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Lezione quotidiana di Kabbalah – 13.04.2016

Preparazione alla Lezione
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Scritti di Rabash, articoli “I gradini della Scala”, articolo 15 (1990)
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Zohar per tutti, capitolo “Shmot”, articolo “Il re d’Egitto morì”, voce 340
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Scritti di Baal HaSulam, TES, Volume 6, parte 15, punto 7
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Scritti di Baal HaSulam, articoli “Shamati”159 “Ed avvenne dopo tanti giorni”
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Dissipare i miti sulla Kabbalah, parte 2

Dr. Michael Laitman“I 40 anni” nella Kabbalah

Domanda: Esiste la diceria sul fatto che l’uomo può cominciare a studiare la Kabbalah solo dopo i 40 anni, è vero?

Risposta: Esiste un gran malinteso sul fatto che non si può cominciare a studiare la Kabbalah fino al compimento dei 40 anni. Nella saggezza della Kabbalah il numero 40 si riferisce al livello di Bina.

La persona che ha raggiunto il livello di Bina ottiene la caratteristica assoluta della dazione, nella quale può rivelare completamente la grande Luce di Chochma che governa l’universo. Così, la saggezza della Kabbalah ha due parti: quella prima del livello di Bina e quella al di sopra di questa. Tutti possono studiare la Kabbalah fino al livello di Bina. Tuttavia, al di sopra di questa, possono continuare a crescere di più solo quelli che sono capaci.

Il livello di Bina è chiamato “I 40 anni”, pertanto, la gente può solo “studiare la Kabbalah” (ovvero ricevere la Luce di Chochma) quando raggiunge il livello di Bina, definito dal numero 40. Quindi, questo non ha niente a che vedere con l’età biologica della persona.

Come dimostrazione, ci sono esempi di cabalisti famosi che morirono giovani senza aver compiuto 40 anni, come l’ARI, Rabi Nachman di Breslav ed altri. Ovviamente avevano cominciato a studiare la Kabbalah molto prima dei 40 anni di età.

Ci fu anche la proibizione affinché le persone non sposate non studiassero la Kabbalah. Si considerava che l’uomo con famiglia fosse più stabile ed equilibrato e, come risultato, fosse più adeguato allo studio. Tuttavia, a quei tempi, la gente era solita sposarsi intorno ai 16-17 anni di età.
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Dal programma alla radio israeliana 103 FM, 28/02/16

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Tutti possono studiare kabbalah

Lezione quotidiana di Kabbalah – 12.04.2016

Preparazione alla Lezione
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Scritti di Rabash, articoli “I gradini della Scala”, articolo 13 (1988)
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Zohar per tutti, capitolo “Shmot”, articolo “Mosè faceva il Pastore”, voce 371
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Scritti di Baal HaSulam, TES, Volume 6, parte 15, punto 6
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Scritti di Rabash, articoli I gradini della Scala”, articolo 21
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Dissipare i miti sulla Kabbalah, parte 1

Dr. Michael LaitmanAscolta Sarah

Domanda: La gente dice che solo gli ebrei possono studiare la Kabbalah, è vero?

Risposta: Ho un’altra domanda: chi sono gli ebrei? In origine chi studiava la saggezza della Kabbalah era chiamato ebreo.

Quelli che si riunirono intorno al nostro antenato Abramo si diedero il nome di ebrei. Egli ci portò dall’antica Babilonia alla terra di Canaan. La nazione di Israele ebbe origine da questo gruppo. “Ebrei (Yehudim)” proviene dalla parola “Unità (Yehud)”, connessione; vale a dire che il significato originale del concetto di “ebreo” si riferisce a colui che è impegnato nella Kabbalah.

Domanda: Cosa succede se un turco musulmano studia la Kabbalah?

Risposta: Non importa chi sia. Nell’antica Babilonia c’erano molte tribù e comunità. Quelli che si unirono ad Abramo si convertirono in “ebrei”.

In essenza, quella ebraica, non è una nazionalità come le altre. Si può essere francesi e diventare ebrei. Essere ebreo non vuol dire appartenere al proprio padre o alla madre, ma appartenere ad un’idea, all’aspirazione di trovare il significato della vita, lo scopo dello sviluppo.

Essere ebreo è una nozione spirituale, pertanto qualunque persona può essere ebrea. Un francese o un tedesco che si dedichi a questo approccio, alla forza superiore (il bene che fa il bene), nel quale non c’è nient’altro che questa forza e la legge di ama il prossimo come te stesso, diventa ebreo. Questo è ciò che determina essere ebreo.

Domanda: La donna può studiare la Kabbalah? Sono esistite donne cabaliste nel passato?

Risposta: Certamente! Tutte le antenate e profetesse ebree furono cabaliste. Fino alla distruzione del Tempio, tanto gli uomini quanto le donne della nazione di Israele possedevano il conseguimento spirituale. Vivevano simultaneamente nella sensazione dei due mondi come un tutt’uno.

Domanda: Risulta che non ci sono differenze tra gli uomini e le donne nella Kabbalah?

Risposta: Esiste una differenza. Come nel nostro mondo, la donna è diversa dall’uomo nella sua percezione della realtà e nel comportamento. Tuttavia, rispetto alla forza superiore e allo scopo della creazione entrambi hanno la stessa direzione; pertanto, qualunque persona può studiare la Kabbalah, non importa la nazionalità ed il genere.

Nei secoli scorsi ci furono profetesse come Hulda, Deborah, Miriam, madri ancestrali della nazione ebraica. I loro livelli spirituali erano anche superiori a quelli degli uomini. Non a caso il Creatore disse ad Abramo “Ascolta quello che ti dice Sarah”.

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Dal programma della radio israeliana 103 FM 28/02/16

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Lezione quotidiana di Kabbalah – 11.04.2016

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Scritti di Rabash “I gradini della Scala” Articolo 237 “La distinzione di mente e cuore”
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Scritti di Rabash “I gradini della Scala” Articolo 506 “Che ci aveva salvato della mano dei Pastori”
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Zohar per tutti, capitolo “Bamidbar” Porzione Shlah Lecha, Articolo “La nascita di Mosè”
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Scritti di Baal HaSulam, articolo “Questo è per Giuda”
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Scritti di Baal HaSulam TES, volume 6, parte 15, voce 5,  Articolo “La costruzione della Nukva di Zeir Anpin”
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Un’esistenza isolata

Dr. Michael LaitmanDalle News di (globalscience.ru): “Gli psicologi dicono che, nel prossimo futuro, la società cesserà di esistere. Questa affermazione è stata fatta da un gruppo di psicologi dopo una ricerca sociologica condotta su larga scala che ha fornito risposte alle loro domande.

“L’assunzione degli scienziati circa la divergenza tra l’uomo e la società è comprensibile. Infatti, per la maggioranza dei cittadini è sufficiente comunicare su internet, sulle reti dei social media, utilizzando programmi di trasferimento dati e altri strumenti che spostano l’interazione reale con gli altri ad un’interazione di sfondo.

Uno dei membri del gruppo di ricercatori afferma che “Noi sprechiamo troppo tempo su internet. Se non diminuiamo il tempo in cui siamo connessi online e non riduciamo la comunicazione attraverso i programmi di scambio virtuale, la crisi demografica arriverà prima di quello che si pensa”.

Il mio commento: Lo sviluppo dell’egoismo è inevitabile e ci porta ad una esistenza solitaria in cui ognuno si sente comodo e sicuro, ma allo stesso tempo ciascuno sperimenterà “la morte”, osservando come il movimento della vita sbiadisce e la depressione cresce. Sembra una solitudine confortevole e invece la depressione ci contraddice, e la ragione di questo è che la natura ci spinge verso l’unione, mentre il nostro ego si oppone. Queste due forze opposte ci condurranno ad una scelta, quella per cui dobbiamo integrare sia l’individualità che la connessione, cioè “l’amore al di sopra dell’ego”.
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Tutte le nostre decisioni provengono dall’ultima meta

Dr. Michael LaitmanDomanda: Come possiamo prendere decisioni corrette nel momento giusto?

Risposta: Nella vita dobbiamo prendere ogni decisione come se lanciassimo un gancio all’obbiettivo finale, con la voglia di prenderlo e avvicinarci a lui.

In questo modo dobbiamo far fronte a tutte le piccole decisioni che dobbiamo prendere lungo il percorso, come mangiare, dormire, studiare, lavorare, educare ai nostri figli, la relazione con il nostro coniuge, e così via.

Questo significa che ogni decisione che prendiamo nella vita, dalla più piccola alla più grande, deve essere per prima cosa legata al nostro obbiettivo finale e dopo procedere di conseguenza.

È come nello sport per esempio, se vuoi vincere una medaglia olimpica, tutte le tue azione devono essere dirette a questo obbiettivo.

Nella saggezza della Kabbalah, l’obbiettivo finale è la rivelazione del Creatore, quindi tutte le nostre decisioni devono essere prese di conseguenza.

Dalla lezione di Kabbalah in russo del 17/01/16

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L’intenzione del Creatore

Dr. Michael LaitmanDomanda: Come ci si deve orientare verso la corretta percezione di ciò che ci succede?

Risposta: Di questo si parla nel più importante articolo sul lavoro spirituale dell’uomo “Non esiste nulla tranne Lui”. Cominciando dal mattino, devi costantemente orientarti a sentire di trovarti in un mondo nel quale il Creatore è il solo ed unico potere e volere che costruisce e gestisce il mondo.

Ed insieme ad ogni cosa che assorbi e a dispetto di qualsiasi cosa che potrebbe capitarti, devi solamente rafforzare la tua inclinazione e desiderare, stando nella consapevolezza che tutto quello che sta succedendo alle persone e ciò che è intorno a loro, compreso quello che succede a te, è tutta intenzione del Creatore. Egli è il primo e dopo di Lui vengono tutte le caratteristiche del nostro mondo che agiscono su di te e ti influenzano.

Ti devi esaminare costantemente, non cominciare a perdere e a deviare la tua intenzione interiore, poiché tutto quello che succede dentro ed intorno a te deriva dalla sola forza superiore. E malgrado i cambiamenti interiori ed esteriori, la ragione per tutto ciò che succederà è che io non cambierò il mio atteggiamento verso il Creatore quale unica ragione di ogni cosa.

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Lezione quotidiana di Kabbalah – 08.04.2016

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Scritti di Rabash “I gradini della Scala” Articolo 13 “Cosa” Ha dato il Forte nelle mani dei deboli nel Lavoro” (1991)
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Scritti di Rabash lettera 72
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Scritti di Rabash, “I gradini della Scala” articolo 22 “Cos’è una rosa tra le spine nel lavoro”
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Giocare con le sensazioni

Dr. Michael LaitmanDomanda: Spesso lei ci dice che la saggezza della Kabbalah è la scienza che viene captata nelle sensazioni. Ma può una scienza essere studiata senza l’intelletto, senza pensare?

Risposta: Naturalmente è impossibile. La saggezza della Kabbalah non è captata nei sensi, ma la percepiamo nei sentimenti. In seguito verifichiamo questi sentimenti: li frazioniamo, li mettiamo a confronto tra di loro, diamo loro dei numeri graduati come se li stessimo pesando.

La Kabbalah infatti, è giocare con i sentimenti, tuttavia essa li mette in ordine in modo sistematico, e noi cominciamo a vedere l’interazione dei desideri, quali sentimenti sorgono in ognuno di essi.

Nella Kabbalah misuriamo con estrema precisione tutti i sentimenti e diamo loro un nome numerico, determinando la loro forza, la direzione, le proprietà e così via. Pertanto, si ha una scienza dei sentimenti, poiché il desiderio è l’unica materia del nostro mondo.

La saggezza della Kabbalah è raffigurata come la scienza delle emozioni perché il desiderio è l’unica materia del nostro mondo, e ciò che viene percepito nel desiderio è chiamato sensazione, la quale è percepita come la Luce che aziona e influenza il desiderio. Questo significa che misurando i cambiamenti nel desiderio, misuriamo la Luce che lo aziona e lo influenza.

Domanda: Cosa viene per primo, la mente o il desiderio dell’uomo?

Risposta: Prima viene il desiderio e in seguito la mente, e questo è il modo in cui ci sviluppiamo. Da dove proviene la mente del bambino? È solo il risultato dello sviluppo del desiderio.

Quanto più è grande il desiderio che l’uomo ha, tanto più egli ha bisogno di una mente in grado di acquisire tutti i suoi desideri e di controllarli.
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Dalla lezione di Kabbalah in russo 17/01/16

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