Il mistero di Miriam

Dr. Michael LaitmanDalla Torah (Numeri, “Chukat”, Capitolo 20:01):L’intera congregazione dei figli d’Israele arrivò nel deserto di Zin nel primo mese, il popolo si fermò a Kadesh. Lì morì Miriam e lì fu sepolta”.

Qualsiasi proprietà spirituale è costituita da due parti: maschile e femminile. La parte femminile è chiamata Aviut (Desiderio); la parte maschile è chiamata Masach (Schermo) e Luce riflessa. La parte femminile attrae e la parte maschile respinge.

Miriam, guida delle donne, era la sorella di Mosè, ovvero, rappresentava le proprietà di Bina che si manifestano attraverso lei.

La morte di Miriam simboleggia che dopo l’uscita dall’Egitto era stata corretta la parte di desiderio comune che collegava Mosè all’Egitto. Miriam era il legame tra Batya, la figlia del Faraone che aveva adottato Mosè, e sua madre naturale Yohevet.

Quando la figlia del Faraone trovò il bambino, si rese conto che si trattava di un bambino ebreo. Accadde che Miriam fosse lì vicino; suggerì di trovare una bambinaia ebrea per il bambino che piangeva e Batya fu d’accordo. Così, Mosè fu restituito a sua madre che lo allattò, ma la figlia del Faraone lo crebbe.

Pertanto, Miriam correva continuamente dal palazzo del Faraone alla casa di Mosè; lei che corre continuamente tra le due case è il simbolo di una transizione in corso: Malchut al suo posto e Malchut in Bina; ancora una volta, Malchut al suo posto e Malchut in Bina. Questa fase di transizione ha gettato le basi per l’esodo dall’Egitto, cioè la disgregazione dell’egoismo.

La morte di Miriam simboleggia la scomparsa del legame di collegamento e questo concede al popolo d’Israele la possibilità di staccarsi dall’Egitto e di passare al livello successivo.
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Dalla trasmissione di Kab TV “I Segreti del Libro Eterno” 24.06.2015

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