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Lezione quotidiana di Kabbalah – 06.04.2017

Preparazione alla lezione
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Lezione sul Tema: “Preparazione per Pesach“, parte 1
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Lezione sul Tema: “Preparazione per Pesach“, parte 2
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Lavorare nella terra di Israele

Entrare nella Terra di Israele significa lavorare con i propri desideri egoistici. Questo compito viene chiamato Eretz – terra, la terra, dalla parola “Ratzon” – “Desiderio”.

Ma per diventare i desideri di “Israele” – Yasher Kel, dritti al Creatore, cioè alla dazione, all’amore e alla connessione fra tutti questi desideri, essi devono ancora essere vinti.

Quindi dobbiamo prima creare tutti questi sistemi in noi stessi, per intraprendere la correzione dei desideri egoistici.

Mentre eravamo nel deserto, questi desideri erano nascosti e non lavoravano, e noi eravamo impegnati solo nell’accumulare la Luce di Hassadim, che è l’acquisizione della proprietà della dazione e il superamento dell’egoismo.

Dopo quaranta anni di piena ascensione da Malchut a Bina, noi scendiamo di nuovo a Malchut. Qui iniziamo il lavoro pratico, ma questa volta lavoriamo con il nostro egoismo. In precedenza siamo saliti al di sopra di esso, ma ora stiamo trasformando ogni azione egoistica in una altruistica. Si tratta di un tipo completamente diverso di lavoro.

Domanda: Una volta ci hai fatto l’esempio di un palloncino. Se lo si riempie con un gas più leggero dell’aria, vola verso il soffitto, e se lo si riempie con un gas più pesante, cade a terra. Questo significa che l’ingresso nella Terra di Israele è un compito più pesante e ci tira giù?

Risposta: Certo. Le proprietà egoistiche ci attirano sempre verso il basso. Il nostro compito è quello di elevarci nonostante la pesantezza del nostro egoismo. Ma non è poi così difficile, perché tutto viene fatto con l’aiuto della Luce Superiore, la forza superiore. Il nostro compito è solo quello di imparare questa tecnica.

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Dalla trasmissione di KabTV “I Segreti del Libro Eterno” 21/09/16

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