Chi ha scritto il copione del film sul nostro destino?

Domanda: Se l’intero destino di una persona è predeterminato, allora in che modo è stato scritto il copione di questo film? Chi è il regista che lo dirige?

Risposta: Questo copione viene messo in scena grazie alla potenza di una sola forza chiamata “natura” o “Creatore“, la forza superiore.

È una forza positiva e benevolente, all’interno della quale, come in un campo di forza, esiste un desiderio. Il desiderio si chiama “creatura”, perché non esisteva prima di essere stata creata da questa forza positiva, il Creatore.

Il Creatore, come forza benevolente, sviluppa il desiderio, collocandolo sotto il “compressore dell’evoluzione” che lo obbliga a progredire. La forza dell’evoluzione ci spinge da dietro con il dolore e la sofferenza, oppure da davanti con il piacere. Dopo tutto, la materia che compone la creatura è un desiderio di ricevere il piacere, di ricevere il riempimento.

A causa di questo, il desiderio si sviluppa continuamente verso una maggiore e più complessa forma. In altre parole, all’interno di questo desiderio, che fino ad ora ha sentito solo il piacere o il dolore in risposta alle esperienze della vita, viene aggiunto un altro componente: il cervello, la memoria, sviluppatasi in seguito alle esperienze traumatiche della vita.

L’intero percorso dell’esperienza dello sviluppo, forma all’interno della creatura un programma interno: la memoria degli stati e delle condizioni passate, che portano a sensazioni positive o negative nel desiderio di ricevere. Tutte le situazioni passate rimangono registrate all’interno del desiderio come memoria del piacere e del dolore, e si accumulano anche nel cervello come esperienze passate.

In ultima analisi, questo desiderio è in grado di fare previsioni, costruire piani futuri, pianificare in anticipo cosa scegliere e cosa evitare. Tutto questo si basa sulle esperienze precedenti.

Una persona può anche imparare dall’esperienza dell’ambiente: dall’inanimato, dal vegetale, dall’animale e dalle altre persone. È così che avanza. Ma, indipendentemente dalla complessità di questo programma, all’interno di esso non ci sono elementi accidentali che non possono essere previsti in anticipo. Se noi conoscessimo tutta la natura, tutte le forze che lavorano al suo interno, allora saremmo in grado di sapere tutto con largo anticipo, di misurare con precisione, di capire e di osservare quegli eventi che si riveleranno in questo particolare modo, che è l’unico possibile.

È come se, costruendo una macchina o un programma per computer, sapessimo esattamente come deve operare al meglio delle sue possibilità. Una persona è fatta esattamente così, tutta l’umanità è fatta così: non c’è niente di sorprendente in questo. Il problema è solo nella nostra ignoranza; ma questo non significa che ci sono alcuni difetti sconosciuti nel sistema. Se esistono delle incognite, esistono solo per noi.

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Dalla trasmissione di KabTV “New Life #888” 25/07/17

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