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Lezione quotidiana di Kabbalah – 19.12.2015

Preparazione alla lezione
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Scritti di Baal HaSulam, articoli “Shamati“, articolo 36 “Quali sono i tre corpi in un uomo”
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Scritti di Rabash, articoli “Dargot Hasulam”, articolo 128 
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Scritti di Rabash, articoli “gradini della scala”, l’articolo 31 (1986)
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Il Libro dello Zohar. Estratti su “Zivug
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Lezione pomeridiana:

Scritti di Baal HaSulam, Igrot, Lettera 25 (1927)
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Lezione con Rav sicha-al-horaa-ba-Kampus
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Scritti di Baal HaSulam, articoli “Shamati”, articolo 50 “Due Stati”
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L’ampio spazio aperto ove esiste l’anima

Dr. Michael LaitmanDomanda: Cosa significa trasferire i vestiti di padre in figlio?

Risposta: Vestire (Levush) si riferisce alla correzione del corpo, e il corpo è l’egoismo.

Gli animali non hanno bisogno di correzione e sono chiamati angeli, il che significa che sono stati creati al solo scopo di compiere la loro missione. L’uomo è diverso dagli animali e non può vivere senza vestiti.

I vestiti del grande sacerdote includono la cintura, la camicia, i pantaloni, il cappello, l’abito, il gilet, la corazza ed il copricapo. Il resto indossava abiti simili ma meno decorati.

L’uomo viveva in una tenda fatta di pelli di animali. La tenda è l’ambiente migliore per l’uomo. Adiacente alla tenda c’era una sezione del cortile che era stata misurata fuori da una certa fascia, recintata dal cortile.

I cortili erano connessi a formare una città e la città era circondata dalle mura. Venivano misurati settanta cubiti dalle mura, la zona che circondava la città, e poi erano misurati altri 2.000 cubiti. Tutto questo simboleggia gli ampi spazi aperti ove esiste l’anima.

La stessa cosa la vediamo anche per quanto riguarda i vestiti del corpo. Vediamo quanti capi possono esserci sopra la nostra anima, che è parallela al nostro modo di vestire e gestire la nostra vita in questo mondo. Anche se non abbiamo niente, esistiamo istintivamente in questo spazio complesso.

Abbiamo bisogno di questo spazio poiché lo spazio interno dell’uomo richiede che tutto sia organizzato appositamente in questo modo: una casa, un giardino o un cortile che circondi la casa, una strada, un quartiere, una città, ecc. L’uomo ha bisogno di tutto, e anche se costruisse qualcosa di totalmente diverso da questi contesti, apporterebbe le modifiche in un secondo momento.

Questo riflette la necessità interiore dell’anima di organizzare il mondo materiale secondo lo stesso sistema.

Domanda: Che cosa significa tutto questo per il mio modo di ottenere la caratteristica della dazione?

Risposta: Io avanzo grazie al fatto di organizzare i miei desideri correttamente (internamente, esteriormente, e più esteriormente), e che li correggo secondo queste misurazioni (requisiti).

Domanda: Cos’è più facile da correggere, i vestiti che sono più vicini al corpo (i desideri interiori) o quelli che ne sono più lontani (i desideri esteriori)?

Risposta: Sia questi desideri che gli altri vengono corretti contemporaneamente, perché più si esce da se stessi, più si deve penetrare profondamente in se stesso. Nel nostro mondo avviene anche la stessa cosa, più l’uomo è interiore, più deve vedere e uscire da se stesso, nel senso che deve pensare sempre di più al mondo.

È impossibile solo scavare dentro se stessi e dimenticare completamente l’ambiente. Al contrario, se tu desideri uscire nel mondo, allo stesso modo devi innalzare te stesso.

Domanda: Che cosa significa trasferire i tuoi vestiti?

Risposta: I vestiti simboleggiano la correzione dell’anima, e così il padre passa le sue correzioni al figlio, dal momento che il figlio è il suo seguito, il livello successivo. Nel mondo corporeo pertanto, è consuetudine passare i vestiti di padre in figlio.

L’unica limitazione sono le scarpe, perché le scarpe sono l’ultimo livello, la partizione tra il cielo e la terra.
[170.751]

Dalla trasmissione di Kab TV “I Segreti del Libro Eterno” 29/06/2015

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