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Lezione quotidiana di Kabbalah – 18.11.2015

Preparazione alla Lezione
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Scritti di Rabash, Lettera 25
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Scritti di Baal HaSulam, “Prefazione al Commentario del Sulam”
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Scritti di Baal HaSulam, articolo “600 000 Anime”
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Il metodo per connettere il Creatore alla creatura

Dr. Michael LaitmanDomanda: Cosa significa che l’AHP del superiore cade nel GE dell’inferiore?

Risposta: AHP sono i vasi di ricezione e GE sono i vasi di dazione, Hafetz Hesed, i quali non desiderano nulla ma sono soddisfatti di ciò che hanno. Keter, Chochma e la parte superiore di Bina sono pura dazione senza ricezione.

È solo da metà Bina in giù che inizia il pensiero di come ripagare il Padrone di casa, Keter, per il piacere che Lui gli ha dato. Per questo motivo Bina sviluppa i vasi di ricezione (Zeir Anpin e Malchut), così da poter ricevere in essi allo scopo di dare.

Questo è motivo per cui vi è solo dazione fino a metà Bina e, al di sotto, la ricezione. Cadere significa che noi non possiamo lavorare con i nostri desideri di ricezione senza avere un Masach (Schermo) sopra di essi allo scopo di dare, e per questo non li usiamo. Solo dopo aver ricevuto la Luce che Riforma, AHP possono elevarsi, però solo a condizione che noi riceviamo una risposta alla preghiera (MAN) dall’inferiore.

Ne consegue che noi possiamo usare i nostri desideri di ricezione solo allo scopo di dare agli altri, agli amici o alla gente in generale. Non saremo mai in grado di usare i nostri AHP per noi stessi, per poter raggiungere lo stato di grandezza. Perché mai dovremmo fare una cosa del genere? Questa situazione semplicemente non può esistere! Noi possiamo ricevere solo in base alla richiesta dell’inferiore.

Questa è l’intera formula di “Dall’amore per le creature all’amore per il Creatore”. È solo perché vogliamo ricevere una richiesta dalle creature e vogliamo dare loro che abbiamo la possibilità di deliziare il Creatore e provare amore per Lui. Questa è una sola azione: la ricezione della preghiera da parte loro, chiamata “amore per le creature”, e la richiesta che è indirizzata verso l’Alto, affinché la preghiera sia esaudita, chiamata “amore per il Creatore”. In base a questa formula, l’azione viene immediatamente soddisfatta.

La gente ci fornisce le sue mancanze per dare. Nonostante essa gridi “dateci il pane!”, noi dobbiamo tradurre questa richiesta in termini di mancanze spirituali. Allo stesso tempo, dobbiamo gradualmente insegnare alla gente e dobbiamo condurla verso le necessità spirituali. Com’è scritto “Perché essi Mi conosceranno dal più piccolo al più grande”. Questo significa che dobbiamo insegnare alle persone che tutte le loro mancanze, infine, devono diventare il desiderio di raggiungere la dazione nei confronti del Creatore. Allora noi riceveremo da loro la giusta richiesta e la eleveremo verso l’Alto. Questo significa che “l’amore per le creature” si connetterà tramite noi a “l’amore per il Creatore”.

Questo è l’intero sistema. Questa è l’unica azione tramite la quale possiamo compiere le correzioni. I componenti necessari in questa formula sono tre. La gente è l’inferiore, noi stiamo nel mezzo ed il superiore è il Creatore. È quindi impossibile studiare solo la Kabbalah e compiere le correzioni. Si può fare solamente insieme o l’alternativa sarà la morte. In ebraico uomo si dice Adam, colui che somiglia al Creatore. Come possiamo assomigliargli?

Dobbiamo credere che il Creatore è una forza buona e benefica, e questo è anche il modo in cui ci dobbiamo rapportare al mondo intero. Noi siamo gli unici a poter aiutare la gente a raggiungere il bene e quindi è nostro compito farlo. Per questo motivo riceviamo le loro mancanze e le eleviamo verso l’Alto.
[127961]

Dalla terza parte della Lezione quotidiana di Kabbalah del 19.02.2014, Gli Scritti di Baal HaSulam

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Scritti di Rabash, “I gradini della scala”, articolo “L’importanza della Preghiera dei Molti” (1986)
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Lezione sul tema “La preparazione per il Congresso”
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Scritti di Baal HaSulam, “Prefazione al Commentario del Sulam”, voce 48
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Scritti di Baal HaSulam, articolo “600,000 Anime”
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I bracieri per offrire l’incenso

Dr. Michael LaitmanDalla Torah (Numeri, 17:1-2): “E il Signore parlò a Mosè, dicendo: ‘Parla ad Eleazar, figlio del sacerdote Aronne, che tolga i bracieri dall’incendio e getti il fuoco lontano, poiché sono diventati sacri’”.

I bracieri per offrire l’incenso simboleggiano il vaso in cui vogliamo assomigliare al Creatore, per agire con l’intenzione di dare, e di dare reciprocamente a Lui.

Anche se la Torah parla di desideri, ogni azione spirituale nel nostro mondo viene espressa sotto forma di oggetti corporei. Pertanto, la rappresentazione dei bracieri che usavano per offrire l’incenso nel Tempio si è mantenuta fino ai nostri giorni.

Questo significa che le persone erano abituate a lavorare in questo modo con i loro desideri, da cui si origina la Luce che Ritorna, nel senso che hanno soddisfatto il Creatore e Gli hanno arrecato piacere.

Quando l’uomo lavora con l’intenzione di “per dare”, è simile al Creatore e così si avvicina di più a Lui e può aderirGli. Ascende da Malchut a Bina e poi da Bina a Keter; questo è ciò che simboleggia l’incenso che sale.
[167722]

Dalla trasmissione di Kab TV “I segreti del Libro Eterno”, 27.05.2015

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Lezione quotidiana di Kabbalah – 16.11.2015

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Scritti di Rabash, articoli “I gradini della Scala”, articolo 13 (1990)
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Scritti di Baal HaSulam, “Prefazione al Commentario del Sulam”, voce 45
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Scritti di Baal HaSulam, articolo “600 000 Anime”
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La correzione di Korach e della sua assemblea

Dr. Michael LaitmanDalla Torah (Numeri, 16:18 –19): “Presero dunque ciascuno il proprio incensiere, ci misero del fuoco, vi posero sopra l’incenso e stettero all’ingresso della tenda di convegno con Mosè ed Aronne.

E Korach radunò tutta l’assemblea contro di loro, all’ingresso della tenda di convegno; e la gloria del Signore apparve a tutta l’assemblea”.

“E la gloria del Signore apparve a tutta l’assemblea” si riferisce all’ascesa spirituale. Quando una persona eleva una MAN (Preghiera) e desidera solo essere connessa completamente alla caratteristica di amore e dazione, questo viene definito “offrire l’incenso”, e questo simbolizza l’ascesa dei nostri desideri verso l’alto.

Le caratteristiche di Korach, Mosè e dei 250 desideri che si accompagnano a loro, ascendono in alto nella MAN fino al livello successivo.

Questo livello successivo è il Creatore rispetto al livello precedente della creatura. In esso viene rivelato se era Mosè o Korach ad avere ragione. La scelta viene fatta con l’aiuto della Luce Superiore, la caratteristica superiore che viene rivelata su quel livello.

Mosè, Korach e tutte le 250 persone dell’assemblea si annullano totalmente, nel senso che tutte queste caratteristiche vengono incorporate nel livello successivo, dove si trova la soluzione al problema (quale di queste due caratteristiche è più vicina al livello attuale) ed il modo per ascendere ad essa.

La caratteristica di Din (Giudizio) viene rivelata e questo uccide Korach e la sua assemblea. Questa è la loro correzione! Tutte le altre caratteristiche si disperdono tranquillamente ai loro posti e quindi continuano ad avanzare.
[167415]

Dalla trasmissione di Kab TV “I Segreti del Libro Eterno” 20-05-2015

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Lezione quotidiana di Kabbalah – 15.11.2015

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Domande e Risposte con Rav sul Congresso di Mosca
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La Natura non sta impazzendo

Dr. Michael LaitmanA volte potrebbe sembrare che la natura stia impazzendo, ma in verità non è la natura ad impazzire, siamo noi.

È ora di guardarci allo specchio e capire dove abbiamo sbagliato per ricalcolare una rotta che includa un modo per equilibrare il sistema.

Noi viviamo nel sistema della natura che comprende i livelli inanimato, vegetale, animato ed umano. In questo sistema operano diverse forze tutte collegate in una rete immensa. Qualsiasi movimento nella rete influenza tutto.

Il sistema della natura è un sistema chiuso, rotondo ed interconnesso, perciò tende sempre a mantenere il suo equilibrio. Questo equilibrio è stato osservato più o meno fin da diversi decenni fa, e la gente ha vissuto una vita tranquilla su questo pianeta, il quale aveva fornito tutto il necessario. Però, a partire dalla metà del XX secolo, abbiamo perso ogni moderazione.

L’inquinamento di aria, acqua e terreno è diventato parte della nostra vita quotidiana; la terra si sta riscaldando; il nostro cibo si sta riempiendo di tossine e insorgono nuove malattie del corpo e della mente. Gli standard fissati per proteggere la nostra salute e i trattati internazionali per limitare le emissioni di gas serra sono stati infranti ripetutamente. Questo è ciò che accade quando il denaro fa girare il mondo e la gente preferisce chiudere un occhio.

Abbiamo sconvolto l’equilibrio della natura a tutti i livelli e c’è un prezzo da pagare. I cambiamenti climatici e i disastri naturali hanno cominciato a colpirci ripetutamente.

La rete umana

Accanto a questi processi, si sono sviluppate anche le connessioni tra le persone e i paesi. L’industria, il commercio, l’economia, la cultura e le modalità di comunicazione hanno trasformato il mondo in un villaggio globale. Si è intessuta una rete di infiniti legami che ha creato fra tutti un’interdipendenza reciproca.

Per funzionare correttamente in questa situazione, c’è bisogno di un trattamento reciproco positivo, ma questo è un qualcosa che non abbiamo sviluppato. In tutto il mondo potremmo elaborare sistemi di aiuto e sostegno reciproco tra le persone e fare in modo che ognuno stia bene e, quindi, mantenere l’equilibrio, ma la nostra natura egoistica non ci ha permesso di capirlo in tempo.

Si è creato un divario sempre crescente, un gap tra la rete non equilibrata delle connessioni tra le persone e la rete equilibrata delle forze che operano nel sistema della natura.

Possiamo correggere le cose

“Il nostro pianeta è abbastanza ricco da provvedere a tutti noi” (Rav Yehuda Ashlag, Baal HaSulam).

Anche se in apparenza abbiamo superato la linea rossa ed il punto di non ritorno, possiamo ancora correggere le cose. Il nostro pianeta può essere riabilitato e diventare una casa piacevole, rigogliosa e fiorente per noi tutti. Il nostro pianeta potrebbe anche nutrire decine di miliardi di persone se solo imparassimo cosa significa vivere veramente come esseri umani.

Per fare questo, dobbiamo metterci d’accordo su alcuni punti. Prima di tutto, dobbiamo garantire che le cose vadano bene per tutti, non solo a noi. In secondo luogo, ogni consumo, oltre ciò che è veramente necessario per condurre una vita sana ed equilibrata, distrugge noi e la nostra casa comune.

La cosa più importante sono i rapporti tra le persone. Dobbiamo imparare ad equilibrare le nostre relazioni. Con la considerazione reciproca e il non fare agli altri ciò che odiamo per noi, cercando di sostenerci a vicenda e di connetterci bene, fino a quando riusciremo persino ad amarci l’un l’altro, allora i nostri buoni pensieri sugli altri guariranno il mondo.

“La salita e la discesa di ogni parte della realtà dipendono dalla salita e dalla discesa della forza della mente umana” (Rav Kook, “I Tesori di Rav Kook”).

Laboratorio di sviluppo

Da dove dovrebbe iniziare l’ondata positiva che laverà il mondo intero? Qui in Israele, perché? Perché in noi è profondamente impressa la grande regola: “Ama il tuo amico come te stesso”. La garanzia mutua è ciò che ci ha reso una nazione. Certo, non sarà facile, perché noi israeliani abbiamo anche il più grande ego al mondo, ma non c’è altra scelta. Il mondo ha bisogno della qualità dell’originaria Israele come dell’ossigeno.

I grandi leader spirituali della nostra nazione hanno sviluppato la Saggezza della Kabbalah, la saggezza della connessione, per aiutarci nel processo di correzione del mondo. Si tratta di un metodo scientifico che ci dice come ricevere la forza positiva dalla profondità della natura, la forza che può equilibrare il male nell’uomo ed aiutarlo a connettersi positivamente al suo ambiente. Se impariamo a relazionarci bene agli altri, placheremo noi stessi, l’umanità e il mondo intero, così l’equilibrio globale sarà ristabilito.

“Quando l’umanità raggiungerà il suo obiettivo… raggiungendo il livello completo di amore per gli altri, quando tutti i corpi delle persone nel mondo saranno uniti in un solo corpo ed un solo cuore, tutta la felicità sperata sarà rivelata all’umanità nella sua pienezza” (Rav Yehuda Ashlag, “Baal HaSulam”).

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La resa, la divisione, l’attenuazione (addolcimento)

Dr. Michael LaitmanDal Baal HaSulam “Tu mi hai accerchiato da dietro e davanti”:

Esistono tre discernimenti richiesti all’uomo nel percorso auspicabile: la resa, la divisione, l’attenuazione (addolcimento), ovvero, le “Luci con una scrittura carente”, dal momento che la Luce di questo mondo è stata creata dalle tenebre “finché la Luce eccelle sulle tenebre” e “A che serve una candela durante il giorno?”, la sua luce non splende durante il giorno. Questo è il significato della Klipa (Buccia) che viene prima del frutto. Per questo motivo, chi diventa compagno del Creatore nell’atto della creazione, porta la Luce fuori dalle tenebre, ovvero, considera quanto l’uomo sia umile e ignobile comparato alla sublime Kedusha (Santità) e quanto sono sporchi i suoi vestiti. Attraverso questo, la Luce diventa circondante.

E per quanto riguarda la questione del Creatore “di temere il Suo Grande e Terribile Nome”, lui intensifica con grande forza per sottomettere il male dentro di sé, in modo che il servo malvagio e la serva dannosa si arrenderanno alla padrona che abita con loro in mezzo alla loro impurità, fino a quando lui sente nella sua anima che è finito il risveglio dell’esteriorità e si è arreso. In quel momento, sarà premiato con la “divisione” distinguendo tra la Luce e le tenebre e non scambierà il male per il bene e il bene per il male. E deve rimpiazzare, ovvero, risvegliarsi all’inclinazione necessaria, e questa sarà dedicata solo al Creatore. Questo è considerato “attenuazione”, la brama per il Creatore, come un amore genuino.

Questo discernimento giunge dopo aver fatto una separazione tra il bene e il male, tra la sublimità del Creatore e la sua viltà e osserva “Così estirperai il male di mezzo a te”, dentro se stesso, perché lui avrà molta vergogna dalle sue azioni. In seguito, sarà ricompensato con l’attenuazione delle rimanenze della sua inclinazione che non possono essere sradicate, ed elevarle alla loro radice vera e propria.

Anche in questo caso, è menzionato il principio di base con il quale è così difficile per noi venire a patti. Nel nostro mondo non è così ovvio che il bene sia solamente costruito sul male. A volte succede in questo modo, tuttavia, non lo vediamo come uno schema costante.

Nel nostro mondo siamo attratti dal bene senza sapere che è costruito sul male poiché, naturalmente, viene mantenuta la connessione tra il ramo e la radice. Non vi è appetito se non si è affamati, e se non c’è appetito non è possibile godere del pasto, ed è così con tutto. La gente paga un sacco di soldi e investe grandi energie e sforzi per risvegliare il desiderio dentro di loro. Quando non c’è desiderio, l’uomo non vuole vivere, non vuole gioire o muoversi. La mancanza di desiderio è uno stato molto problematico per l’uomo.

Tuttavia, nel mondo spirituale il desiderio è tutta la nostra materia. L’intero mondo spirituale è fatto di desiderio. Noi non siamo a conoscenza di questo nel mondo materiale poiché il desiderio è rivestito in forme diverse e ci appare nella forma di natura inanimata, vegetale, animale e degli esseri umani. Abbiamo bisogno di abituarci, comprendere e avvicinarci alla percezione che non ci può essere nulla di buono senza la rivelazione del male che lo precede. Pertanto, questo viene creato come un vantaggio della Luce sul buio.

Tuttavia, possiamo distinguere la Luce dal buio. Se io scopro in tutti i miei sensi, fino a che punto la mia natura è egoista, che è solo il desiderio di ricevere per me stesso, e soffro dal mio riconoscimento del male, posso arrendermi e distinguere il bene dal male, e poi raggiungere la fase di attenuazione. Queste tre fasi sono necessarie al fine di trasformare il buio in Luce.

Io non cancello lo stato dannoso precedente, questi rimane sempre al di sotto in modo che in contrasto ad esso sarò in grado di costruire la mia statura, la mia realizzazione, il divario tra la Luce e il buio. Questo contrasto è molto importante. Quindi, se nella spiritualità scompare il buio, scompare anche la Luce.

Pertanto, dobbiamo essere pronti ad affrontare il fatto che il male non scompare dal mondo ma, in realtà, è al di sopra di esso che costruiamo lo stato buono, nella fede al di sopra della ragione. Questi due stati sono mantenuti uno in contrasto all’altro, e questo è il modo in cui saranno mantenuti fino alla fine della correzione. Questo contrasto, a quel punto, sembra scomparire; bene e male sono costruiti l’uno contro l’altro attraverso il nostro sforzo, ed essi diventano uno che si origina da una sola forza, dal Creatore.

Queste tre fasi (la resa, la divisione, e l’attenuazione) si abbinano ai tre stati di Ibur (Concezione), Yenika (Allattamento) e Mochin (Maturità). In primo luogo, l’uomo si arrende, poi distingue tra il male e il bene e annulla il suo male davanti al superiore. In seguito, comincia a distinguere, controllare e chiarire quali caratteristiche sono buone e quali sono cattive, cioè comincia a crescere all’interno del superiore. Allora comincia ad attenuare il male con la costruzione del bene al di sopra di esso.
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Dalla preparazione alla lezione quotidiana di Kabbalah 21.02.2014

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