due strade verso l’unione finale che l’umanità deve alla fine raggiungere.

Dopo tutto, questo è lo scopo della creazione, prestabilito nel progetto originale. Ma puoi arrivarci in due modi: tramite la Luce o tramite la sofferenza. Erano riusciti a capirlo già allora e cominciarono a sviluppare il metodo di Abrahamo.

E’ chiaro a tutti che l’egoismo rovina le nostre vite e che dobbiamo fare qualcosa per porvi rimedio. Ogni nazione ha il proprio metodo. Ci sono metodi per ridurre l’egoismo attraverso un’educazione speciale così come tutti i tipi di pratiche orientali come il Confucianesimo e le tradizioni basate sulla moralità. Anche le religioni spingono l’uomo ad essere umile e calmo e cercano di domare l’egoismo promettendogli paradiso o inferno.

Tutti questi metodi funzionarono per un po’ però, alla fine, le persone iniziarono ad abbandonare la religione. L’egoismo cresce così velocemente che la moralità e la religione non sono più capaci di contenerlo. E il metodo di Abrahamo è un metodo generale per correggere l’egoismo, diretto non alla sua distruzione ma al suo corretto uso. Questo metodo appartiene a tutti, come disse Abrahamo “Chi è per il Creatore, venga da me!”

Ovvero, dobbiamo unirci e, dentro a questa connessione, riveleremo la forza superiore che ci sosterrà e ci guiderà avanti, riportandoci allo scopo della creazione ed ai suoi fondamenti. Questo è un metodo molto speciale che può essere realizzato solo se le persone sono pronte. E, alla fine del nostro sviluppo, tutti saranno pronti per questo.

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Dalla prima parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 21/8/2017, Lezione sull’argomento: “L’Europa ad un bivio”

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