La via verso la meta della Creazione

Dr. Michael LaitmanDalla Torah (Numeri, 22:22-27): “Ma l’ira di Dio si accese perché egli era andato; l’angelo del Signore si pose sulla strada per ostacolarlo. Egli cavalcava l’asina e aveva con sé due servitori. L’asina, vedendo l’angelo del Signore che stava sulla strada con la spada sguainata in mano, deviò dalla strada e cominciò ad andare per i campi. Balaam percosse l’asina per rimetterla sulla strada. Allora l’angelo del Signore si fermò in un sentiero infossato tra le vigne, che aveva un muro di qua e un muro di là. L’asina vide l’angelo del Signore, si serrò al muro e strinse il piede di Balaam contro il muro e Balaam la percosse di nuovo. L’angelo del Signore passò di nuovo più avanti e si fermò in un luogo stretto, tanto stretto che non vi era modo di ritirarsi né a destra, né a sinistra. L’asina vide l’angelo del Signore e si accovacciò sotto Balaam; l’ira di Balaam si accese ed egli percosse l’asina con il bastone”.

Vediamo che lo spazio per l’esistenza dell’uomo diventa angusto. Prima è un campo, poi una strada e in seguito uno spazio ancora più angusto attraverso il quale non è possibile passare.

Questa è l’indicazione dei Dinim (Giudizi) e della difficoltà di osservare le leggi. Prima l’uomo usa l’ego senza limitazioni in tutte le situazioni della vita; in seguito scopre gradualmente come l’ego lo porti più vicino alla realizzazione, muovendolo contro la sua volontà verso la realizzazione della meta della creazione.

È possibile dire che all’inizio l’ego spinga l’uomo in avanti e lo seduca con il beneficio egoistico, garantendogli che tutto sarà suo e a suo beneficio. Balaam voleva questo e così continuò a camminare con la sua asina e quindi inizia la realizzazione della tappa, la restrizione dell’ego.

La restrizione dell’ego avviene in modo graduale, a livelli: Shoresh, Aleph, Bet, Gimel, Dalet, in cui i livelli diventano angusti. Più l’ego si avvicina alla realizzazione, più le condizioni diventano compresse e in definitiva l’ego si arrende al desiderio dell’uomo, diventando la base sulla quale l’uomo deve eseguire tutte le sue azioni, ovvero, comincia a lavorare con l’ego nella sua direzione opposta.

L’ego è pronto per essere usato con l’intenzione per amore della dazione e non nella forma in cui in origine voleva lavorare, ossia, per il suo bene. Così, l’azione della restrizione è quella di mostrare all’uomo la direzione da prendere.

Domanda: l’uomo deve comprendere questo temporalmente?

Risposta: Anche se egli non ascolta e non comprende, in definitiva, il continuo aumento di sofferenza lo farà ascoltare e gli darà una direzione chiara e precisa. Vediamo come l’umanità si è sviluppata ed è diventata più saggia come risultato di ciò che è accaduto attraverso tutta la storia, volontariamente o no, anche se accade molto lentamente è in modo poco piacevole.

Domanda: Se Balaam avesse ascoltato la voce del Creatore, per lui quindi non sarebbe stata la via della sofferenza?

Risposta: No, lui sarebbe ancora passato attraverso tutta questa sofferenza, altrimenti sarebbe stato impossibile avanzare. Baal HaSulam scrisse che esiste una via corretta e una via ideale scorretta, ma la vera via si trova nel mezzo e si chiama Derech Eretz (la via verso la terra).
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Dalla trasmissione di Kab TV “I Segreti del Libro Eterno” 12/08/15

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