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Che cosa ci suggerisce la saggezza della Kabbalah?

Domanda: La saggezza della Kabbalah ci suggerisce di aumentare l’egoismo dentro di noi in modo che, alla fine, capiremo che è inutile?

Risposta: La saggezza della Kabbalah non suggerisce di impegnarci nell’aumentare il nostro egoismo. Ci dice solo come possiamo assomigliare al Creatore.

Ciò significa che se la mia natura è il desiderio di ricevere per me stesso, sarò in grado di ricevere solo con l’intenzione di concedere agli altri. Se non ho questa intenzione, non riceverò nulla.

Posso quindi ottimizzare la mia somiglianza con il Creatore secondo la mia intenzione di concedere agli altri. Se non ho questa intenzione, significa che non faccio nulla.

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Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa del 26/02/17

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Le dieci Sefirot: Le fondamenta della creazione

Baal HaSulam, “Prefazione a Il Libro dello Zohar”, 2) In primo luogo, devi sapere che tutto ciò che è detto ne Il Libro dello Zohar, e anche nelle sue leggende, rappresenta la denominazione delle dieci Sefirot, chiamate KHB (Keter, Hochma, Bina), HGT (Hesed, Gevura, Tifferet), NHYM (Netzach, Hod, Yesod, Malchut) e i loro cambiamenti di ordine. Proprio come le ventidue lettere della lingua parlata, le cui permutazioni bastano a scoprire ogni oggetto e ogni concetto, i concetti e le variazioni dei concetti, nelle dieci Sefirot bastano a rivelare tutta la saggezza del libro dei Cieli….

Domanda: Cosa sono le dieci Sefirot?

Risposta: Il fondamento dell’universo è la Luce, la luce non visibile agli occhi, ma un’energia speciale che si diffonde, emana, crea, riempie e cambia tutto. Nel suo stato primordiale, si chiama Keter (corona).

Diffondendosi dall’alto verso il basso, la Luce crea un punto: un desiderio che inizia a crescere sotto la sua influenza.

Dallo stato zero, dove il punto rappresenta semplicemente una proprietà della Luce, esso cambia nel primo stato e inizia a sentire ciò che desidera. Questa prima espansione del desiderio è chiamata Hochma.

Nella seconda fase il desiderio, sotto l’influenza della Luce, si trasforma nella sua proprietà opposta, la proprietà di Bina. Desidera ancora, ma solo per dare.

Il desiderio inizia a percepire le proprietà della Luce (la dazione) e diventa simile ad essa, come un bambino nei confronti di un adulto quando percepisce le sue qualità, abitudini e opinioni.

La terza tappa del desiderio di Bina è di essere simile a Keter. Dal momento che Keter ha creato la proprietà di Hochma, anche Bina genera la proprietà successiva, Zeir Anpin (ZA), che in aramaico significa piccolo volto. Piccolo perché non viene da Keter, ma dalla sua somiglianza.

Poi il desiderio acquisisce l’aspirazione a ricevere di più: l’intera enorme Luce che viene dalla fase zero. Questa è la quarta fase o Malchut dalla parola “regno”: il regno del desiderio.

Oltre a queste quattro parti che esistono in natura, non è stato creato altro. L’intero universo, i pianeti, gli organi interni dell’uomo, la nostra psicologia, la mente, qualsiasi sistema, qualunque cosa noi nominiamo, consiste di queste parti e della loro gerarchia.

Zeir Anpin, a sua volta, consiste di sei parti. Così, l’intera creazione rappresenta le dieci parti, o dieci Sefirot. La Sefira, dalla parola “luminosità”, è la luminescenza di una determinata caratteristica.

Ogni Sefira è un intero sistema di forze che interagiscono fra loro.

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Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa del 5/03/17

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“Il cielo sarà di rame sopra il tuo capo”

Dalla Torah, (Deuteronomio, 28:23): “Il cielo sarà di rame sopra il tuo capo e la terra sotto di te sarà di ferro”.

Il cielo e la terra rappresentano i desideri all’interno della persona. In questo caso stiamo parlando di quei tipi di restrizione all’interno delle quali tu non sarai in grado di fare nulla con i desideri: né con il bronzo né con il ferro.

Il cielo dovrebbe essere la proprietà di Bina, la proprietà di dazione e amore, ma non lo è. Se tu non ti connetti con gli altri, in una corretta interazione, allora tutta la tua vita diverrà molto dura.

Tu non hai né il Creatore e neppure il desiderio egoistico. Tu esisti in mezzo a loro come se fluttuassi nell’aria.

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Dalla trasmissione di KabTV “I Segreti del Libro Eterno” 5/12/16

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“……e tu sarai un popolo consacrato”

Dalla Torah, (Deuteronomio 26:18 – 26:19): “Il Signore ti ha fatto oggi dichiarare che tu sarai per lui un popolo particolare, come egli ti ha detto, ma solo se osserverai tutti i suoi comandamenti; Egli ti metterà per gloria, rinomanza e splendore, sopra tutte le nazioni che ha fatto e tu sarai un popolo consacrato al Signore tuo Dio come Lui ha promesso”.

“Egli ti metterà per gloria, rinomanza e splendore, sopra tutte le nazioni” significa elevare dentro di sé la qualità che si chiama Yehudi (dalla parola “Yihud”, adesione, connessione con il Creatore) al di sopra di tutti gli altri tuoi desideri che sono chiamati nazioni.

Lo vediamo nella storia. Il popolo di Israele non si è mai impegnato in nessuna conquista, neanche nei migliori anni, quelli in cui ha avuto grande potere.

Solo in tempi antichi, il re Davide aveva dovuto proteggere Israele dai nemici. Allora, egli aveva condotto il cosiddetto “Kibush David”, la conquista dei territori dal Nilo all’Eufrate, per mantenere sotto controllo tutte le tribù che li abitavano, perché altrimenti queste tribù avrebbero attaccato costantemente Israele.

Perciò, quando la Torah parla delle persone scelte, elogiate e grandi, si riferisce al lavoro per annullare se stessi. Quindi, tu elevi dentro te stesso quella parte di Israele che è diretta al Creatore, al di sopra di tutto il resto delle tue parti egoistiche. Questo succede solo nello stato interiore di una persona.

Inoltre, si tratta di servire il mondo, come è scritto nella Torah, per essere la Luce o, in altre parole, un esempio per tutte le nazioni del mondo.

Lo stesso vale per il Tempio. È scritto: “La mia casa sarà chiamata una casa di preghiera per tutti i popoli” (Isaia 56:7). Dopo tutto, fin dai tempi antichi, non solo gli ebrei andavano là, ma assolutamente tutti. Una persona potrebbe andare in qualsiasi luogo, dovunque, per pregare, per chiedere qualcosa o partecipare a dei corsi. Questo è il modo in cui molti studiosi non ebrei sono apparsi fra noi.

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Dalla trasmissione di KabTV “I Segreti del Libro Eterno” 9/11/16

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L’invidia è una cosa positiva

Domanda: E’ una cosa positiva o negativa, se io non ho domande durante lo studio, ma invidio gli amici che hanno sempre qualcosa da chiederti?

Risposta: E’ una cosa positiva invidiare, ma si dovrebbe trattare di invidia positiva, che significa, che tu desideri essere come loro e non che loro smettessero di porre domande.

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Da una videoconferenza con gli studenti del Learning Center, 21/05/17

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Come vedere il Creatore attraverso questo Mondo

Domanda: “E’ scritto, ‘Non esiste nulla tranne Lui.’ Questo significa che non c’è nessun’altra forza nel mondo che ha la capacità di fare qualcosa contro di Lui”. Così inizia il primo articolo del libro Shamati (Ho udito). Ma di cosa parla?

Risposta: A noi sembra che ci siano molte forze e sorgenti per le diverse azioni, pensieri e desideri del mondo, e che tutto quello che succede sia la conseguenza di mille diversi motivi. Ma in realtà c’è una sola ragione, forza, pensiero, desiderio che ci influenza in tutti i modi possibili.

Ma abbiamo bisogno di tutte queste sorgenti, che ci appaiono da tutti i lati e che ci influenzano, per ritornare al Creatore vedendo che tutto arriva da Lui. Quando inizio a correlare tutte le influenze alla sola forza superiore, inizio a conoscerla attraverso la sua influenza su di me, grazie a tutti questi mezzi.

Succede che attraverso questi mezzi, ricollegando ogni cosa al Creatore, io studio il Creatore e scopro perché Lui mi influenza secondo forme diverse, perché queste forme evocano ogni sorta di reazione dentro di me, e come posso connettere tutto alla forza superiore.

Ne risulta che ho tre componenti: una sorgente, mille mezzi che mi influenzano e me stesso. Attraverso tutti questi mezzi, dirigendoli verso il Creatore, io studio il Creatore e rivelo la forza superiore.

Allora c’è la forza superiore, l’intero vasto mondo, ed io. Il Creatore influenza questo mondo e, di conseguenza, tutti i vari tipi di forze che mi appaiono disconnesse le une dalle altre e dirette verso fini diversi fra loro, iniziano ad agire su di me in questo mondo. Ma io prendo le distanze da questo stato di cose apparenti e dico: “Questo non è vero! Io rimando tutti questi effetti indietro al mittente, la sola forza da cui, in realtà, derivano.”

Queste azioni, secondo le quali una sola forza è divisa in migliaia di diversi sentieri di influenze, mi danno l’opportunità di raggiungere e connettermi al desiderio superiore, la comprensione del pensiero superiore, del programma della creazione, della sua direzione ed il mio ruolo in esso.

Capisco come è costruito l’intero mondo e perché esiste proprio in questa forma, come la forza superiore si rivesta nella realtà e come posso correlare tutto questo mondo al Creatore. Non c’è nulla tranne questo, ovvero, nulla tranne il Creatore.

Domanda: Dove inizia il mondo spirituale in tutto questo processo?

Risposta: In tutta la molteplicità del processo stesso. Questo mondo diventa il mondo spirituale, per me, se rimando indietro tutto e attraverso di esso ne faccio il mio appello al Creatore. Quando sono diretto solo a Lui, utilizzando i mezzi che il Creatore mi invia, io lo Vedo.

Ed allora vedo la sola forza che mi risveglia attraverso gli studenti, la famiglia, le forze dell’ordine, le malattie, il governo, le notizie, i parenti, gli amici, i nemici, i controlli delle tasse, attraverso tutto quello che esiste nella vita di ogni persona.

Capisco che in tutto questo sono governato dalla forza superiore, ma allo stesso tempo posso reagire e riconoscere che questo governo non viene da 30 o 40 fonti ma da una sola ragione che giace dietro a tutte le cose.

Se lavoro costantemente per dirigere il mio comportamento verso il Creatore attraverso tutti questi mezzi, inizio a capire come Lui li ha costruiti, perché Egli ha creato tutto e perché Egli mi risveglia in questo modo, il che significa che io Lo raggiungo e Lo rivelo. Io rivelo il rivestimento della forza superiore in tutti i mezzi possibili usati da Lui per influenzarmi. Il Creatore si riveste nel mio mondo.

Domanda: Come mi può aiutare un libro di Kabbalah nel raggiungimento di questo punto di vista corretto?

Risposta: Quando leggo un libro, immagino di ricevere l’influenza della forza superiore attraverso di esso. Il libro descrive le azioni del Creatore, ovvero, cerco di correlare tutto a Lui, che è chiamato “Israele, la Torah, ed il Creatore che sono una sola cosa.” Ci sono tre componenti, il primo è Israele, che sono io, il secondo è la Torah, che è l’intero mondo attraverso il quale desidero ottenere il Creatore, ed il terzo che è il Creatore. E tutte queste componenti sono in realtà una sola, perché tutto quello che esiste deve essere attribuito alla stessa sorgente.
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Dalla lezione virtuale “L’ora della Kabbalah”, 13/06/17

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Come elevare l’importanza della spiritualità

Domanda: Come possiamo aumentare continuamente l’importanza della spiritualità nei confronti della materialità?

Risposta: E’ molto semplice; dobbiamo rimanere costantemente immersi nell’importanza della spiritualità attraverso la connessione con molte persone, con gli amici che studiano con noi nel gruppo, per mezzo delle loro impressioni, dai libri dei kabbalisti e dobbiamo anche interrogarci continuamente sul senso della vita. Che cos’altro c’è in questa vita tranne l’uscire da noi stessi e salire al livello successivo?

Tutti noi abbiamo la possibilità di farlo, e possiamo farlo. Ognuno di noi può uscire dalla propria vita e salire al livello successivo dell’esistenza durante questa stessa vita. Ci siamo già spinti oltre allo sviluppo dei livelli inanimato, vegetale e animale della natura, e ora stiamo per salire dal livello animale al livello umano. La definizione essere umano, Adam, proviene dalla parola ebraica “somigliare” (Domeh), il che significa assomigliare al livello successivo.

Spero che voi possiate farlo. Questo è il motivo per cui abbiamo preparato tanto materiale nel corso degli anni: libri che sono stati tradotti in molte lingue, clip, un archivio che comprende tutti i diversi tipi di conferenze in diversi formati audiovisivi e abbiamo anche organizzato gruppi di studio. Tutto quello che dovete fare è riunirvi e iniziare a lavorare.

È un lavoro molto serio perché una persona è naturalmente respinta dagli altri e in maniera subconscia crede di essere unica e speciale; qui ci sono io e là ci sono loro.

Gradualmente, sotto l’influenza della luce superiore, cominciamo a sentire che siamo in un unico sistema e che dipendiamo l’uno dall’altro. Non abbiamo bisogno di più di dieci amici per questo. Basta far parte di una decina per percepire il mondo superiore, le caratteristiche superiori, come in uno specchio magico; tutto questo è possibile.

Spero che tutti coloro che studiano sistematicamente secondo il nostro programma di studio, che io conduco e insegno quotidianamente, presto potranno arrivare al livello successivo della nostra evoluzione e raggiungerlo. Sono pronto a guidarvi e ad aiutarvi in ogni modo. Sarò molto felice se ci uniremo nei nostri prossimi congressi.

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Dalla lezione virtuale “L’ora della Kabbalah”, 21/05/17

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Come avere tempo

Domanda: Tutti noi ci siamo accorti già da un po’ che il tempo vola. Quali dovrebbero esse le nostre priorità nello studio e nell’avanzamento spirituale?

Risposta: Infatti, il tempo vola via molto rapidamente. E noi possiamo svilupparci ancora più velocemente, non materialmente come nel nostro mondo, ma spiritualmente, se ci comportiamo come bambini, e obbediamo a ciò che i kabbalisti ci dicono senza sollevare nessuna critica. Tutto dipende da noi.

Riunitevi insieme in un gruppo, cercate di raggiungere l’unione e la reciproca preoccupazione fra voi, in modo da avere un solo ed unico desiderio per la spiritualità. Connettetevi in questo desiderio e scioglietevi in esso. E poi, attraverso il punto che si trova sull’altro lato dell’ego, sentirete il mondo superiore, il potere più elevato. Questo è ciò che dovete scoprire.

L’unione fra noi è l’opportunità di “penetrare” attraverso il confine fra il nostro mondo e il mondo spirituale. L’avanzamento si concretizza solo attraverso l’unione fra noi. La realizzazione è sempre interna, in una connessione emotiva fra noi.

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Da una videoconferenza con gli studenti del Learning Center, 21/05/17

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Non danneggiare la “persona” che è in te

Dalla Torah, (Deuteronomio 27:24): “Maledetto chi uccide il suo prossimo in segreto! Tutto il popolo dirà: Amen.”

“In segreto” significa in tribunale. Si tratta della distruzione egoistica dell’occasione per la prossima azione di correzione. Se ho un desiderio e, invece di correggerlo, lo tolgo dalla mia azione, in pratica lo uccido dentro di me, il che significa “colpire il mio prossimo in segreto”. Mi maledico per questo.

Il male provocato all’anima da parte della persona o il danneggiamento della “persona” dentro di sé è chiamato maledizione.

Domanda: In altre parole, devo occuparmi del mio prossimo, come per educarlo?

Risposta: Naturalmente, questo è il tuo desiderio. La Torah non parla di nient’altro che dei desideri che si trovano all’interno di ognuno di noi. Ci dice come correggerli e come diventare simili al Creatore.

Pertanto, tutte le cose di cui parla la Torah, quali pecore, capre, mucche, piante, e ancor di più, le persone, in tutte le loro manifestazioni esterne, implicano desideri diversi all’interno di ogni persona. La Torah ti indica con estrema precisione cosa puoi e cosa non puoi fare. Quindi ti dice cosa non toccare, che cosa non è tuo e quale è l’esatto sistema che lo correggerà per te.

Domanda: Possiamo dire che se non aspiro ad adempiere alla legge “Ama il prossimo tuo come te stesso”, allora è come se uccidessi il mio vicino?

Risposta: Naturalmente perché tua “suocera”, tua “moglie”, tua “madre” e tuo “padre”, non importa chi e cosa sono, sono tutti dentro di te. Se non li correggi nella giusta maniera, li uccidi.

Domanda: Significa che l’umanità è ora in uno stato in cui “sta uccidendo il suo prossimo”?

Risposta: Certamente, e specialmente in noi stessi; noi uccidiamo la nostra anima.

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Dalla trasmissione di KabTV “I Segreti del Libro Eterno” 23/11/16

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Un dono, non una punizione

Domanda: Se il Creatore ha creato l’ego, ed è anche colui che sovrintende e gestisce tutto, non è forse responsabile anche della Sua rivelazione?

Risposta: Certamente. Il Creatore è l’unico da incolpare per tutti i nostri guai. Lui ci dà questi problemi in modo da far chiarezza, così che acquisiremo il mondo superiore per noi stessi. Solo allora vedremo che Lui ci sta mandando tutto questo come un dono e non come una punizione.

Domanda: Se il Creatore ha creato il male, allora dobbiamo chiarire chi è Lui? Quali strumenti abbiamo per capirlo? A volte dici che il Creatore è una specie di caratteristica, una forza. Come può una caratteristica creare tutto questo?

Risposta: Tu puoi arrivare al Creatore solo dal livello che ha conseguito o, per meglio dire, in base alla caratteristica di dazione e di amore che hai già creato in te. Grazie al fatto che tutti noi siamo costituiti solo da caratteristiche cattive, ma considerando anche che ora le caratteristiche positive appaiono in te, tu puoi raggiungere il Creatore, perché nel divario tra queste due caratteristiche (le linee di destra e di sinistra) si trova la linea mediana.

Domanda: Significa che il Creatore, che gestisce tutto, è un potere immenso, mentre io raggiungo solo una piccola parte di Lui, e questo succede anche nella misura in cui io gli somiglio?

Risposta: Si, tu Lo raggiungi parzialmente, nella misura in cui Gli assomigli, ma dipende da te il raggiungerLo in tutto.

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Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa del 26/02/17

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