Per evitare la morte spirituale

Dalla Torah, (Deuteronomio 18:16 18:18): “In risposta a tutto ciò che chiedesti al Signore tuo Dio in Horeb il giorno della congregazione, dicendo: ‘Non farmi udire di nuovo la voce del Signore mio Dio, e non farmi vedere più questo grande fuoco, affinché io non muoia’. Allora il Signore tuo Dio mi disse: ‘Hanno fatto bene a parlare come hanno parlato. Susciterò per loro di mezzo ai loro fratelli un profeta come te; e in realtà metterò le mie parole nella sua bocca, ed egli certamente pronuncerà loro tutto ciò che io gli comanderò.”

Le qualità più elevate in una persona sono: il “Profeta” dal lato destro, il “Re” dal lato sinistro e la “gente” dal basso. Quindi “la gente” rappresenta quelle qualità che nella persona sono ancora in via di correzione e che non possono essere connesse con il Creatore al livello del Profeta.

I Desideri della gente non possono apprezzare il Profeta ed il Re, perché sono sotto l’influenza di una subordinazione molto grave.

E’ scritto, “Non farmi udire di nuovo la voce del Signore mio Dio, e non farmi vedere più questo grande fuoco, affinché io non muoia”. Questo significa che una persona dovrebbe aver paura in modo da non spingersi verso livelli sui quali non può resistere.

Per esempio, se oggi non ho mangiato nulla sono ancora capace di trattenermi e di non prendere nulla dalla tavola. Invece, se fossi digiuno da diversi giorni, allora addenterei qualsiasi cosa come un animale affamato, senza badare a niente e a nessuno.

Quindi “affinché io non muoia” significa per non ricevere per me stesso, visto che questo rappresenta la morte spirituale.
[200842]

Dalla trasmissione di KabTV “I Segreti del Libro Eterno” 5/09/16

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