Il Creatore e la creatura: la Luce e il desiderio

Nel mondo spirituale non ci sono né il tempo, né lo spazio e neppure il movimento. Lì le definizioni e gli stati caratteristici del nostro mondo sono irrilevanti.

Il mondo spirituale consiste di soli due componenti: la Luce e la materia (il desiderio). Non possiamo dire nulla riguardo la Luce; è in uno stato di riposo assoluto perché non muta e non ha alcun desiderio eccetto quello di riempire la creatura, che riceve solo quanto le è necessario. E perciò non abbiamo niente da dire riguardo alla Luce; è pronta per qualsiasi cosa, aperta alla creazione.

Nella Luce non c’è nient’altro che il desiderio di dare in modo permanente alla creatura.

La Luce è pronta per questo e la creatura deve raggiungere l’equivalenza della forma con la Luce per avvicinarsi e riceverla. La creatura viene sottoposta a diversi stati poiché si verificano grandi cambiamenti nel desiderio e nelle intenzioni, e questi sono la sua essenza.

Nel primo stadio, la creatura vuole ricevere tutto dalla Luce. Poi scopre che non può continuare così e decide di dare alla Luce poiché si sente distante e opposta ad essa quando riceve soltanto, il che le dà la sensazione della vergogna.

Ma cosa può dare per assomigliare alla Luce? Niente. Pertanto, limita se stessa nella ricezione, questa è chiamata la prima restrizione.

Ora la creatura può utilizzare il fatto che la Luce vuole riempirla nella misura in cui lei può pensare alla dazione verso la Luce. Nella misura in cui la creatura è in dazione verso la Luce (P1), la Luce la riempie, e anche se la Luce c’è già da prima, essa diventa dipendente dalla creatura (P2).

 

Nello stato P1, c’è l’intenzione della creatura che effettivamente determina tutto.

Nella misura in cui la creatura può assomigliare alla Luce attraverso l’intenzione di dare alla Luce, la Luce può riempirla e si costruisce una forma speciale di vicinanza fra loro chiamata “adesione”.

Questo è lo stato che dovrebbe essere raggiunto. Questo è tutto. La creatura deve trasformare completamente la propria intenzione, così che il Creatore la riempirà con la Luce, ma solo nella misura in cui il piacerà tornerà a Lui. Lei dipende dal Creatore e si dona a Lui con allegria: Lui vuole riempirmi e io voglio essere riempita da Lui, e tengo conto solo di ciò che porta piacere al Creatore: così che Egli mi riempie.

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Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa del 19/03/17

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