L’Ari – Il punto di svolta dall’oscurità alla luce

Ari, “L’Albero della Vita”:
Sappi che, prima che le emanazioni fossero emanate e le creature create, la semplice Luce Superiore colmava tutta l’esistenza…..

Lo scopo della creazione è di portare le creature alla rivelazione del Creatore, all’adesione con Lui per raggiungere il Suo livello. L’intero sviluppo dell’essere umano in questo mondo, per migliaia di anni, è stato rivolto solo alla realizzazione di questo scopo.

Ci sono state molte persone che, nel corso della storia dell’umanità, cominciando da Adamo il primo uomo, Adam HaRishon, sono state in grado di uscire dal livello animale per arrivare a quello umano. Queste persone sono chiamate kabbalisti, e nel corso di tutte le generazioni hanno continuato ad aiutare tutti coloro che desideravano arrivare alla realizzazione della forza superiore, per entrare nel livello spirituale.

Tutta la nostra vita in questo mondo, all’interno del nostro desiderio egoistico, è strutturata in modo da farci uscire da esso, per elevarci al livello della dazione, verso una più alta esistenza: eterna ed infinita.

Quindi noi dobbiamo ringraziare tutti coloro che, avendo raggiunto il Creatore da soli, hanno messo in atto tutti i loro sforzi per sviluppare la scienza della Kabbalah, aiutando chiunque lo desiderasse, a raggiungere lo stesso livello e ad attraversare gli stessi stati sulla via per raggiungere la realtà più alta.

Tutta l’evoluzione può essere suddivisa in due fasi. Inizialmente ci sono una maturazione istintiva ed uno sviluppo del desiderio per il piacere. Ma, ad un certo punto, questo desiderio si sviluppa, e lo fa nella misura in cui vuole la propria correzione da desiderio di ricevere a desiderio di donare. Quel punto di rotazione è rappresentato da un particolare kabbalista, il cui nome era Ari.

Questo “messaggero dall’alto” ha fatto per noi ciò che nessun altro kabbalista aveva mai realizzato prima. Non c’è un’altra persona che abbia contribuito maggiormente alla correzione generale. Partendo da lui, l’umanità è entrata nel periodo della liberazione. E’ stato l’Ari che ha rivelato la scienza della Kabbalah, la metodologia della correzione; è stato lui che l’ha presa dall’alto e l’ha approfondita per noi.

Ecco perché la data del 27 Luglio è così importante per noi: è il giorno in cui commemoriamo la morte dell’Ari. Tutto ciò che abbiamo nella nostra vita spirituale, quello per cui ci sforziamo, investendo tutta la nostra vita, proviene dal grande Ari. È l’anima che rappresenta il punto di svolta dal mondo delle tenebre al mondo della correzione.

Lui è stato il primo kabbalista che ha portato alle masse la metodologia pratica per la correzione che comprende la struttura dei mondi superiori, la diffusione delle anime, la distribuzione della Luce e dello sviluppo. Egli ha collegato queste spiegazioni alle ricorrenze e alle citazioni della Torah.

L’Ari ha creato il linguaggio della Kabbalah e lo ha reso possibile allo studio, alla ricerca e all’uso comune. Ha tradotto la Kabbalah dal linguaggio delle parabole e dei suggerimenti, tramandati fra i kabbalisti vissuti prima di lui, in un linguaggio moderno, preciso, scientifico: misure, gradi, Aviut (profondità del desiderio), Kashiut (forza dello schermo) e tutti i termini scientifici.

Dopo di lui, la Kabbalah si trasformò in una vera scienza, perché l’altissimo grado che l’Ari aveva raggiunto, gli ha permesso di comprendere tutto il mondo superiore.

Ecco perché egli inizia i suoi scritti dalle quattro fasi della Luce Diretta, in tutti i dettagli. Tutta la struttura dei mondi che la scienza della Kabbalah insegna, ci arriva dall’Ari. Baal HaSulam scrive che egli aveva raggiunto le proprie altezze spirituali perché aveva ricevuto un embrione dell’anima dell’Ari. Grazie a questa speciale anima, Baal HaSulam raggiunse i suoi risultati e continuò il lavoro dell’Ari.

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Dalla Lezione nel “Giorno in Memoria dell’Ari” 27/07/17

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