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“E non desidererai la casa del tuo prossimo …”

Dr. Michael LaitmanDalla Torah (Deuteronomio, 5:21): “E tu non desidererai … la casa del tuo prossimo, il suo campo, il suo schiavo, la sua serva, il suo bue, il suo asino, né alcuna cosa che appartenga al tuo prossimo”.

L’uomo deve essere connesso agli altri così tanto che potrebbe essere attratto non solo dalle persone stesse, ma anche dalla loro ideologia, e potrebbe essere immerso nella loro percezione del mondo. Allo stesso tempo, lavora per la dazione con i loro desideri e qualità come se fossero suoi.

Rivestendosi negli amici, che presumibilmente esistono fuori di lui, egli deve lavorare invece verso la corretta percezione del mondo attraverso ciascuno di loro. Dopo tutto, noi siamo ruote dentate all’interno di un sistema gigante.

Pertanto l’uomo deve comprendere come poter piegare un po’ la piccola ruota dentata allontanandola da lui e come rivestendosi in essa, farla funzionare correttamente. Ed egli ha bisogno di fare così con ogni piccola parte dell’enorme organismo lavorando attraverso ognuno per la dazione e per l’amore. E questo significa “Tu non desidererai… la casa del tuo prossimo, il suo campo, il suo schiavo, la sua serva …”.
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Dalla trasmissione di KabTV “I Segreti del Libro Eterno” 16/03/16

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