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I primi passi

Dr. Michael LaitmanQuando il punto nel cuore si attiva, esso attira l’uomo così fortemente al Creatore che è egli pronto a fare di tutto per soddisfare questo desiderio. Questo deriva dal fatto che tale desiderio è il desiderio più elevato dell’uomo.

Così, con occhi ardenti, l’uomo trova la sua via verso lo studio della Kabbalah ed è pronto ad accettare tutte le condizioni. All’inizio non capisce e non percepisce niente di ciò che viene insegnato; è come se fosse in un bozzolo, dentro se stesso.

Continua a studiare regolarmente e partecipa a tutti gli eventi, in quanto vuole essere accettato come membro e parte del gruppo di studio della saggezza della Kabbalah. Dopo circa un paio di mesi, percepisce una sensazione di discesa e sprofonda nell’oscurità, nell’indifferenza, nella debolezza; la Luce diminuisce e non capisce che cosa gli stia succedendo.

Questo è il segno che nell’uomo è stato rivelato il primo strato, quello più sottile del suo egoismo spirituale; inoltre è immerso quotidianamente nel suo egoismo materiale, proprio come tutte le altre persone. Ciò significa che è stato rivelato un nuovo strato spirituale dell’ego sotto lo strato del suo ego materiale. Nonostante l’uomo non comprenda cosa gli sta succedendo e non percepisca alcun cambiamento, questo stato è diverso da tutti gli altri stati che ha attraversato nella sua vita, uno stato nebbioso che non comprende.

La rivelazione del nuovo stato di egoismo avviene come risultato della sua partecipazione alle lezioni di Kabbalah nel gruppo, agli eventi del gruppo e, proprio grazie a questa sua partecipazione nel gruppo kabbalistico, egli riceve la sua prima porzione di Luce che Riforma. La Luce riforma l’uomo e lo riconduce al Creatore, alla Luce, alla qualità dell’amore e dazione verso gli amici prima e gradualmente verso tutta l’umanità, attraverso azioni reciproche avanzate.

È scritto: “Tu mi hai accerchiato da dietro e davanti”. Per prima cosa nell’uomo si rivela un nuovo strato dell’ego, l’inclinazione al male e ci si aspetta che la persona risponda nella giusta maniera. Generalmente parlando, la risposta corretta è la preghiera, la richiesta di aiuto al Creatore per innalzarsi al di sopra dell’egoismo e, nonostante i disturbi, egli potrà scoprire e vedere come il suo egoismo gli fosse stato inviato e rivelato in lui dal Creatore in persona. Il Creatore gli sta dando un’occasione di innalzarsi al di sopra di tutti gli ostacoli in modo che sia costantemente consapevole dell’unicità del Creatore stesso e della Sua guida buona e assoluta (che non c’è nulla tranne Lui e che Lui è buono e benefico).

Il problema con un principiante è che non sa controllarsi quando scopre il suo nuovo desiderio, la variazione nella dimensione del desiderio. Sembra che tutto il mondo collassi, che il metodo non sia realistico, ecc. Egli si lamenta non di se stesso e non del Creatore, ma dell’insegnante e del luogo di studio.

A questo punto, molti lasciano lo studio con un’attitudine negativa. Non esiste un numero così massiccio di persone che abbandonano altri metodi o discipline poiché in nessun altro metodo si studia come uscire dal proprio egoismo. D’altra parte, in un gruppo di studenti come in Bnei Baruch ci insegnano a “sacrificare” il nostro egoismo, la nostra natura per acquisire la qualità dell’altruismo, la natura del Creatore.

Pertanto, si dice della Saggezza della Kabbalah che “mille entrano allo studio e solo uno riesce a diventare un istruttore (alla Luce). Ma anche i 999 studenti che non hanno raggiunto la Luce rimangono comunque in contatto con essa e la loro ricompensa è molto alta. (Vedi gli scritti di Baal HaSulam). Coloro che lasciano il metodo e specialmente quelli che ne parlano contro, lo fanno perché non lo possono acquisire, perché sono troppo pigri e si mantengono ancora più distanti dalla correzione della propria anima.
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