“Stranieri” nella Terra di Israele

Dalla Torah, (Deuteronomio 15:03): “Puoi fare pressione sullo straniero per il pagamento; ma qualunque cosa di tuo si trovi presso il tuo fratello, la tua mano faccia remissione”.

Precedentemente nella Torah è scritto “Non opprimere lo stranierò che è venuto da te” o “eri uno straniero nella terra d’Egitto” e così via.

E’ impossibile spiegare queste condizioni al livello materiale perché variano da luogo a luogo e, in base alla descrizione data nella Torah, da livello a livello. Quindi, non possiamo considerarle solo in modo puramente pragmatico, nel modo materiale, perché tutto dipende dal livello spirituale.

Domanda: Cosa significa nello specifico del livello spirituale: “Puoi fare pressione sullo straniero per il pagamento; ma qualunque cosa di tuo si trovi presso il tuo fratello, la tua mano faccia remissione”?

Risposta: Dopo essere entrati nella terra di Israele, tutti sono fratelli. Non dovrebbero esserci stranieri nella terra di Israele, perché si tratta di uno stato spirituale in cui l’egoismo, in una certa misura, viene corretto con un’interazione e una connessione assolutamente corrette; da qui la rivelazione del Creatore inizia fra loro. Quindi, coloro che non sono ancora pronti per questo vengono chiamati stranieri.

Uno “straniero” nella terra di Israele è una Klipa (uno stato impuro). Non appena il popolo di Israele entra in questa terra, comincia subito a purificarla tramite la sua presenza e scatenando guerre contro quelli che vi abitavano, ovvero, contro i desideri non corretti. Dunque, gli stranieri delle sette nazioni che vivono nella terra di Israele simboleggiano i desideri egoistici degli Ebrei che entrano in questo livello.

Domanda: Quale fu il ruolo delle sette nazioni che vissero là fino a prima che il popolo di Israele entrasse in quella terra?

Risposta: Esse non ebbero alcun ruolo. Internamente, queste caratteristiche si trovano in ogni persona, come le forze egoistiche impure, non corrette, che sono rivelate solo quando una persona lotta per il diritto di essere ad un livello spirituale.

E se non lotta non le sentirà. Senza avvicinarsi al livello della terra di Israele, una persona non può scoprire le sette nazioni, ovvero sette delle sue qualità egoistiche.

Commento: E’ interessante constatare che, quando diciamo ad una persona comune che la nostra natura umana è egoistica, questa replichi immancabilmente, “Io non sono un egoista, io sono uno che dà.”

La mia Risposta: Certamente, perché non ha ancora rivelato questo dentro di sé.

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Dalla trasmissione di KabTV “I Segreti del Libro Eterno” 3/08/16

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