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La violenza nella spiritualità

Dalla Torah, (Deuteronomio 22:25): “Se l’uomo, comunque, ha trovato la ragazza fidanzata nel campo, e l’uomo l’ha afferrata ed è giaciuto con lei, allora deve morire solo l’uomo che è giaciuto con lei”.

Domanda: Quale è il significato della violenza nella spiritualità?

Risposta: La violenza rappresenta la diversità fra il desiderio ed il Masach (schermo). Non bisognerebbe fare ricorso alla violenza. D’altra parte vi sono desideri che non possono essere corretti in altro modo. Vediamo certi esempi anche nel nostro mondo, tra gli animali e gli umani. Questa è la conseguenza del comportamento spirituale.

Nel nostro mondo vi è un complesso sistema comportamentale tra uomo e donna, che ha ovviamente origine negli stati spirituali del Masach e del desiderio.

Da una parte una donna, consciamente o inconsciamente, provoca un uomo, nel senso che lei lo attrae, anche al punto che egli la potrebbe violentare. Nel nostro mondo la donna può esserne, in parte, psicologicamente inconsapevole, ma nel mondo spirituale è così. Dobbiamo quindi capire che tutto questo è un sistema molto complicato.

Quando iniziamo a svelare i nostri desideri ed a pensare a come correggerli, siamo stupiti che sia proprio perché viviamo nel nostro mondo illusorio che noi riceviamo, attraverso di esso, la capacità di descrivere gli stati spirituali. Dopotutto non vi è linguaggio nel mondo spirituale e non vi sono oggetti separati quali uomo, donna, campagna, città e così via.

Sarebbe molto difficile descrivere tutto questo se i kabbalisti non usassero il linguaggio dei rami.

Quindi, nel nostro mondo, è possibile descrivere così bene ogni cosa e con tali dettagli che vi sono parole per tutto, ad esempio “Un uomo trova una ragazza fidanzata in campagna e quest’uomo le usa violenza”.

Significa che la Torah usa migliaia di parole diverse che descrivono un determinato stato nel dettaglio e se noi descriviamo questo stato con un linguaggio kabbalistico, allora stiamo parlando del modo in cui il Masach interagisce col desiderio, come si approcciano l’uno all’altro, come si incontrano in campagna, cioè al di fuori dell’influenza di tutti gli altri, visto che così nessuno ha la possibilità di influenzarli e limitarli.

Il Masach tenta in ogni modo di operare una correzione, anche su un desiderio che non è adatto a questo. Come principio quest’azione non è corretta ma il desiderio può essere corretto in questo modo.

Dalla trasmissione di KabTV “I Segreti del Libro Eterno” 10/10/16

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