La realizzazione spirituale dei desideri

Dalla Torah, (Deuteronomio 27:22): “Maledetto chi si unisce con la propria sorella, figlia di suo padre o figlia di sua madre! Tutto il popolo dirà: Amen.”

Tutte le leggi della Torah si riferiscono, in primo luogo, allo stato spirituale di una persona; dopo tutto, la cosa più importante è correggere l’anima.

Queste leggi esistono anche nel nostro mondo, ma solo come riflesso delle leggi superiori della natura. Pertanto, noi parliamo solo della loro realizzazione spirituale e, in nessun caso, di quella terrena.

I kabbalisti sono impegnati nella realizzazione spirituale e le persone religiose sono impegnate solo in quella terrena. I kabbalisti e i religiosi non sono d’accordo in questo senso perché i religiosi sono impegnati nella realizzazione fisica delle leggi della Torah e non nella loro realizzazione spirituale.

Domanda: È’ scritto: “Maledetto chi si unisce con la propria sorella”. Che cosa significa “sorella” dal punto di vista spirituale?

Risposta: Una persona ha molti desideri che non può correggere in modo diretto poiché non dispone di uno schermo appropriato. Deve creare un sistema per questo e, con il suo aiuto, correggere i suoi desideri attraverso i sottosistemi che si formano in lei.

Cioè la persona non può direttamente influenzare i propri desideri, che sono chiamati i suoi vari parenti come la sorella, la figlia di sua madre, la suocera e così via.

Questi desideri vengono corretti e sono rappresentati dai nostri parenti, in particolare da coloro che sono più vicini a noi; i parenti sono sottosistemi in relazione a una persona.

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Dalla trasmissione di KabTV “I Segreti del Libro Eterno”, 23/11/2016

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