Il prossimo 25 gennaio, a Napoli, i miei studenti, nonché docenti dell’Accademia di Kabbalah, presenteranno in un evento gratuito, il libro “Incontrare la Kabbalah” con workshop esperenziali e sezione di domande e risposte.
Dan Vittorio Segre, z.l., scrisse l’introduzione di questo libro. Di seguito un estratto:
“Kabbalah significa (conoscenza) ricevuta. È un metodo scientifico segretamente riservato per secoli a insegnanti e alunni scelti, rivelato a tutti a partire dal secolo scorso da grandi Maestri come Rav Yehuda Ashlag e il figlio Rav Baruch.
Il movimento Bnei Baruch fondato e guidato dal suo discepolo, il prof. Michael Laitman, mira a diffondere nella società contemporanea, in un linguaggio moderno e plurilinguistico, un approccio nuovo alla spiritualità.
Questo testo per principianti presentato per la prima volta al pubblico italiano è un primo passo sul cammino antico di presa di coscienza dell’interdipendenza esistente fra Creazione e Increato e del ruolo dell’umano in essi”.
Maggiori informazioni su: https://kabbalah-napoli.eventbrite.it
Domanda: Le linee orizzontali e verticali delle lettere dell’alfabeto ebraico, mostrano la direzione nella quale si diffonde la Luce e hanno un significato spirituale. Le lettere delle altre lingue hanno le stesse caratteristiche spirituali?
Risposta: Ogni linguaggio, non solo quelli usati dall’uomo, ma anche i versi degli animali, ha una propria sorgente spirituale, una radice spirituale, ma noi non abbiamo il codice per decifrarli tutti.
Noi scopriamo la lingua ebraica quando entriamo nel mondo spirituale. Per questo motivo, alcuni scienziati, come Newton, hanno studiato l’ebraico, rendendosi conto che questo era il mezzo per accedere al “computer spirituale” dell’universo.
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