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Lezione quotidiana di Kabbalah – 24.08.2016

Preparazione alla Lezione
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Scritti di Rabash, “I gradini della scala” del 1988, articolo 12
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Scritti di Baal HaSulam, articolo “Lo Shofar del Messia”
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Ricompensa e punizione sono entrambe a mio favore

Dr. Michael LaitmanDalla Torah (Deuteronomio, “Eikev”, 7:14-15): “Tu sarai benedetto sopra tutti i popoli; ei non vi sarà nel mezzo di te, e del tuo bestiame, né maschio, né femmina sterile. E il Signore rimuoverà da te ogni malattia; e non ti metterà addosso alcuna di quelle funeste infermità di Egitto, delle quali tu hai avuto conoscenza; anzi le getterà addosso a tutti i tuoi nemici.

Tutto ciò che vi sembra cattivo nella vostra vita sono delle percosse dirette all’egoismo e non a voi. Supponiamo che ora mi connetta al mio egoismo e lavori per lui. In seguito comincerò ad allontanarmene gradualmente, e quindi tutte le botte che arriveranno  attraverseranno l’egoismo e non me. Sono contento che il mio egoismo prenda le botte, perché questo mi aiuta ad allontanarmene maggiormente. Pertanto le botte e le punizioni di cui parla la Torah mi aiutano ad avanzare più velocemente.

Esse vengono avvertite da me non sotto forma di punizioni, ma come qualità egoistiche che appaiono dentro di me e che mostrano quanto l’egoismo mi danneggia, quanto dolore sento, le sofferenze e i problemi al suo interno, e quanto lo odio. Attraverso queste punizioni io posso allontanarmi dall’egoismo sempre di più, fino a raggiungere lo stato chiamato “la terra di Israele”. Perciò è scritto: “quelle funeste infermità di Egitto, delle quali tu hai avuto conoscenza; anzi le getterà addosso a tutti i tuoi nemici”, ovvero sul mio egoismo, e io mi allontanerò sempre di più dall’Egitto verso la terra di Israele.

Ne consegue che entrambi i premi e le punizioni siano a mio vantaggio. Se io osservo tutto correttamente, il più e il meno sono entrambi inclusi nel risultato.

La cosa più importante è ciò che enfatizzo con il mio egoismo, il mio “io”, o con quel punto nel cuore che mi conduce alla spiritualità. Abbiamo solo bisogno di mantenere il punto nel cuore che vuole essere al di sopra dell’egoismo e di valutare correttamente i nostri stati. E allora non abbiamo bisogno d’altro.

Anche se l’uomo si indebolisce e improvvisamente si concede alcune cose, lasciatelo fare, però sotto controllo “E adesso mi permetto di rilassarmi per mezz’ora”. Non importa quello che fa, ma lui sa di aver deliberatamente barrato questa mezz’ora dalla sua vita, nel senso che non scompare da sola.

In altre parole, se egli ha un desiderio fastidioso, è meglio arrendersi ad esso per mezz’ora al giorno, in modo da non rovinare le restanti 23 ore e mezza. Tra l’altro gli psicologi consigliano la stessa cosa per sbarazzarsi di un desiderio ossessivo. È la stessa cosa per l’uomo quando è obbligato a mangiare, il corpo lo richiede!

[191022]

Dalla trasmissione di KabTV “I Segreti del Libro Eterno” 13/04/16

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