Il sacrificio per il bene dell’unione con il Creatore
Dalla Torah, (Deuteronomio 17: 1): “Non devi sacrificare al Signore tuo Dio un toro o una pecora in cui sia un difetto, qualunque cosa cattiva; perché è una cosa detestabile al Signore tuo Dio.”
Una persona deve prendere coscienza dei propri desideri egoistici e poi analizzarli al punto che dopo le varie procedure che si manifestano su di lei, si corregge solo il più puro di loro, e diventa equivalente al Creatore. Questo significa che li deve sacrificare, vale a dire, andare sempre più vicino al Creatore, sulla base di questi desideri.
Difetto significa che ci sono resti di egoismo nei desideri, il cosiddetto “serpente”.
Diventare simile al Creatore è possibile solo con l’aiuto della Luce Superiore, che estrae questo serpente da noi, il che significa che corregge i nostri desideri e li porta dalla ricezione alla dazione.
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Dalla trasmissione di KabTV “I Segreti del Libro Eterno” 11/05/16
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