Qual è la causa della sofferenza?

Domanda: Perché, se per una persona non è ancora arrivato il momento della correzione, essa ha comunque bisogno di soffrire ancora? E, durante le migliaia di generazioni che si sono succedute fino al 1995, quando la saggezza della kabbalah era nascosta, cosa avrebbero potuto fare le persone, oltre a soffrire?

Risposta: La sofferenza è provocata dal fatto che il nostro egoismo si deve sviluppare al punto in cui esso vorrà veramente i piaceri superiori, speciali, ed eterni.

Quindi abbiamo avuto una lunga strada da percorrere, a partire dalla creazione degli atomi, delle molecole, del suolo e dell’acqua, poi sono arrivati gli organismi primitivi, le piante, gli animali, e, infine, l’essere umano nel suo stato attuale. Questo è stato davvero un lungo cammino e tutto questo è avvenuto nella sofferenza.

Solo oggi abbiamo cominciato a svilupparci nella nostra fase finale. Ma noi ora abbiamo la possibilità di progredire con l’aiuto della saggezza della Kabbalah, che è un metodo speciale con il quale è possibile attirare la Luce Superiore.

E allora noi potremo avanzare per la via dell’Achishena (affrettando il tempo), accelerando il nostro sviluppo senza che la natura ci spinga attraverso la sofferenza, ma con il desiderio di andare avanti anticipando l’arrivo al traguardo finale. È in questo modo che la sofferenza si ferma. Ciò significa che è possibile “correre” in avanti verso l’obiettivo della creazione più veloce del “bastone” che è sempre alle nostre spalle, in modo che non ci colpisca.

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Dalla lezione di Kabbalah in lingua russa del 28/08/16

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