Tutto dipende dal riconoscimento della meta

Dr. Michael LaitmanDomanda: Se tutto ha origine dal Creatore, come possono i Kabbalisti trovare la forza di giustificarLo come buono e benefattore?

Risposta: Fintanto che rimarremo dentro al nostro egoismo non potremo giustificare il Creatore come buono e benefattore. Se l’uomo guadagna qualcosa in maniera egoistica e ne riceve un certo grado di riempimento, si sente bene, ma se analizza le cose nella giusta maniera e vede che questo è dannoso, non è comunque in grado di benedire il Creatore e di ringraziarLo. Non può ringraziare il Creatore nemmeno quando riceve dei colpi invece del piacere.

Ma se l’uomo percepisce questi colpi come ordini, come una richiesta per avvicinarsi al Creatore, li apprezza in una maniera completamente diversa e riceve uno stato nel quale ringrazia il Creatore per questi, che vuol dire che sembra che baci il bastone col quale il Creatore la colpisce. Tutto dipende dalla consapevolezza della meta.

In altre parole, finché l’uomo si identifica con il proprio egoismo, sente i colpi su se stesso, ma nel momento in cui smette di sentire il proprio ego, smette di percepire i colpi che riceve, poiché comincia a considerare il suo ego come un animale che gli sta di fianco.

Io sono l’essere umano e questo animale è accanto a me, lui sente i colpi mentre io no. Noi dobbiamo raggiungere questo stato nel quale siamo staccati da questo animale, dall’ego, e quindi l’essere umano in noi sarà felice mentre l’animale soffrirà, dal momento che questo è ciò per cui stato creato in base a quanto detto da Baal HaSulam. L’uomo è anche più felice quando il suo animale soffre, dal momento che è, in realtà, dalla sofferenza dell’ego che ascende al di sopra di esso.
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Dalla Lezione di Kabbalah in lingua russa del 03/01/2016

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