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Yeshivat Haverim Mondiale-29.11.2015

Yeshivat Haverim Mondiale

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Lezione quotidiana di Kabbalah – 29.11.2015

Preparazione alla lezione
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Scritti di Rabash, articoli “I Gradini della scala”, articolo 9 (1986)
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Scritti di Baal HaSulam, “Prefazione al Commentario del Sulam”, voce 56
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Lezione sul tema “Estratti selezionati di Hannuka”
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Il Bastone guida

Dr Michael LaitmanDalla Torah (Numeri, 17:16-18): “Il Signore parlò a Mosè dicendo:

‘Parla ai figli d’Israele e prendi da loro una verga per ogni casa paterna da tutti i capi in base alle loro case paterne; [un totale di] dodici verghe e scrivi il nome di ogni uomo sul suo bastone.

Scrivi il nome di Aronne sulla verga di Levi, perché c’è [solo] una verga per il capo della loro casa paterna’”.

Ciascuno dei principi delle dodici tribù ebbe la sua verga.

La verga è un bastone guida, ovvero, l’idea che guida l’uomo e che lo lega alla meta. Tutte le tribù avevano una sola meta ma con percorsi differenti. Il fine ultimo è la connessione completa al Creatore, quando il Faraone e tutte le tribù si connettono al Creatore.

Ogni tribù ha la propria verga, cioè la propria chiara direzione, il suo ruolo da svolgere. Una tribù è qualcosa di molto rigorosamente delimitato, al punto che il matrimonio tra tribù differenti fosse stato vietato. Non c’era mescolamento.

Solo più tardi, quando gli Ebrei furono nella Terra d’Israele e caddero dalla loro elevatezza spirituale, tali matrimoni furono permessi, poiché solo quando si è completamente integrati e assimilati agli altri popoli del mondo può cominciare la correzione completa.

Fino ad allora i matrimoni misti furono vietati perché ogni desiderio aveva il suo ruolo unico e predeterminato: era la parte maschile o la parte femminile di quel desiderio.

E i matrimoni in quel periodo erano stabiliti dai capi delle tribù e chiaramente erano in linea con l’evoluzione generale della correzione. Chiamavano il capo famiglia e lo informavano: “Tuo figlio dovrebbe sposare la figlia di una certa famiglia di questa tribù”.

Ecco come si decideva sul piano spirituale, facendo riferimento al progresso spirituale, perché a quei tempi alla gente era chiaro il motivo per cui viveva.

Domanda: Cosa significa: “E scrivi il nome di ogni uomo sul suo bastone?”.

Risposta: Scrivendo i loro nomi sul bastone, i capi tribù dichiararono: Io esisto solo per avanzare verso l’unione con il Creatore. “Io” è un gruppo di persone che si uniscono in forma di tribù.

In altre parole, attraverso tale azione i capi tribù dichiarano l’unità tra loro e il loro progresso verso la meta. Allo scopo di verificare e chiarire ancora questo obiettivo e per determinare la fase successiva, danno i loro bastoni ad Aronne, cioè si assoggettano alla decisione superiore.

Ora devono riaffermare che Aronne è il loro capo, che la tribù di Levi è il loro capo che decide tutto e guida tutti. Così, avendo passato i loro bastoni, si consegnano alla giustizia superiore.

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Da KabTV “I segreti del Libro Eterno” 27/5/2015

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