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Tu Mi Hai Creato

Dalla Torah (Deuteronomio 04:35): “……..non c’è nessun altro all’infuori di Lui”.

Domanda: Tu ci parli spesso del fatto che il Creatore non esiste ma, ancor più spesso, affermi che esiste solo il Creatore. Come è possibile giustificare entrambe queste affermazioni? Il Creatore esiste o non esiste?

Risposta: Il Creatore di per sé non esiste.

Il Creatore è ciò che una persona crea dai propri desideri altruistici, dalle proprie intenzioni e dalle proprie azioni. Nella misura in cui costruisce tutti quei desideri, intenzioni e azioni con i propri amici all’interno di un gruppo, allora rivela il Creatore.

La Luce Superiore amorfa che si chiama “la Sua essenza” esiste sempre intorno a noi. Non è tangibile, non ha forma, non è “rivestita” da qualcosa, ed è impossibile raggiungerla. Ma il Creatore è qualcosa che una persona assorbe attraverso i suoi “sensori”, attraverso le sue caratteristiche spirituali, che essa crea attraverso un’alleanza con il gruppo degli amici.

Quindi non c’è divinità. Riguardo al Creatore, si dice, “Tu Mi hai creato.”

Nel mondo ci sono il 2% di atei e il 98% di credenti , ma la divinità venerata da questi credenti non esiste, anzi essa esiste attraverso quello che viene raggiunto con i nostri sentimenti corretti, e questo è chiamato il “Creatore” (Boreh) dalle parole, “Bo” (vieni) e “Reh ” (vedi). Nella misura in cui una persona si avvicina alle caratteristiche del Creatore e Lo sente, è lì, a quel livello che lei Lo raggiungerà, e per lei questo sarà il Creatore.

La saggezza della Kabbalah ci insegna come raggiungerLo.

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Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa del 7/08/16

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Le Lettere Dell’Alfabeto Ebraico Come Modello Per Gestire Il Nostro Mondo

Domanda: Come sono state create le lettere dell’alfabeto ebraico?

Risposta: Le lettere dell’alfabeto ebraico ci sono state tramandate da Adam HaRishon (il Primo Uomo), lui è stato il primo che è diventato simile (Domeh) al Creatore.

Adamo è stato il primo uomo a scoprire il mondo superiore e i suoi effetti sul nostro mondo. Tutte le cose che esistono nel mondo spirituale sono le radici, e tutto ciò che esiste nel nostro mondo è il risultato che discende dal mondo spirituale.

I due mondi sono completamente identici, eccetto il fatto che il mondo superiore è un mondo di forze e il nostro mondo è un mondo di materia. Anche se tutte le forze attive sulla superficie della Terra (energia elettrica, magnetica, protoplasmatica, atomica, etc.) vengono considerate parte del mondo materiale.

Ed è stato tramite queste forze che Adam HaRishon ha scoperto le radici del nostro mondo, cioè il mondo superiore. Lui ha compreso che le forze che gestiscono il nostro mondo discendono da queste radici in base a delle particolari regole. Adamo comprese il significato della gestione superiore e come sperimentarlo nel nostro mondo terreno. Da questo, lui aveva formulato queste leggi e ha descritto la struttura delle lettere.

Tutto ciò che esiste proviene da un unico punto nero, il desiderio. Dall’alto verso il basso, ci sono estensioni da questo punto, il che significa che la Luce di Hochma, la luce della vita (la linea verticale nel disegno), si estende nel nostro mondo dal mondo superiore. Allo stesso tempo, può anche estendersi una forza orizzontale, la Luce di Hassadim (Luce della misericordia).

La gestione del mondo consiste di tre elementi, un punto e due linee, una linea orizzontale e una linea verticale. In realtà, tutto è gestito attraverso l’integrazione di queste due forze opposte, come l’integrazione del più e del meno. Adamo sentiva queste forze nel mondo spirituale e ha iniziato a studiarle e a fare delle ricerche in proposito.

Dato che il mondo superiore è composto da parti chiamate Keter, Hochma, Bina, Zeir Anpin, e Malchut, Adamo ha iniziato ad indagare i modi in cui il mondo superiore influenza il nostro mondo. Lui ha scoperto che il mondo spirituale è diviso in due parti. La parte superiore è chiamata Galgalta ve Eynaim (le caratteristiche della dazione) da cui arrivano le decisioni. La parte inferiore è chiamata AHP (le caratteristiche della ricezione) e la gestione delle cose materiali viene da lì.

In base alle sue ricerche, Adamo ha descritto la struttura delle lettere. Le prime nove lettere si trovano nell’ultima parte di Bina, le seguenti nove lettere si trovano in Zeir Anpin, e le ultime quattro lettere si trovano in Malchut. Ci sono in totale 22 lettere, 22 modelli standard di gestione. Ci sono poi altre cinque lettere finali Mantsepach ( MNTzPCh ) per un totale di 27 lettere.

La Luce Superiore passa attraverso ogni lettera come attraverso uno stampo e scende giù nella forma di quella lettera.

La luce risiede sopra alla lettera come una singola luce semplice, amorfa e omogenea, una luce in cui non vi è niente di speciale.

Ma quando la luce si muove attraverso la forma della lettera, agisce nel nostro mondo in un modo particolare perché l’interazione delle linee orizzontale (Hassadim) e verticale (Hochma) in ogni lettera è assolutamente unica. La lettera “Dalet – ד” è assai specifica. Ha un’estremità speciale, e il punto in cui le due linee sono connesse fra di loro forma l’asse intorno al quale ruota la lettera. In generale, le lettere hanno molti tipi di proprietà interiori.

Ogni lettera è un Kli (vaso) separato, che è una combinazione delle due forze, Hassadim e Hochma. Il loro vettore è in continuo cambiamento.

Ogni lettera è un carattere specifico attraverso il quale la forza superiore opera. La forza superiore passa attraverso il carattere e apre la strada per la sua influenza nel nostro mondo in un modo particolare. Una parola è una raccolta di lettere, simile ad un comando del computer.

Domanda: Perché il disegno mostra solo due linee se il controllo è in tre linee? Come si riflette la terza linea nelle lettere?

Risposta: Il fatto è che la terza linea parte dalla creazione, dal basso verso l’alto. E il disegno mostra la gestione da parte del Creatore, dall’alto verso il basso.

Nelle lettere, non vi è alcuna espressione dell’uomo stesso, ma solo nella misura in cui noi gli permettiamo di scrivere le lettere al nostro desiderio.

Domanda: Perché si dice che la Torah è stata scritta con una singola parola?

Risposta: Perché la Torah non è divisa in parole, è scritta come un testo senza interruzioni. Non c’è modo di dividerlo. E’ un unico e semplice comando che va dall’inizio della creazione, “In principio Dio creò …” fino all’ultima parola “Israele”.

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Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa del 17/07/16

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Non Fare Di Più E Non fare Di Meno

Dalla Torah, (Deuteronomio 12:32 – Bibbia Ebraica): “Ogni parola che vi comando è ciò che dovete aver cura di mettere in pratica. Non dovete aggiungere a esso né togliere da esso.”

Tutte le misure delle azioni spirituali devono essere molto precise. Una persona non può fare di meno o di più. Se fa di meno di quanto é in grado di fare, in base alla propria caratteristica di dazione, significa che é avida e non da abbastanza di se stessa. E se da troppo, allora significa che ha attratto sconsideratamente il proprio egoismo incorretto.

Tutto dovrebbe essere tagliato lungo il bordo della realizzazione, in modo che possa funzionare per conferire un certo stato e niente altro. Quindi, ci sarà una chiara distinzione, né più né meno.

Tutto questo è deciso all’inizio del Partzuf spirituale. L’anima ha una parte di testa ed una parte di corpo. La parte della testa trova la soluzione per tutti i problemi, e la parte del corpo la mette in pratica.

Domanda: Può capitare che la parte del corpo sia in disaccordo con la parte della testa?

Risposta: No, non deve capitare. Ma la conferma di quello che realizzate deve essere esattamente nella parte del corpo materiale, la testa deve riconoscere chiaramente ciò che potete permettere a voi stessi nel vostro corpo. Non accade spesso nel mondo materiale, ma il percorso spirituale è costruito interamente su questo.

“Non devi fare alcuna aggiunta, né alcuna diminuzione”, è un’azione chiaramente assoluta misurata in anticipo.
Se fate il calcolo “alcuna aggiunta, né alcuna diminuzione” nella vostra testa, significa che niente succederà nel vostro corpo.

Non andrete neppure nella Klipa (nelle qualità impure) della linea corretta o Klipa della linea di sinistra.

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Dalla trasmissione di KabTV “I Segreti del Libro Eterno” 13/07/16

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Animali Kosher

Dalla Torah, (Deuteronomio 14:3 – 14:6): Non devi mangiare nessuna cosa detestabile di alcuna sorta. Questa è la sorta di bestia che potete mangiare: il toro, la pecora e la capra, il cervo e la gazzella e il capriolo e la capra selvatica e l’antilope e la pecora selvatica e il camoscio; e ogni bestia che ha l’unghia spartita e ha una fenditura che forma due unghie, e che rumina fra le bestie. La potete mangiare. “

La correzione spirituale è basata sull’azione chiamata Tzimtzum Bet (Seconda Restrizione). La sua essenza è che la divisione dei nostri desideri avviene in noi grazie alla connessione della Luce Superiore (la qualità di dazione e amore) con la caratteristica più bassa delle persone (quella di ricevere solo per il proprio piacere).

I desideri sono divisi in deboli, chiamati desideri di dazione, anche se non abbiamo intenzione di concedere nulla in loro, e i desideri più rozzi chiamati desideri di ricezione.

Tzimtzum Bet afferma che possiamo lavorare con le altre persone al livello dei piccoli desideri perché possiamo aiutarli con questi, influenzarli e relazionarci a loro correttamente, mentre i grandi desideri non possiamo usarli, così essi sono ristretti.

Questo è rappresentato dalla divisione fra animali Kosher e non Kosher. Kosher, dunque utilizzabili, sono i desideri che indicano che sono propensi alla dazione. Al livello animale, bue, pecore, agnello, cervo, ecc. simboleggiano questi desideri in noi.

Tutti loro si differenziano dagli altri animali perché hanno lo zoccolo spaccato, che indica una chiara divisione fra le qualità di dazione e ricezione. Anche se la qualità di ricezione è manifesta in loro, è comunque così piccola che opera nella dazione. Inoltre, questi animali rigurgitano continuamente ciò che mangiano, il che sta a significare che hanno un ciclo chiuso nel consumo del cibo. Nel nostro mondo, questa è una conseguenza della Seconda Restrizione.

Dalla Torah, (Deuteronomio 14:6 – 14-7): “…..e ogni bestia che ha l’unghia spartita e ha una fenditura che forma due unghie, e che rumina fra le bestie. La potete mangiare. Solo queste sorte non dovete mangiare di quelle che ruminano o che hanno l’unghia spartita, divisa: il cammello, la lepre e l’irace, perché ruminano ma non hanno l’unghia spartita. Sono per voi impuri.”

Se all’animale manca anche uno solo degli elementi Kosher che rappresentano i segni dello Tzimtzum Bet, non può essere mangiato.

Dunque, la Torah parla della correzione dei nostri desideri egoistici e del loro uso con la giusta intenzione. La persona fa una restrizione sui propri desideri egoistici e cerca un’opportunità di lavorare ulteriormente con essi. Quelli che può usare con “lo scopo di dare” sono chiamati Kosher, in altre parole sono adatti per dare agli altri.

Nel nostro mondo, queste qualità sono rappresentate in un certo modo da alcuni animali, pesci, uccelli ed anche piante. Da tutto quello che la circonda, la persona deve scegliere solo quello che può usare con l’intenzione di dare.

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Dalla trasmissione di KabTV “I Segreti del Libro Eterno” 20/07/16

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Illusione E Realtà Secondo La Kabbalah

Domanda: Cosa è l’”illusione” e cosa è la “realtà” secondo la Saggezza della Kabbalah?

Risposta: L’illusione non è nulla che somigli al Creatore, mentre la realtà è la parte del Creatore che io percepisco. Questo è un campo immenso, che io percepisco correttamente e in base al grado in cui sono simile ad esso. Questo campo è percepito da me come il Creatore e non è un’illusione ma la verità.

La vera realtà – La Luce Superiore o il Creatore – si trova in assoluto riposo. Ma la nostra percezione di questa realtà può cambiare. Il cambio dipende dalla correzione. Se una persona corregge completamente se stessa, allora non cambia più nulla nella sua percezione.

Tutto questo deve sempre essere valutato in base ad ogni singola persona.

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Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa del 18/09/16

 
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L’Unico Insegnante

Nel nostro mondo c’è solo un insegnante, guida e Rav – Il Creatore. Non c’è nessun altro oltre a Lui! Il Creatore, la forza superiore positiva, dirige tutto e crea la forza egoistica relativamente negativa.

Tutti gli altri sono delle comparse in questo processo. Non importa che ruolo abbiano. Essi sono disposti solo in base alla loro posizione rispetto all’insegnate – secondo quanto Lo comprendono e seguono la Sua via, oppure secondo quanto se ne allontanano. Solo questo riflette il loro stato e indica il loro livello.

Io definisco me stesso una guida, perché cerco di spiegare alle persone come capisco il mio insegnante spirituale e come comprendo l’Insegnante superiore, Il Creatore. Insegno alle persone come trovare la via per la forza superiore.

In generale, credo che tutte le persone nel nostro mondo non abbiano altra missione se non questa, perché la cosa più importante è comprendere come siano associate al Creatore che è il direttore di tutto quanto.

Connettersi al Creatore è possibile solo attraverso un gruppo, una decina, con più connessioni, con una più grande reciprocità, perdendoci negli altri e all’interno del gruppo, assorbendo tutto in se stessi.

Questa è la via che dovremmo percorrere. E poi troveremo l’insegnante, la guida, l’amico ed il Rav in una singola persona.

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Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa del 7/08/16

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Superare Le Offese Con L’Amore

L’anima è il nostro desiderio di raggiungere la correzione ed è connessa ai desideri delle altre persone in modo che non esistano più barriere a dividerci.

Questo desiderio condiviso lo proviamo come fossimo un tutt’uno e viene chiamato il vaso dell’anima. Il sentimento che riveliamo in questo desiderio comune, viene chiamato la Luce dell’anima o il riempimento dell’anima.

Ma dobbiamo mettere in ordine i nostri desideri e le nostre realizzazioni e, soprattutto, dobbiamo sempre assicurarci che essi siano diretti alla mutua dazione fra noi e alla generale dazione verso il Creatore.

Il vaso dell’anima è strutturato in modo che tutte le qualità inizialmente negative rimangano al suo interno e che le correzioni avvengano al di sopra di queste intenzioni. La rivelazione delle trasgressioni dell’egoismo e la loro successiva correzione ci portano a sentire la profondità della connessione fra noi.

Vediamo nel nostro mondo come, in ogni famiglia e in tutte le amicizie, sorgano continuamente vari problemi per via del nostro egoismo. E sino a quando il nostro egoismo non sarà corretto, attraverso l’esperienza delle liti e dei conflitti e poi della correzione a cui seguono ulteriori conflitti e correzioni e così via, non potremo essere sicuri di essere connessi gli uni agli altri.

Quindi la graduale rivelazione di tutti i problemi è necessaria per poter correggere noi stessi continuamente e per connetterci gli uni con gli altri.

Coloro che progrediscono sentono ancora di più i vari problemi e le contraddizioni sino a non riuscire più a sopportarli. In questo modo il sistema generale, il sistema dell’anima, insegna loro come trovare la giusta connessione fra noi e gli indica dove si trovano. E così via sino alla fine!

Solo quando tutte le trasgressioni sono rivelate ed un amore unificato è rivelato sopra di loro, allora una persona è sicura di essere davvero giusta. E’ impossibile giungere a questo stadio se non abbiamo scoperto quello che c’è di perverso dentro di noi.

Il Creatore rivela questo dentro di noi; dopo tutto non c’è nulla di nuovo, tutto viene dalla sorgente delle nostre anime. Tutti i “crimini” sono dentro la persona, ed essa è obbligata a rivelare questa cosa. La rivelazione avviene per gradi, non immediatamente, secondo le qualità, le abilità e le relazioni con il mondo che gli vengono concesse. Qui deve essere in connessione con il Creatore, grato verso di Lui, e deve coprire tutto con l’amore.

Una persona non riceve ciò che non è in grado di sopportare. Il male viene rivelato solo una volta che il Creatore ci fa vivere determinate circostanze, in modo che ognuno possa innalzarsi al di sopra del male stesso, superarlo e coprirlo con l’amore.
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Dalla trasmissione di KabTV “I Segreti del Libro Eterno” 6/07/16

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