Dalla Torah (Numeri, 17:16-18): “Il Signore parlò a Mosè dicendo:
‘Parla ai figli d’Israele e prendi da loro una verga per ogni casa paterna da tutti i capi in base alle loro case paterne; [un totale di] dodici verghe e scrivi il nome di ogni uomo sul suo bastone.
Scrivi il nome di Aronne sulla verga di Levi, perché c’è [solo] una verga per il capo della loro casa paterna’”.
Ciascuno dei principi delle dodici tribù ebbe la sua verga.
La verga è un bastone guida, ovvero, l’idea che guida l’uomo e che lo lega alla meta. Tutte le tribù avevano una sola meta ma con percorsi differenti. Il fine ultimo è la connessione completa al Creatore, quando il Faraone e tutte le tribù si connettono al Creatore.
Ogni tribù ha la propria verga, cioè la propria chiara direzione, il suo ruolo da svolgere. Una tribù è qualcosa di molto rigorosamente delimitato, al punto che il matrimonio tra tribù differenti fosse stato vietato. Non c’era mescolamento.
Solo più tardi, quando gli Ebrei furono nella Terra d’Israele e caddero dalla loro elevatezza spirituale, tali matrimoni furono permessi, poiché solo quando si è completamente integrati e assimilati agli altri popoli del mondo può cominciare la correzione completa.
Fino ad allora i matrimoni misti furono vietati perché ogni desiderio aveva il suo ruolo unico e predeterminato: era la parte maschile o la parte femminile di quel desiderio.
E i matrimoni in quel periodo erano stabiliti dai capi delle tribù e chiaramente erano in linea con l’evoluzione generale della correzione. Chiamavano il capo famiglia e lo informavano: “Tuo figlio dovrebbe sposare la figlia di una certa famiglia di questa tribù”.
Ecco come si decideva sul piano spirituale, facendo riferimento al progresso spirituale, perché a quei tempi alla gente era chiaro il motivo per cui viveva.
Domanda: Cosa significa: “E scrivi il nome di ogni uomo sul suo bastone?”.
Risposta: Scrivendo i loro nomi sul bastone, i capi tribù dichiararono: Io esisto solo per avanzare verso l’unione con il Creatore. “Io” è un gruppo di persone che si uniscono in forma di tribù.
In altre parole, attraverso tale azione i capi tribù dichiarano l’unità tra loro e il loro progresso verso la meta. Allo scopo di verificare e chiarire ancora questo obiettivo e per determinare la fase successiva, danno i loro bastoni ad Aronne, cioè si assoggettano alla decisione superiore.
Ora devono riaffermare che Aronne è il loro capo, che la tribù di Levi è il loro capo che decide tutto e guida tutti. Così, avendo passato i loro bastoni, si consegnano alla giustizia superiore.
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