Guardare il mondo con occhi nuovi

Dr. Michael LaitmanDomanda: Come possiamo scoprire il Creatore in ogni azione che compiamo? Dopo tutto, abbiamo desideri personali, sociali e di gruppo. Come possiamo focalizzarci di nuovo ogni volta?

Risposta: Quando comincio a studiare la Saggezza della Kabbalah, questo mondo ancora mi domina. I giri in macchina o in autobus, le faccende domestiche, andare in banca o all’ufficio postale, vedere persone diverse, i posti, le notizie, la TV, Internet con tutta la sua confusione: sono completamente assorbito da questo mondo.

La Kabbalah porta con sé diversi problemi che hanno lo scopo di costruire in noi uno spazio vuoto, di fare posto, di scuoterci e creare in noi una parte che non appartiene a questo mondo. Anche quando sono ancora confuso in questo mondo e non ci vado d’accordo, alla fine in qualche modo mi distacco da esso.

Non è che io non dipenda da esso ma che non ne sono dominato automaticamente. Qui, questo mondo, non mi domina e non ha il potere di dominare tutti nel mondo. Nella nostra vita ordinaria tutto è collegato: una persona nata e cresciuta nella giungla si comporta secondo le leggi della giungla. La stessa cosa accade per la giungla urbana, in ogni caso il mondo domina l’uomo e lo struttura dall’infanzia. Per darmi l’opportunità di guardare le cose in modo più obiettivo e indipendente quindi, devo essere scosso per fare posto dentro di me ad una nuova prospettiva, e questo richiede molto tempo. Io posso accorciare il tempo connettendomi al gruppo.

Se sono fortemente connesso agli amici, mi possono essere inviati più colpi, più sconvolgimenti, e allora avanzo più velocemente. Tuttavia, questi non sono colpi e problemi normali, ma colpi nella relazione che cerco di rendere più forte.

Se invece di rafforzare la mia connessione col mondo, rafforzo la mia connessione con gli amici del gruppo e mi concentro su questa, sentirò più colpi a questo riguardo e questo è il punto in cui voglio avere più discernimenti e più esperienza.

In questo modo posso accorciare i tempi: trasformando i colpi e i problemi esterni in quelli interni, rendendoli così più qualitativi. È impossibile farlo senza colpi, ma qui essi diventano intenzionali.

Comincio a preoccuparmi del gruppo e a prendermene cura nella mia connessione agli amici, nel mio atteggiamento verso lo studio e la divulgazione, e questa diventa la cosa più importante per me. Ora comincio a guardare il mondo in modo più obiettivo o almeno da un lato, non secondo i miei precedenti discernimenti sul mondo ma con nuovi discernimenti. Ora comincio a vedere tutto ciò che accade attraverso il principio: “Non esiste nulla tranne Lui”, attraverso i discernimenti del gruppo, e vedo tutto in maniera opposta.

Questo però succede molto lentamente. Prima faccio pendere la bilancia ogni volta un po’ a favore di questo mondo, che significa guardare tutto con occhi diversi: la famiglia, la casa, lo studio, gli amici, il mio mondo, la banca e le altre istituzioni come l’ufficio postale, l’assistenza medica, la sicurezza sociale, il sistema educativo, ecc. Sento tutto questo come un unico insieme chiamato il mio mondo, che si è chiarito nei miei vasi, nei miei desideri, ma devo ancora vedere l’unica leadership superiore che mi richiede lo stesso unico atteggiamento verso tutto. Così l’intera immagine diventa un luogo d’incontro tra il Creatore e me. Lui decide tutto e io Lo rivelo in ogni singolo dettaglio di questo mondo.

Questo è un ottimo discernimento e dovremmo raggiungerlo il più presto possibile in modo che da ora in poi inizieremo a prenderci cura della fase dell’Ibur (Concepimento).
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Dalla seconda parte della lezione quotidiana di Kabbalah 13/02/14, Il Libro dello Zohar

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