Non c’è divisione nella spiritualità

Dalla Torah, (Deuteronomio 29:28): “Le cose occulte appartengono al Signore nostro Dio, ma le cose rivelate sono per noi e per i nostri figli, sempre, perché pratichiamo tutte le parole di questa legge.”

Questa non è una corretta traduzione della Torah, perché in realtà significa che ciò che è nascosto è per il Creatore, mentre il rivelato, fino al terzo o al quarto grado, è per noi.

Perché se noi lo riveliamo da soli, allora accadrà per tutto il sistema delle dieci Sefirot o fino al terzo o al quarto grado, che è verso i Kelim (vasi) della dazione: Galgalta ve Eynaim o addirittura l’AHP.

Ciò che viene rivelato dal Creatore ci è rivelato dai nostri sforzi. D’altra parte, noi sperimentiamo i fallimenti. Se non lavoriamo correttamente, lasciamo una traccia, dietro di noi, sino al terzo e al quarto grado. Si dice chiaramente: “Le colpe dei padri ricadranno sui figli fino alla terza e alla quarta generazione”.

Domanda: Ne deriva che il mio prossimo livello spirituale è compromesso?

Risposta: Il tuo livello successivo dipende da te. Tuttavia, se è compromesso, si estende su tutto il percorso e tu devi ricostruirlo nuovamente. È impossibile che solo una parte di esso venga danneggiata. Come si dice: “Non c’è divisione nella spiritualità”

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Dalla trasmissione di KabTV “I Segreti del Libro Eterno”, 11/1/17

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