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“Tu non ruberai”

Dr. Michael LaitmanDalla Torah (Deuteronomio 5:19): “E tu non ruberai…”

Abbiate cura di non desiderare per voi stessi quei riempimenti e quei piaceri che vengono rivelati nella qualità di dazione. Questo è chiamato rubare.

È proibito trasferire qualsiasi cosa dalla “dimora” del Creatore ai nostri desideri egoistici.

Non importa se tutto il piacere svanisce all’istante. È comunque rubare.

D’altra parte, se la Torah dice che questo è proibito, significa che questo è impossibile, e non sarete in grado di usare alcunché a vostro beneficio, cioè rubare o commettere adulterio. Nel mondo spirituale non vi sarà permesso farlo, poiché lì la legge si trova sopra di voi.

Quindi la Torah ci dà le istruzioni su come regolarci esattamente per soddisfare le leggi spirituali.
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Dalla trasmissione di KabTV “I Segreti del Libro Eterno” 16/03/16

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Il patto con ogni generazione

Dr. Michael LaitmanDalla Torah (Deuteronomio, 5:01-03): “Mosè convocò tutto Israele e disse loro: “Ascolta, Israele, le leggi e le norme che oggi io proclamo dinanzi a voi: imparatele e custoditele e mettetele in pratica. Il Signore nostro Dio ha stabilito con noi un’alleanza sull’Oreb. Il Signore non ha stabilito questa alleanza con i nostri padri, ma con noi che siamo qui oggi tutti in vita”.

Il patto è stabilito con ogni generazione. Questo è il programma della creazione che permea tutte le generazioni e che noi dobbiamo compiere fino alla fine della nostra vita sulla Terra.

Al nostro mondo dobbiamo apportare l’equilibrio, la conoscenza del Creatore, e dobbiamo sollevare l’umanità al grado successivo, nel quale essi riveleranno pienamente la forza superiore e cominceranno ad esistere in due mondi contemporaneamente: nel nostro mondo e nel mondo superiore.

Dalla Torah (Deuteronomio, 5:04-07): “Il Signore vi ha parlato faccia a faccia sul monte dal fuoco, mentre io stavo tra il Signore e voi, per riferirvi la parola del Signore, perché voi avevate paura di quel fuoco e non eravate saliti sul monte. Egli disse: Io sono il Signore, tuo Dio, che ti ho fatto uscire dal paese di Egitto, dalla condizione servile. Non avere altri dèi di fronte a Me”.

Esiste solo una forza superiore che controlla tutto con bene assoluto.

Nella misura in cui l’uomo è equivalente ad essa, sente questo bene ed esiste in esso. E nella misura in cui egli si trova in opposizione alla forza superiore, sente la mancanza del bene, la cosiddetta “eclisse” di benevolenza rispetto a se stesso, e lui deve capire di oscurarsi dal Creatore.

Pertanto, dobbiamo neutralizzare l’oscurità attraverso la nostra correzione interiore e cambiare la nostra percezione egoistica della realtà in una altruistica.

È scritto: “Non avere altri dèi di fronte a Me”; vale a dire, prima di tutto il valore della qualità della dazione e dell’amore.

Domanda: Qui si dice che Mosè stava in piedi tra il Signore e il popolo. Come faccio io, come uomo, a stare in piedi tra il Creatore e me?

Risposta: La qualità chiamata Mosè è una qualità di assoluta dazione e amore attraverso la quale, come attraverso una lente di percezione, passa a noi il governo del Creatore.

Mosè è un esempio per tutti. Perciò egli dà istruzioni ai figli d’Israele per ogni azione. E tutti coloro che eseguono queste istruzioni sono in completo accordo con il Creatore.

Commento: La Torah specifica il motivo per cui le persone dovrebbero guardare tutto attraverso la qualità di Mosè: “perché voi avevate paura di quel fuoco e non eravate saliti sul monte”.

Risposta: I figli di Israele non volevano salire sulla montagna. Loro non avevano né il diritto né la capacità di farlo, poiché avevano paura di non essere in grado di resistere alle condizioni che erano state date loro.

E solo la qualità della nazione chiamata Mosè, come Bina pura, è in grado di scalare la montagna, essere nel patto, nel contratto e in connessione con il Creatore. Pertanto, l’intera Luce e tutta la Torah arrivano attraverso la qualità spirituale chiamata Mosè.

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Dalla trasmissione di Kab.TV “I Segreti del Libro Eterno” 03/09/16

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“E non desidererai la casa del tuo prossimo …”

Dr. Michael LaitmanDalla Torah (Deuteronomio, 5:21): “E tu non desidererai … la casa del tuo prossimo, il suo campo, il suo schiavo, la sua serva, il suo bue, il suo asino, né alcuna cosa che appartenga al tuo prossimo”.

L’uomo deve essere connesso agli altri così tanto che potrebbe essere attratto non solo dalle persone stesse, ma anche dalla loro ideologia, e potrebbe essere immerso nella loro percezione del mondo. Allo stesso tempo, lavora per la dazione con i loro desideri e qualità come se fossero suoi.

Rivestendosi negli amici, che presumibilmente esistono fuori di lui, egli deve lavorare invece verso la corretta percezione del mondo attraverso ciascuno di loro. Dopo tutto, noi siamo ruote dentate all’interno di un sistema gigante.

Pertanto l’uomo deve comprendere come poter piegare un po’ la piccola ruota dentata allontanandola da lui e come rivestendosi in essa, farla funzionare correttamente. Ed egli ha bisogno di fare così con ogni piccola parte dell’enorme organismo lavorando attraverso ognuno per la dazione e per l’amore. E questo significa “Tu non desidererai… la casa del tuo prossimo, il suo campo, il suo schiavo, la sua serva …”.
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Dalla trasmissione di KabTV “I Segreti del Libro Eterno” 16/03/16

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Non credete a me, scopritelo voi stessi

Dr. Michael LaitmanDomanda: Perchè dovrei crederle?

Risposta: Lei non deve credere a me, poiché non può percepirmi veramente e non può capire se le cose che dico sono vere oppure no. Se l’uomo comprende la saggezza della Kabbalah, sa di cosa sto parlando e se non comprende, come può esprimere il suo disaccordo dalla prospettiva del non comprendere?

La saggezza della Kabbalah non è un sistema di informazioni che viene offerto ed insegnato all’uomo, ma è un sistema di guida ed una serie di istruzioni che conducono alla rivelazione del mondo superiore. Allora l’uomo può studiare e comprendere indipendentemente, e questo è il motivo per cui non te ne posso parlare.

L’uomo non ha i giusti strumenti o vasi, ovvero, i sensi e gli attributi giusti per percepire il mondo superiore, perché questo viene conseguito solo quando egli assomiglia e si eguaglia ad esso. Anche quando legge i libri di Kabbalah e non comprende nulla.

Io posso solo spiegare il metodo per raggiungere la sensazione del mondo superiore e come possiamo avanzare verso esso, come entrarvi tramite la connessione tra gli amici, attirando la Luce Circostante su di noi, ecc. L’uomo comincerà a percepire e a raggiungere questo quando diventerà un kabbalista.

Domanda: Possiamo chiamarla la parte nascosta della Torah? Quello che i libri di Kabbalah descrivono è la parte rivelata e quello che è conseguito la parte nascosta?

Risposta: Al contrario, la parte nascosta è la parte che i libri descrivono, i livelli, le ascese, le rivelazioni, ecc., perché quando l’uomo legge non capisce ciò che legge, ma quando consegue percepisce il mondo superiore, gli viene rivelato, mentre rimane nascosto a tutti gli altri.
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Dalla lezione di Kabbalah in russo 20/03/16

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Il Postulato Assoluto

Dr. Michael LaitmanDomanda: Perché le religioni non uniscono ma invece ognuna spinge per soffocare le altre?

Risposta: Accade perché tutte le fedi e le religioni sono completamente egoiste. Le guerre religiose e gli attacchi sono proseguiti per centinaia di anni, e ad oggi non cessano, specialmente nell’Ebraismo, nel quale sono apparse molte fazioni e denominazioni religiose che si sono messe in competizione una contro l’altra.

Le religioni sono un prodotto dell’egoismo umano, quindi non esiste una ragione per cui aspettarsi qualcosa di buono da loro. Sono davvero “l’oppio dei popoli”.

I religiosi non applicano la regola generale “Ama il prossimo tuo come te stesso” (Levitico 19:18). In generale, dove e come esse sostengono questa Mitzvah (precetto)?

La Saggezza della Kabbalah non ha alcuna connessione con le religioni, e questa è anche l’essenza del problema. Abbiamo un grande scontro con le diverse organizzazioni religiose, le quali credono che, attraverso l’esecuzione di azioni meccaniche, l’uomo si assicuri il mondo a venire.

La Kabbalah afferma che con la realizzazione meccanica, l’uomo non avrà il mondo a venire ma rimarrà un egoista. Se non c’è un’ascesa al di sopra della propria natura egoista, che tipo di mondo spirituale potrà esserci per lui?Il mondo a venire è un mondo di altruismo che l’uomo costruisce mentre si trova in questo mondo, tramite la realizzazione del princìpio “Ama il prossimo tuo come te stesso”. Ne consegue che le religioni comprano semplicemente le persone e nient’altro.

Commento: È interessante che nulla vieta alle persone che studiano la saggezza della Kabbalah di rimanere nella propria religione.

Risposta: Ogni uomo che lo desidera, può essere coinvolta nella saggezza della Kabbalah, nonostante la sua religione. Baal HaSulam scrive su questo nel suo libro L’ultima generazione”.

L’appartenenza ad una religione o ad un’altra non preoccupa l’uomo che può mantenere tranquillamente le sue abitudini. Ma internamente, egli deve cambiare in altruismo, elevandosi al di sopra della sua natura egoista. Questo è ciò che differenzia la saggezza della Kabbalah dalla religione. Tutto il resto è una tradizione che può essere mantenuta o meno, ma è un problema personale. Tuttavia, elevarsi al di sopra del proprio egoismo tramite la saggezza della Kabbalah è un postulato assoluto.
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Dalla lezione di Kabbalah in russo 20/03/16

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Gli esperimenti dei kabbalisti

Dr. Michael LaitmanDomanda: Nelle scienze naturali, gli esperimenti si praticano per comprendere la natura. Anche i kabbalisti praticano degli esperimenti nella natura superiore?

Risposta: I kabbalisti hanno solo questi esperimenti, ma avvengono ogni secondo, perché un kabbalista è in comunicazione costante con lo sforzo degli amici nel così detto gruppo kabbalistico.

Quando l’uomo interagisce con persone di idee affini, essi hanno la possibilità di variare insieme i propri desideri e rafforzare certe combinazioni. Come risultato hanno un numero infinito di combinazioni mutue e quindi influiscono la Luce Superiore.

Tutto questo succede mentre si studia dalle fonti kabbalistiche fondamentali, quando sono in contatto con la Luce Superiore che influisce su di loro mentre loro stessi influiscono la Luce Superiore stessa. Uno ad uno tutti sono influenzati da questo.

Così esiste una grande affluenza di informazioni. Ma non è difficile, dato che esse arrivano ai kabbalisti non in quantità ma sotto forma di sentimenti. Il kabbalista fluttua in questo come nella musica. Tutto è assolutamente armonioso, l’uomo capta l’essenza dell’armonia e per questo motivo non si stanca. Al contrario, l’uomo si sviluppa solo a partire da questo, riempiendosi di pace suprema.
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Dalla lezione di Kabbalah in russo 28/02/16

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