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Yeshivat Haverim Mondiale – 23.10.2016

Yeshivat Haverim Mondiale
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Lezione quotidiana di Kabbalah – 23.10.2016

Preparazione alla lezione
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Scritti di Rabash, lettere, Lettera 76
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Comprendere un Kabbalista

Dr Michael LaitmanDalla Torah (Deuteronomio, Ekev, 10:3-5): “Così feci un’arca di legno d’acacia e tagliai due tavole di pietra simili alle prime; poi salii sul monte con le due tavole in mano. E l’Eterno scrisse sulle tavole ciò che aveva scritto la prima volta, cioè i dieci comandamenti che l’Eterno aveva proclamato per voi sul monte, di mezzo al fuoco, il giorno dell’assemblea. Quindi l’Eterno me le consegnò.

Allora mi voltai e discesi dal monte; misi le tavole nell’arca che avevo fatto; e là esse rimangono, come l’Eterno mi aveva ordinato”.

Questo parla degli stessi Dieci Comandamenti ma ad un livello completamente differente. È come dire le stesse parole ad un bambino, ad un adolescente e ad un adulto, tutti capiscono in maniera differente, lo accettano e lo mettono in pratica in modi diversi.

Questi comandamenti sono per una generazione differente, pertanto sono differenti. È proprio il modo in cui questo processo deve accadere e così accadde con i due Templi, quando Rabbi Akiva rise della distruzione del Primo Tempio e disse: “Adesso credo che avverrà esattamente ciò che deve avvenire”.

Domanda: Ma cosa sentì la gente che vide la tragedia, vedendo lui, Il capo della generazione, che rideva nel momento in cui tutti piangevano?

Risposta: Sono due livelli di conseguimento. Il problema è che la gente non capisce i kabbalisti; per comprenderli bisogna elevarsi al loro livello. Non c’è altro modo. Si dice “Chi aumenta la conoscenza, aumenta il dolore” (Ecclesiaste 1:18). Di fatto, il kabbalista si preoccupa più degli altri, ma gioisce anche di più.

Domanda: Se una generazione non comprende il kabbalista, cosa si aspettava Baal HaSulam quando scrisse i suoi articoli?

Risposta: Il fatto è che per la generazione deve esserci qualche informazione, ma non ci fu. Il kabbalista lavora solo quando riceve un determinato compito dall’alto.

Baal HaSulam non servì l’ultima generazione, anche se scrisse un po’ riguardo a questa. Visse in un tempo molto difficile, con la creazione dello stato di Israele, la seconda guerra mondiale, l’olocausto e la morte degli ebrei. Lavorò specificamente per accettare e dare forma spirituale alla gente nell’epoca in cui visse nella terra d’Israele e per mettere le basi per l’ultima generazione.

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Dalla trasmissione di KabTV “I Segreti del Libro Eterno” 16/05/16

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