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L’uomo non vive di solo pane

Dr. Michael LaitmanDomanda: Cosa significa “La manna, che tu non conoscevi e nemmeno i tuoi padri avevano conosciuto”? (Torah, “Deuteronomio”, 8:3)

Risposta: I padri non avevano grandi desideri egoistici e non attraversarono lo stato del deserto.

I nostri padri Abramo, Isacco e Giacobbe sono Keter, Hochma e Bina. Loro avevano dei desideri piccoli e leggeri, e pertanto sono chiamati santi padri, dato che la qualità di Bina (dazione) era naturale per quei desideri che si rivelarono in quel momento.

Pertanto, noi dividiamo tutta la storia in padri e figli. I padri sono HBD (Hochma, Bina, e Daat o Keter, Hochma e Bina), cioè la parte della testa del Partzuf (corpo spirituale). I figli sono HGT (Hesed, Gevura e Tifferet). E la parte inferiore del Partzuf, NHY, siamo noi, cioè i figli dei figli.

Commento: Ma i padri provavano ancora dolore, dopotutto Abramo chiese: “E come conquisterò questa terra?”

Risposta: Naturalmente lo stava chiedendo in anticipo, perché la parte della testa sente e crea la base per l’intera correzione futura fino alla correzione finale.

Domanda: Come possiamo spiegare la frase: “L’uomo non vive soltanto di pane, ma vive di tutto quello che procede dalla bocca del Signore”.

Risposta: Ci sono qualità che sono chiamate pura Bina, la luce di Hassadim, la luce della dazione, questo è il pane; e ci sono qualità quando si trova all’interno della luce di Hassadim, la quale diffonde la luce di Hochma. Questa è chiamata dazione completa, ricevere con l’intenzione di dare. Così voi utilizzate i Kelim (vasi) egoistici anche per la dazione.

Poiché questa luce ancora più grande è richiesta dall’alto, essa illuminerà e correggerà i vostri desideri egoistici in altruisti, al di sopra di Bina, a livello di Hochma. Allora usate quell’energia, quella luce che viene direttamente dal Creatore.

E su questo è detto: “Ma vive di tutto quello che procede dalla bocca del Signore”. Questa è la doppia correzione in due fasi. Ma nella qualità di Bina che rappresenta il pane, ci sono tutti i tipi di variazioni.

Per esempio, a Pasqua noi non mangiamo pane. Dato che il pane normale durante l’impasto viene mescolato all’acqua per più di diciotto minuti (cioè nove Sefirot della luce diretta e nove Sefirot della luce riflessa), si considera essere in connessione con Malchut e perciò non possiamo usarlo, perché la connessione con Malchut non ci consente di uscire dall’Egitto.

Pertanto, l’esodo dall’Egitto, cioè la separazione da Malchut, è simboleggiato dal pane azzimo, chiamato Matzah. Questa è una delle varietà della qualità di dazione.

E dopo la Pasqua comincia la festa della ricezione della Torah, la festa di Shavuot, durante la quale si mangiano tutti i latticini, perché il latte è una qualità della dazione e simboleggia la celebrazione del dono della Torah.

Tutte queste azioni sono calcolate nella parte della testa del Partzuf o anima. E dopo questo, arriva la qualità dei figli, tutte quelle qualità che il popolo d’Israele ha acquisito sotto la guida di Mosè. Noi ci troviamo alla fine dello sviluppo e siamo considerati i figli dei figli.
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