“Egli è la roccia; perfetta è l’opera Sua”

Dalla Torah, (Deuteronomio 32:04): “Egli è la Roccia; perfetta è l’opera Sua; tutte le Sue vie sono giustizia; è un Dio verace e senza malizia; Egli è giusto e retto.”

Questo è ciò che Mosè ha passato al popolo e anche quello che viene raggiunto dai popoli che rivelano il Creatore.

Oggi coloro che vengono a studiare la Kabbalah raggiungono il Creatore allo stesso modo. La Torah è la stessa per tutti. In ogni caso, ognuno arriverà alla rivelazione del Creatore in questa vita o nelle future reincarnazioni e Lo raggiungerà esattamente in quel modo.

Egli è la Roccia” riguarda le fondamenta, che sono inimmaginabili e immutabili, il che significa che il movimento verso il Creatore avviene secondo leggi chiare e definite da Malchut a Keter.

“Egli è la Roccia; perfetta è l’opera sua;” significa che quelle cose che ci succedono, non importa ciò che ci sembrano al momento della correzione, perché gradualmente le giustificheremo, sino alla realizzazione della perfezione complessiva del Creatore in tutto ciò che abbiamo passato.

Tutto ciò che è successo a noi e che accadrà durante l’intera evoluzione dell’umanità, lo chiameremo finalmente “…perfetta è l’opera Sua;”.

È scritto che “tutte le Sue vie sono giustizia;”. Ciò significa che ognuno di noi e tutti insieme percorriamo certi percorsi, vaghiamo tutto il tempo, facciamo sforzi e raggiungiamo finalmente lo stato in cui vediamo che il Creatore in ogni punto del nostro sviluppo ha avuto solo un fine: portarci allo stato della perfezione.

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Dalla trasmissione di KabTV “I Segreti del Libro Eterno”, 30/01/2017

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